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Autore: Regina Hastings    25/07/2014    3 recensioni
Elsa e Anna nel passato e poi una Elsa che lotta per ritrovare la sorella perduta nel mondo reale.
Frozen is coming to Storybrooke.
Anna uscì e quando si girò, Elsa rimase senza fiato : quell'abito era perfetto. Sembrava cucito apposta per lei : elegante, semplice e che si adattava perfettamente al carattere della sorella. “ Sei stupenda sorellina “, disse Elsa. Anna si guardò allo specchio - “ Dici? Non mi stringe troppo sui fianchi? Non è troppo... semplice o troppo elegante? Non... “, Elsa le mise una mano sulle labbra per zittirla. “ E' stupendo. Tu sei stupenda e meriti tutto questo più di chiunque altro. “
Scesero alcune lacrime dai visi delle due sorelle e poi si abbracciarono.
Inconsapevoli che poteva essere uno dei loro ultimi abbracci.
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Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Elsa. Questo era il nome della giovane fanciulla che si trovava nel castello di Arendelle.Era un giorno d'estate. Il sole scaldava il paesaggio attorno a sé con i suoi raggi.Elsa aveva un cuore di ghiaccio, reso tale dal dolore che cercava di tenere dentro per non ferire sua sorella Anna. Ma ora tutto era cambiato : un atto di vero amore le aveva riscaldato il cuore ed era pronta ad amare sua sorella con tutta se stessa. Mentre era persa nei suoi pensieri Anna le arrivò alle spalle, la abbracciò e le disse - “ Ma che ci fai ancora qui? Vieni che dobbiamo sistemare tutto! “.Anna era una delle persone più allegre che Elsa avesse mai conosciuto e quel rapporto che pareva andato perso si era finalmente ritrovato, diventando più forte che mai!“ Andiamo, andiamo sbrigati! Dobbiamo scegliere l'abito, la torta, spedire gli inviti per tutto il regno! “, Anna era eccitata perché erano i preparativi per il suo matrimonio. Stava per sposarsi con Kristoff e Elsa, quale sorella maggiore, era stata a sua insaputa incaricata da sua sorella di aiutarla a fare le cose sopraelencate. “ Calmati Anna! Gli abiti e le torte non vanno da nessuna parte se andiamo un po' più lente, non credi? “, disse con un sorriso. Anna non si fermò e continuò a correre per il palazzo trascinando con sé anche sua sorella.Elsa sorrise - 'Sono fortunata', pensò.

Finirono in cucina e come prima cosa assaggiarono le torte. Inutile dire che scelsero quella al cioccolato!“ Cioccolato! “, dissero in coro e risero. Risero tanto. Risero per la loro comune passione. Risero per gli strani abiti che Anna provò quel giorno. Risero. Era la cosa più bella del mondo e Elsa le era grata per aver riaperto il suo cuore ghiacciato, a tutto questo.Anna provò un ultimo abito e mentre la sorella stava dietro un paravento, arrivò Kristoff - “ Allora, dov'è la mia dolce futura sposa? “ -” Sto provando l'abito per il matrimonio quindi sparisci tesoro, perché porta male vedere la sposa così! “, urlò Anna.Elsa aggiunse - “ Si, lasciamo fare. Dalle retta perché altrimenti non usciremo mai di qui e lei per il giorno del matrimonio starà ancora cercando qualcosa che le manca! “Sorrisero entrambi. “ Ok, me ne sto andando. Vado via eh! “ Lasciò Anna e Elsa di nuovo da sole. Anna uscì e quando si girò, Elsa rimase senza fiato : quell'abito era perfetto. Sembrava cucito apposta per lei : elegante, semplice e che si adattava perfettamente al carattere della sorella. “ Sei stupenda sorellina “, disse Elsa. Anna si guardò allo specchio - “ Dici? Non mi stringe troppo sui fianchi? Non è troppo... semplice o troppo elegante? Non... “, Elsa le mise una mano sulle labbra per zittirla. “ E' stupendo. Tu sei stupenda e meriti tutto questo più di chiunque altro. “Scesero alcune lacrime dai visi delle due sorelle e poi si abbracciarono.Inconsapevoli che poteva essere uno dei loro ultimi abbracci.

Passò una settimana da quella meravigliosa giornata e finalmente il giorno del matrimonio arrivò.“ Sorella, sono troppo emozionata! Non posso credere che sposerò Kristoff... io.. io non riesco a crederci “. Anna era agitata ma era di una felicità unica. Aveva un sorriso a trentadue denti e continuava a mettere ansia alla sorella. “ Se continui così mi fai venire un'ansia incredibile. Rilassati. Andrà tutto bene e insieme creerete una famiglia meravigliosa! “Elsa decise di fare un regalo alla sorella : un diadema di ghiaccio.“ E' bellissimo, non dovevi disturbarti. Mi basta averti accanto “ - “ Non essere sciocca. Una principessa ha bisogno del suo diadema, no? “Si guardarono intensamente, si abbracciarono ed Elsa le sussurrò “ Mi mancherà il tuo venirmi a strattonare tutte le mattine con la storia del cielo che si è svegliato”.
Le asciugò la lacrima che le stava per scendere sul viso - “ Su, ora andiamo che il tuo amato principe ti aspetta all'altare “. La prese sotto braccio e si avviarono verso la navata centrale.Tutti erano stati invitati. Tutti gli abitanti di Arendelle, nessuno escluso. E tutti erano sorpresi da quanto affetto Elsa potesse trasmettere a tutti, sua sorella per prima.

