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Autore: The Lady of His Heart 23    23/07/2014    2 recensioni
E se fosse Merlino a scoprire Morgana e a salvarla?
L'ennesima storia del loro amore raccontata da una fan psicopatica che li adora.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Merlino, Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Merlino camminava per i boschi quando all’improvviso un rumore strano catturò la sua attenzione. Sentì come uno cigolio fortissimo e corse diretto dove il rumore lo portava. Si fermò davanti alla roccia da dove proveniva il rumore e rimase ad osservare la parete perplesso. Quel suono infatti gli era familiare, ma non ricordava dove lo aveva già sentito prima. Con un incantesimo cercò di fare luce nella grotta, ma senza nessun risultato. Per qualche strana ragione i suoi incantesimi non avevano nessun effetto in quel posto. Così prese un pezzo di legno nei dintorni, si strappò un lembo della sua giacca e accese il fuoco. Poi, con ancora il piccone ardente in mano, si addentrò al suo interno. Camminò per un po’ tra le mura frananti in roccia. Era un labirinto sotterraneo. Pensò dunque di segnare il sentiero con un incantesimo, ma subito si ricordò che la magia in quel posto non aveva alcun effetto. Camminando si ritrovò da uno stretto corridoio in una piazzola larga e buia. Dalle pareti provenivano stridolii sottili di scuri e pelosi pipistrelli. Alle pareti vi erano le radici di alberi che crescevano al piano sovrastante.
“C’è qualcuno?”domandò Merlino. Inizialmente nessuna risposta, poi un rumore si fece sempre più vivo in una zona buia avanti a lui. Indietreggiò titubante e dal buco ne uscì un drago. Era piccolo e bianco. Merlino si sentì già meglio. Lui era infatti un signore dei draghi e non aveva paura di quegli animali. Sorrise e sospirò. Provò ad avvicinarsi all’animale, ma questo indietreggiò e scomparve nel buio.
“No, aspetta”disse Merlino inseguendolo. Notò che l’animale scomparve davanti ai suoi occhi. Corse così ad accertarsi che non fosse tutto un sogno e con suo grande stupore si rese conto che il drago esisteva davvero e che non era scomparso, ma era sceso dentro l’ennesimo buco in quel posto. Si affacciò con cautela per non caderci dentro e Vide l’animale chino con le sue grandi ali aperte. In genere i draghi stavano in quella posizione quando dovevano proteggere qualcosa. Merlino pesò che, probabilmente, stava proteggendo un suo uovo, ma quando il drago scostò le ali e alzò il capo, Merlino rimase senza parole. Non era un uovo che stava proteggendo, ma una persona, una ragazza per la precisione. Indossava un abito scuro, aveva i capelli neri tutti scompigliati, la pelle chiara e le mani legate sul capo. La ragazza debolmente alzò la testa. Merlino non capiva, perché mai avrebbero fatto una cosa del genere ad una persona? Una ragazza per giunta. Decise che non l’avrebbe abbandonata. Senza pensare si aggrappò ad una grossa radice nelle vicinanze e scese giù. La ragazza era spaventata e si dimenò allontanandosi.
“Sta tranquilla, non voglio farti del male”disse . Notò che era tutta sporca, piena di polvere con i polsi pieni di sangue secco. La pelle era infatti segata, probabilmente aveva tentato di liberarsi senza riuscirci. Con un masso li vicino tentò di rompere le catene e premette fino a che non si spezzarono. Una volta aver liberato le mani passò ai piedi e in fine cercò di aiutarla a rimettersi in piedi. Barcollava e non si reggeva sulle gambe. Merlino fu costretto a caricarsela in spalla e ad arrampicarsi sulla parete con l’aiuto del grande drago bianco. Una volta su, strinse la ragazza a se e si incamminò verso quell’enorme labirinto. Dopo un po’ di giri riuscì ad uscire da quel posto buoi e male odorante. Quando fu al limite tra la grotta e il bosco Merlino rimase titubante, quasi insicuro e spaventato dell’effetto che un forte lampo di luce avrebbe avuto sulla ragazza, dato che non sapeva da quando tempo era rimasta in quella grotta al buio. Con delicatezza passò sotto gli alberi cercando di restare il più possibile nascosto all’ombra.
Seguito fedelmente da quel maestoso drago bianco appoggiò la ragazza sull’erba morbida e verde. La ragazza fissò il ragazzo senza dire una parola, senza ombra di dubbio era terrorizzata, ma come dargli torto.
