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Autore: _eco    25/07/2014    6 recensioni
[Stydia] [4x06 hug] ♥
- Da uno a dieci minuti… –
Fammi concentrare, Lydia.
Stiles sta per dirlo.
Solo dieci minuti.
-… quanto credi che ci impiegheranno due quindicenni a uccidere una che come unica difesa ha un inutile urlo e un paio di tacchi? -
La voce di Lydia perfora il tabellone di plastica, precisa e sottile come una lama trasparente, e si conficca nel petto di Stiles.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The only exception

We can make it if we try
And all that I'm saying is that...
You'll never gonna be alone...
You're home
You'll never be alone
- Silhouette, Active child.

 

Uno è un caso isolato. Due è una coincidenza. Tre è uno schema.
Le parole di suo padre emergono da un angolo dimenticato della sua memoria. Stiles, le dita che sfiorano il mento, come fa ogni volta che si concentra su qualcosa, arretra di qualche passo.
- La visione d’insieme. La visione d’insieme. – ripete fra sé, senza nemmeno capire se stia parlando sul serio o se i suoi pensieri siano così forti e decisi da sembrare dotati di voce propria.
Sul tabellone di plastica trasparente ha incollato una serie di fotografie e articoli di giornale, collegati fra loro da frecce rosse. Al centro, la sagoma di un busto sul cui volto è tratteggiato un punto interrogativo.
Stiles dondola il pennarello rosso fra le dita, a ritmo con il passo nervoso e affrettato di Lydia, che fa avanti e indietro ormai da un paio di minuti battendo il cellulare contro il palmo aperto, il capo chino e la testa che minaccia di esplodere.
Venti milioni di dollari per una banshee che non sa nemmeno gestire i propri poteri. O sono pazzi o l’hanno scambiata per il suo guardaroba, o per quel che il suo guardaroba era, visto che ha dovuto svenderne più della metà per racimolare qualche spicciolo.
- Dammi dieci minuti. – dice Stiles, chiudendo gli occhi per un istante e strizzando le palpebre, come se quest’unico movimento lo aiutasse a sgombrare la mente ad analizzare con occhio critico l’intera situazione.
Concentrato com’è, non si accorge nemmeno che Lydia si è fermata a pochi passi dal suo letto, le braccia un po’ allargate sui fianchi e il viso rivolto verso il muro di fronte.
- Da uno a dieci minuti… –
Fammi concentrare, Lydia.
Stiles sta per dirlo.
Solo dieci minuti.
-… quanto credi che ci impiegheranno due quindicenni a uccidere una che come unica difesa ha un inutile urlo e un paio di tacchi? -
La voce di Lydia perfora il tabellone di plastica, precisa e sottile come una lama trasparente, e si conficca nel petto di Stiles.
Il ragazzo abbandona il pennarello nel supporto di legno che ha montato alla base del tabellone. All’improvviso, nella sua mente non c’è più posto per ritagli di giornale, nomi, fotografie, ipotesi, analisi e investigazioni. Non c’è più posto per niente, perché la domanda di Lydia ha sradicato ogni pensiero più o meno sensato dalla sua testa già confusa. Si è appiccicata come un magnete alle pareti del suo cervello e continua a ripetersi, sempre più insistente, sempre più terrificante.
Stiles la raggiunge nel giro di due secondi, ma i pochi passi che li separano gli sembrano infiniti.
Quando le si para di fronte, Lydia continua a guardare fisso davanti a sé, la bocca dischiusa, come se fosse lei stessa sorpresa da ciò che ha appena detto.
Ed è allora che Stiles capisce. La domanda di Lydia ha colto alla sprovvista persino lei. Proveniva da un angolo buio e recondito del suo petto, era lì, in attesa di essere liberata.
- Impiegherebbero. – la corregge Stiles, seguendo il suo sguardo con pazienza, finché non riesce a catturare la sua attenzione. – Mi aspettavo che Lydia Martin conoscesse l’importanza dei tempi verbali. Impiegheranno sottintende una certa sicurezza. –
Il tono che Stiles usa per parlarle è soffice. Lydia non saprebbe in che altro modo definirlo. È come se lei fosse addormentata e lui la adagiasse con cautela sul letto, stendendole le coperte addosso.
Soffice.
Le mani di Lydia tremano, ed è un miracolo che il cellulare non le sia ancora scivolato dalle dita.
Stiles sente quasi il cristallino frantumarsi della sua corazza, che si abbatte al pavimento con un rumore sordo.