Kristoff era lì che l'aspettava. “ Cavoli, ma quanto gli sta bene questo taglio, e l'abito e … oddio respira. Anna respira andrà tutto benone e Elsa ha sempre ragione, è la maggiore dopotutto “. Arrivò all'altare, Elsa lasciò il braccio della sorella dopo averle dato una stretta di incoraggiamento e poi salì i gradini.La cerimonia fu magnifica. Elsa sposò sua sorella e suo cognato e poi si spostarono tutti nella sala da ballo in cui avevano sistemato anche il necessario per il banchetto.

Purtroppo si sa, i momenti di felicità sono brevi e terminano in un batter d'occhio. Gli ultimi ospiti stavano lasciando il palazzo e non appena le porte si chiusero per lasciare un po' di intimità ai novelli sposi, qualcuno apparve dal nulla.Nessuno lo aveva mai visto in quel luogo e inoltre le porte erano chiuse. Come aveva fatto ad entrare?Elsa stava per scagliare il suo potere ma l'uomo misterioso bloccò la sua magia. Era paralizzata e non avrebbe potuto fare niente se non parlare.“ Chi siete? Cosa volete da noi? “ - “ Cosa voglio da te, cara? “, l'uomo misterioso si tolse il cappuccio - “ Mi chiamo Rumpelstiltskin, o come mi chiamano alcuni, l'Oscuro “.

Elsa impallidì. Aveva sentito delle storie riguardo l'Oscuro ma aveva sempre pensato che fossero solo delle storie che i suoi genitori gli raccontavano.“ Ma l'Oscuro è... “ - “ Una leggenda si. Molti la pensano come voi. Ma..non è così. Ora, vediamo di fare un patto e trovare un compromesso. Che ne dite, cara? “ - “ Se ne vada da qui! Esca immediatamente e ci lasci in pace! "
L'uomo rise. Aveva una risata molto particolare. Sembrava la risata di un pazzo. “ Io andarmene senza aver concluso un patto? Non credo proprio, cara. Ora, quello che voglio è il vostro potere. Datemelo e non vi succederà niente. Rifiuta e la tua cara sorella e suo...marito “ - fece una smorfia di disgusto - “ spariranno da qualche parte dove non potrete più rivederli “Ecco che rise di nuovo. Elsa invece aveva gli occhi pieni di lacrime ma mai avrebbe osato piangere davanti ad uno sconosciuto. Dunque si trattenne. “ Sono anni che cerco di liberarmi di questo potere e voi venite adesso che ho trovato la pace con me stessa? Se ne vada, dico sul serio! Qui non otterrete niente! “, Elsa quasi urlò pronunciando queste parole.“ E va bene! Siete così sicura di voi da non avere debolezze a quanto vedo... tranne...forse … l'amore. L'amore rende deboli “ - “ No, l'amore rende più forti che mai! “, rispose Elsa di tutto tono. Si liberò dalle catene che le impedivano di usare la sua magia e scagliò del ghiaccio contro l'Oscuro.Nel frattempo, Kristoff e Anna se ne stavano in disparte, come paralizzati, senza sapere cosa fare e come comportarsi.

L'uomo sparì, ma la quiete dopo la tempesta durò molto poco.Mentre Elsa si trovava in giro a fare una passeggiata per rimettere insieme i pezzi di quello che era successo poco prima, Anna e suo marito se ne stavano a letto, uno accanto all'altra e dormivano profondamente.Un boato si sentì nella notte silenziosa. Elsa si girò d'istinto verso il palazzo. Un turbine verde si stava abbattendo proprio su di esso. Provò a correre, ad urlare il nome di sua sorella e di suo cognato. Niente da fare. Ad un certo punto, seppur per pochi secondi, non vide più niente e non pote' muoversi. Quando la tempesta finì e finalmente rialzò gli occhi, non vide niente davanti a sé : il palazzo era sparito.

“ Com'è potuto succedere? Come? Anna!!Anna!! Kristoff!! Dove siete?? “, urlò. Urlò finché ebbe fiato per farlo per poi arrendersi ed accasciarsi sull'erba e sussurrare con il poco fiato rimasto “ E' tutta colpa mia. “

Nel frattempo Anna e Kristoff si erano risvegliati e si ritrovarono in un luogo diverso. Uscirono dal palazzo e videro una strada costituita da mattoni gialli. Non avevano idea di dove si trovassero ma qualcuno disse - “ Benvenuti ad Oz. Qui sarete trattati con rispetto e nessuno vi farà del male. Permettetemi di presentarmi. Il mio nome è Zelena e sarò io a farvi di guida qui, ad Oz. “

   
 
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