“Tranquilla, come ti dicevo, non ho intenzione di farti del male”disse Merlino e la ragazza parve calmarsi. “Penso che magari, adesso dovrai ripulirti un po’, non ti pare. Qua vicino c’è un piccola lago. Prometto che non guarderò. Lavati e poi penseremo al cibo e tutto il resto. Ti lascio un po’ di privaci”disse Merlino allontanandosi. La ragazza lo osservò andar via titubante, poi si rimise in piedi barcollando e aggrappata al suo drago si avvicinò al fiume. Come primo impatto, la ragazza vide il suo volto riflesso nell’acqua e in seguito, senza pensarci bevve un po’ da essa. Coperta dal suo drago si tolse i vestiti e si immerse in acqua. Era da tanto che non faceva un bagno. Si ripulì insieme al suo drago di tutta la polvere, il sangue e lo sporco, poi uscì e si rivestì. Merlino intanto era nelle vicinanze che raccoglieva della legna quando, mentre tornava al luogo dove aveva lasciato la ragazza, vide il drago. Era bianco e molto più grosso di come gli era apparso prima nella roccia. Potente e maestoso. Dietro di lui, c’era una ragazza nuova. Lavata, tranquilla, con i capelli lisci leggermente ondulati alle punte e un colorito diverso, più roseo. Merlino lasciò cadere la legna a terra e si avvicinò alla ragazza porgendogli una mano per aiutarla a rialzarsi. La ragazza, seppur con qualche attimo di esitazione, afferrò la sua mano e si rimise in piedi.
“Vieni ti ho portato qualcosa da mangiare”disse Merlino. Poi aprì un tovagliolo bianco e ne estrasse un pezzo di pane. La ragazza si sedette a terra e ne mangiò un pezzetto in fretta.
“E da tanto che non tocchi cibo eh?”disse Merlino, ma la ragazza non rispose.
“Chi ti ha fatto questo?”domandò ma lei ancora non rispose.
“Sai dirmi da quando tempo sei li? Ti prego, guardami.”disse e la ragazza sollevò il volto.
“Parlami, te ne prego”disse Merlino implorante. La ragazza chinò il capo.
“Sono rinchiusa in quella grotta da sei anni”disse lei balbettando.
“Sei anni? Perché? Chi ti ha fatto una cosa del genere?”chiese Merlino preoccupato e curioso di saperne di più.
“I soldati di Camelot …. Hanno ucciso la mia famiglia e mi hanno rinchiuso in quel posto. ” disse lei.
“Uther ti ha fatto questo?”chiese e lei timidamente annuì.
“Come hai fatto a sopravvivere per tutto questo tempo?”domandò Merlino.
“Lei mi ha trovata, la mia draghessa bianca, lei mi ha accudita, protetta amata come nessuno, le devo la vita”disse accarezzandole il muso bianco.
“Ma perché hanno fatto una cosa del genere dalla tua famiglia e a te?”chiese.
“Ero accusata”disse lei sottovoce.
“Accusata di cosa?”domandò Merlino.
“Di praticare ciò che Uther teme, ciò a cui Uther da la caccia senza tregua … la magia”disse.
“Sei stata accusata di stregoneria?”domandò e lei annuì.
“E li hai? I poteri intendo”chiese Merlino.
“Non lo so, se li avevo non me lo ricordo”disse lei scuotendo il capo “La grotta è incantata, immune alla magia, pur volendo non potevo praticare nessun tipo di incantesimo”confessò lei.
“Mi dispiace, per tutto quello che ti è successo”disse Merlino.
“Tu non sai cosa ho passato e sto passando tutt’ ora”disse la ragazza.
“Lo so credimi”disse Merlino.
“Tu non possiedi la magia, non puoi capire”disse la ragazza scuotendo la testa. Merlino si limitò a fissare la legna danti a se e,distendendo la mano, accese un piccolo fuoco. La ragazza l’osservò scioccata, poi tremante si rimise in piedi e scappò via correndo. Merlino si alzò in piedi dandosi mentalmente dello stupido per averla spaventata e le corse dietro.
“Aspetta!”urlò, ma la ragazza non si fermò. Allora cercò di lanciarle un incantesimo, ma la piccoletta era veloce e si muoveva bene tra quegli alberi e non la prese. Corse allora più veloce, ma la ragazza si voltò di scatto e distendendo una mano fece crollare un ramo d’albero che quasi lo colpì. Merlino rimase a bocca aperta e sorridendo appena ricominciò la corsa fino a raggiungerla e farla cadere a terra. Era sopra una ragazza e cercava di tenerla ferma per le braccia mentre lei si dimenava.
“Lasciami!”urlò lei.
“No”disse Merlino afferrandola per i polsi.
“Ma non capisci? Ci troveranno e uccideranno entrambi”disse lei agitandosi. “Mi rispediranno nella grotta e io non ci voglio tonare, non voglio, non voglio, non voglio …”disse scuotendo il capo.
“Non ti accadrà nulla di male te lo prometto”disse e la ragazza sembrò rassicurarsi a quelle sue parole. Merlino sentiva il battito accelerato del suo cuore premere contro quello della ragazza.
“Non starmi addosso”disse lei con un sussurro.
“Scusa”disse Merlino rimettendosi in piedi. Infine le tesa la mano e l’aiutò a rialzarsi.
“Mi chiamo Merlino”disse.
“Morgana”rispose lei.
   
 
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