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Autore: Uzumaki_Devil_Dario    05/09/2008    5 recensioni
Successe in una notte: due adolescenti liberarono quel sentimento nascosto in un angolo dei loro cuori.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia prima one-shot, siate clementi nel giudicare :D ...


Dopo aver combattuto contro Scar a East City, Edward ha perso il suo automail e Alphonse parte dell'armatura. Insieme tornano a Resembool per far sì che il braccio di Ed venga riparato...

"Bene, è arrivato il momento dell'agganciamento degli automail" disse Winry tenendosi pronta ad agganciare il braccio, non si poteva dire che Ed ne avesse proprio voglia "Acc... l'ho già fatto altre volta, ma detesto sempre quando i nervi si collegano al braccio"
"Bene, è tutto pronto" la zia Pinako stava per agganciare invece la gamba. Ed si tenne pronto a subire quel fastidiosissimo dolore, le Rockbell cominciarono a contare "Uno... due... tre!", al tre girarono le chiavi inglesi e i nervi furono collegati agli arti artificiali, Ed dovette far richiamo a tutte le sue forze e stringere i denti per sopportare il dolore dell'operazione. Tuttavia gli sfuggì qualche gemito "Ahia... che doloraccio..."
"Su, non piagnucolare. Prova a muovere il braccio" lo incitò Winry, Ed lo fece. "Ma presto dirò addio anche a questo dolore" disse lui "Quando troverò quegli scritti di Marcoh sulla pietra filosofale mi riprenderò il mio corpo e tanti cari saluti!". Winry si sentì crollare quando sentì quelle parole. Erano tornati a casa dopo tre anni e già se ne sarebbero dovuti andare. Nel profondo desiderava solo che rimanessero lì, neanche lei però sapeva perchè aveva questo stato d'animo. Quasi tentasse di non farlo partire intervenne "Beh, in fondo non c'è mica tutta questa fretta di tornare normale", Ed la guardò interrogativo non capendo dove volesse arrivare. Imbarazzata, Winry improvvisò "Insomma... l'odore del lubrificante, il cigolio dei muscoli artificiali, il sibilo dei cuscinetti a sfera... aaaahhh sì, gli automail sono fantastici!"
"Sei una fanatica!" le rispose Ed
"Sentilo, il fanatico dell'alchimia!" ribattè lei.

Quella sera Winry era andata a dormire presto, addirittura senza togliersi i vestiti; ricostruire da zero quegli automail la faceva stancare da morire. A quell'ora tutti erano a letto (tranne Al, che essendo un'armatura non poteva dormire, e che in quel momento era fuori casa disteso sul prato), invece Ed non ce la faceva proprio ad addormentarsi anch'essendo mezzo assonnato. Pensò anche lui di andare fuori sul prato, magari avrebbe preso sonno. Mezzo assonnato si lasciò semplicemente trasportare dalle sue gambe che non lo portarono affatto sull'uscio di casa. Senza sapere come o perchè, si era ritrovato in camera di Winry. Lei però non era a letto; sentì distante il rumore dello sciacquone che veniva tirato, Winry era andata al bagno e ora stava tornando in camera. Per evitare una pessima figura Ed fece per uscire dalla stanza. Invece la porta fu aperta dall'altra parte, la luce fu accesa. Fu un momento imbarazzante per lui quando lei lo scoprì in camera sua, entrambi assunsero un'aria spaesata "E-Ed...?" domandò lei un pò spaesata. Se lei lo era solo un pò Ed lo era davvero assai. "Ti... ti serve qualcosa?" domandò lei
"No no niente, ero solo venuto per..." ma nemmeno lui sapeva perchè era lì "Ehm... mi dispiace, sicuramente volevi andare a dormire. Scusa, ora me ne vado". Stava per uscire dalla camera ma prima della ragione, l'istinto fece agire Winry afferrando Ed per un braccio "No resta... per favore resta..." Winry nemmeno aveva idea di dove avesse trovato il coraggio di dire quelle parole. "Ah, ok... come vuoi" rispose Ed alquanto stranito. Insieme si sedettero sul letto della ragazza, non proferirono parola per dieci minuti, non incrociavano nemmeno i loro sguardi. Poi Winry prese parola "Allora... tu e Al partirete domani, per Central City giusto?"
"Beh sì, sai per quei documenti..." rispose Ed
"Così tornerete finalmente normali vero?"
"Eh già, finalmente!"
"Bene, sono contenta!" Winry sfoggiò uno smagliante sorriso, un sorriso che però sapeva di falso. Riabbassò subito lo sguardo sul materasso, singhiozzò. Solo allora Ed si accorse che una lacrima stava rigando il suo bellissimo volto "Winry... ma che hai...?" domandò premuroso. La bionda si asciugò la lacrima ma subito ne scesero copiose altre "Non andare. Ti prego, rimani qui" disse lei piangendo
"Come?" Ed non capiva
"Non voglio che mi lasci ancora... ho bisogno di te... io ti amo! Ti amo alla follia e tu non te ne sei mai accorto, brutto stupido!" si coprì il volto con il braccio. Furono parole che si era tenute dentro da una vita e che le erano costate una fatica e un coraggio immensi per pronunciarle. Ed rimase pietrificato e con gli occhi sgranati, poi si avvicinò di più a lei "Winry... non credevo che... insomma... che tu..."
"Zitto, io non sopporto di essere compatita!!!" e Winry non accennava a smettere di piangere. Ed la prese per le spalle in modo tale che lei lo guardasse negli occhi e la fissò intensamente. Anche Winry ricambiò lo sguardo, perdendosi in quei magnifici occhi color dell'oro che sembravano capaci di raggiungere distanze infinite. Poi Ed cominciò a spingerla lentamente verso di lui, finchè le loro labbra finalmente non si raggiunsero e suggellarono l'amore dei due ragazzi con un bacio appassionato, il primo bacio della loro vita. Mentre le loro lingue giocavano i pensieri e la fantasia di Winry volavano lontani, quando questi ritornarono alla realtà si accorse solo allora che entrambi si erano sfilati le magliette. Ed la fissò di nuovo "Winry... se ti ho fatto soffrire così tanto... ti prego di perdonarmi..." le disse lui con tanta tenerezza e dolcezza. Per tutta risposta Winry gli diede un altro caloroso bacio da lui ricambiato. Ed cominciò a baciarle il collo procurandole dolci brividi di piacere, al contatto della loro pelle entrambi provavano sensazioni meravigliose che credevano fossero impossibili da provare. Ed continuò a baciarla scendendo dal collo verso il petto e poi alla pancia mentre, ormai privo di ogni pudore, le abbassava i jeans che lei portava sempre. Risalì e tornò a baciarle il volto. Lasciandosi trasportare dalla situazione, anche Winry gli slacciò i pantaloni neri che scivolarono via come niente. Adesso erano entrambi in biancheria intima. Lui, accarezzandole il corpo, le slacciò il reggiseno. Winry non ebbe nessun timore a lasciarglielo fare "Dio... quanto lo amo..." pensava in quei momenti meravigliosi. Infine lei gli sfilò via i boxer mentre lui le sfilò via le mutandine... subito dopo il ragazzo fu sopra e poi dentro di lei, spingendo forte e sempre più forte. Quella notte sarebbe rimasta indelebile nei loro ricordi, entrambi non riprovarono mai più qualcosa di simile.

