TITOLO:
A volte Katniss sogna
AUTORE:
Mitsuki91
PROMPT: 5.3 – canzone: A combattere l’acne
PROMPT: 5.3 – canzone: A combattere l’acne
FANDOM:
Hunger Games
EVENTUALI
AVVERTIMENTI: /
LINK: http://archiveofourown.org/works/1805650/chapters/3878746
LINK: http://archiveofourown.org/works/1805650/chapters/3878746
Questo
prompt era ASSURDAMENTE ASSURDO =___=
E
questo è ciò che la mia mente ha prodotto. Non abbiatemene, ecco.
Il
link porta ad AO3, dove la storia è già edita :) Piano piano posterò anche qui
su EFP tutte le storie che ho scritto per questa iniziativa XD Oggi mi ispirava
questa di Katniss perché, anche se il prompt era assurdo, sono fiera di com’è
venuta fuori, alla fine :)
Buona
lettura, fatemi sapere! :)
A volte Katniss
sogna
A
volte Katniss osserva il cielo e pensa a come sarebbe andata la guerra se il
distretto tredici avesse avuto il coraggio di usare le bombe atomiche.
Si
immagina un’esplosione che sale fino alle stelle, visibile fin dal loro rifugio
protetto.
Non
vede la miriade di innocenti che avrebbe ucciso anche a distanza – perché le conseguenze di una bomba atomica
non finiscono nel momento in cui esplode, ma si protraggono nel tempo, di
generazione in generazione.
Non
vede la moltitudine di bambini che avrebbe condannato – non è importante, sono tanti, sono un numero; non hanno volti e nomi e
storie come i Tributi.
Katniss
non vede la realtà – si immagina protetta
e lontana e soprattutto con lei; si
immagina Prim viva e allora tutto sarebbe la accettabile.
A
volte Katniss si immagina come sarebbe stato se Capitol City non fosse mai
esistita del tutto.
Senza
distretti, senza rivolte, senza Hunger Games. Nessuna telefonata controllata
dal governo, nessun programma tv da seguire obbligatoriamente, nessuna censura.
Nessun
esercito di Pacificatori a marciare su una terra quasi morta di fame, per far
rispettare delle leggi dannose e ipocrite, per far riempire ancora di più le
tasche a chi già si può permettere tutto.
Katniss
immagina un futuro diverso dove Prim avrebbe studiato per diventare medico – e sarebbe cresciuta circondata dalla sua
famiglia e avrebbe amato, sì, li avrebbe riempiti d’amore.
Quando
lo pensa, Katniss si chiude in una stanza e piange per un futuro mai esistito.
A
volte Katniss fantastica su come sarebbe apparso il mondo, poi, se i fili della
corrente fossero sempre stati elettrificati, attorno al distretto dodici.
Pensa
che non avrebbe mai imparato a cacciare e che, dato che in qualche modo
sarebbero sopravvissute comunque – questo
forse è un sogno, ma ha un sapore tanto bello – allora lei avrebbe
inevitabilmente perso i suoi primi Hunger Games.
E
con lei morta, con nessun innamorato sventurato del distretto, allora Prim
avrebbe pianto un po’, ma sarebbe stata viva.
Lei
con i suoi lunghi capelli biondi al sole e la sua grazia nei movimenti; lei che
aveva paura della sua ombra ma che restava impassibile di fronte alle ferite
più gravi…
… E allora
Katniss ha iniziato a fumare, osservando le ciminiere lontane…
…
Lei con la sua coda a papera e con la sua ossessione per quel gatto
spelacchiato e sporco; lei con la sua capra e con il nastro nei capelli che la
rendeva così grande, così bella, di un’età che ora non potrà mai raggiungere…
… Perché Katniss
sa che il fumo uccide, e se un’esplosione uccide più in fretta, almeno il fumo
uccide con dolore.
A
volte Katniss sogna.
Sogna
Prim che corre felice verso di lei perché ha finalmente trovato una cura per
l’acne.
Sogna
piazze vuote da Pacificatori e negozi con le serrande abbassate, in un pigro
pomeriggio d’estate.
Sogna
raduni a bordo di astronavi e feste alle quali Prim può sfoggiare il suo
vestito migliore.
A
volte Katniss sogna cose che non si possono avverare.
E quando si
sveglia, si accosta alla finestra osservando le ciminiere, e si accende quella
che spera essere l’ultima sigaretta.