Quel mattino Winry si svegliò nel letto senza nessun vestito addosso, segno evidente che l'avvenimento di quella notte non era stato un sogno. Non era sola, accanto a lei Ed era seduto sul letto, questi si girò notando che lei si era svegliata "Ben svegliata piccola..." la salutò lui. Lei gli sorrise "Non per smontarti ma qui quello piccolo sei tu", una grossa vena pulsò sulla fronte di Ed "Chi sarebbe il tizio miscroscopico e invisibile all'occhio umano eh? Chi? Chi sarebbe?" disse lui arrabbiato, ovviamente per scherzare. Quella reazione fece divertire moltissimo Winry che si mise a ridere. Vedendo il suo viso così sereno, sorridente e diverito anche lui rise con lei. Winry smise di ridere ma aveva sempre un'espressione radiosa "Grazie... per stanotte... è stato davvero bellissimo... grazie", Ed le sorrise. Il volto della ragazza poi si rabbuiò "Adesso... adesso dovrai andartene, non è così?". Rifiutandosi di vederla di nuovo piangere Ed la prese per una mano e con l'altra le accarezzò il volto "Voglio dirti una cosa Winry. Ovunque io vada, per quanto distante da te, sappi che non smetterò mai di esserti accanto. Ricorda queste parole: così lontani, così vicini". Winry gli mostrò un sorriso gioioso, un sorriso che dimostrava che le sue sofferenze si erano ora volatilizzate. Abbracciò forte Ed e anche lui la strinse forte a sè. Sciolto l'abbraccio, Ed le accarezzò i capelli sulla fronte "Torna a dormire Winry, ieri hai lavorato così tanto..."
"Quando mi risveglierò tu potresti essertene già andato vero?" domandò lei
"Chi puo dirlo...?". I due si diedero un altro lungo, appassionato bacio. Lei si risdraiò sul materasso e si addormentò cullata dalle coccole di Ed...

"Grazie di tutto, zietta" disse Ed
"Di niente" rispose la zia Pinako. Ed, Al e il maggiore Armstrong erano già pronti a partire. Solo la zia Pinako era andata a salutarli. "Ehi, ma Winry dov'è?" domandò Al notando che lei non c'era
"In questi giorni ha lavorato giorno e notte, starà ancora dormendo" ipotizzò la zietta "Volete che la svegli?"
"Ma no, no" rispose Ed "Se si sveglia poi si mette a rompere << Tratta bene gli automail >>, << Non fare questo, non fare quello >>...". Dopo aver dato gli ultimi saluti Ed e Al fecero per andarsene, furono fermate da Winry affacciata sul balcone "Ed! Al!" si vedeva che era ancora assonnata. La ragazza alzò la mano e la agitò per salutarli "Fate buon viaggio". Dandole un'occhiata fuggevole, Ed si girò a la salutò alzando la mano da dietro "Ciao!". Winry sorrise con molta radiosità.



Fine! Spero vi sia piacuta!! ^^
   
 
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