Vede la sicurezza che Lydia ostenta ogni giorno scivolarle dal viso, che adesso sembra perdere colore e vitalità. Vede la glaciale indifferenza che ha sempre simulato sfumare dai suoi occhi, quasi fosse trucco sciolto per il pianto.
Ma Lydia non versa nemmeno una lacrima. Se ne sta lì, ferma, con le braccia lungo i fianchi, e Stiles non capisce neppure se stia ancora respirando.
- Sai cosa ho letto sulle banshee? –
Lydia scuote la testa. Stiles si lascia sfuggire un sospiro di sollievo.
Presa.
- Che hanno la tendenza a isolarsi. – le spiega, senza staccare gli occhi dal suo viso: non si sa mai che Lydia possa approfittare di un momento di distrazione per sfuggirgli di nuovo. – E forse è per questo che sono così vulnerabili. –
Lydia deglutisce rumorosamente e fa vibrare le palpebre una, due, tre volte. Sente gli occhi bruciare, come se fiamme sottili e pungenti li lambissero per gioco.
- E sai cos’altro so? –
Di nuovo, Lydia scuote la testa. Un nodo le si aggroviglia in gola. Le sembra di trovarsi in una stanza troppo stretta all’improvviso, le mura che si avvicinano sempre più a lei e non si fanno scrupolo a comprimerla e schiacciarla. Lydia si conficca i denti nel labbro inferiore, nel tentativo di farlo smettere di tremare in maniera così ridicola e infantile.
Il battito cardiaco aumenta vertiginosamente, mentre Stiles guida il suo capo fino alla sua spalla e le accarezza i capelli. Avvolge le braccia intorno alla sua vita, e per un attimo, che sembra cristallizzarsi in eterno, Lydia s’irrigidisce. Stiles pensa di aver oltrepassato un confine invisibile, di averla infastidita, forse.
- So che Lydia Martin è l’unica eccezione alla regola. – sussurra.
Lydia chiude gli occhi.
- So che Lydia Martin non è sola. –
È allora che Lydia si scioglie. Letteralmente. Le sue braccia sembrano trasformarsi in gelatina e lei sente il bisogno di lasciarsi andare e affidarsi alla stretta di Stiles. C’è qualcosa di estremamente naturale, nel modo in cui il viso di Lydia aderisce perfettamente alla spalla di Stiles. Sembra che qualcuno li abbia disegnati perché, un giorno, dovessero abbracciarsi in quell’esatto modo. E c’è qualcosa di estremamente destabilizzante, nel modo in cui la certezza che Stiles sia quasi più rassicurante della sua vecchia corazza scheggiata le sfiora la mente, prima ancora che Lydia possa prenderne atto. 
Stiles sa di caffè. Lydia si chiede quanti ne abbia buttati giù per tenersi sveglio. Emana anche un profumo che le sembra muschio o qualcosa del genere.
Stiles sa di casa. 
Stiles ha il profumo avvolgente di un rifugio, e non di una gelida maschera che la anestetizzava da ogni emozione. 
Stiles non è nemmeno così faticoso da costruire, poi. 
Lydia non deve più preoccuparsi di reggere con le braccia la sua corazza, perché è Stiles, ora, a creare una bolla protettiva attorno a lei.
Stiles trattiene il respiro. È la terza volta che succede con Lydia particolarmente vicina a lui.
Uno è un caso isolato.
La sua mente diventa teatro di immagini rapide che si rincorrono l’un l’altra. Lo spogliatoio. Il respiro affannoso, il sudore che gli imperla la fronte, le parole che sembrano graffiargli la lingua ogni volta che si sforza di lasciarle uscire.
Le mani di Lydia che gli sfiorano il viso e gli restituiscono un minimo di equilibrio. Stiles trattiene il respiro.
Due è una coincidenza.
Lydia non ci pensa due volte prima di gettarsi tra le braccia di Stiles e lasciare che lui la stringa. E Stiles nemmeno se ne accorge, nemmeno lo capisce che ha smesso di respirare. Di nuovo.
Tre è uno schema.
Probabilmente, Lydia ha solo escogitato un piano per ucciderlo.
- Non hanno idea di con chi hanno a che fare. – si lascia sfuggire, sfiorando i capelli di Lydia con il mento.
Proprio non ne hanno idea.
 

Questo è uno sclero assolutamente da rincretinita. Perché sì. Perché quella gif me la sono marchiata a fuoco in testa, ed esigo questa scena, anche se la vedo male per gli Stydia nella quarta stagione, visto che il trailer non è mai ciò che sembra. Ma sapete che vi dico? Me ne sto fregando. Questi sono troppo belli e perfetti per non finire insieme. ♥
Come al solito, spero di non essere andata fuori personaggio. So di aver scritto di meglio, ma avevo bisogno di scrivere questa cosetta.
Fatemi sapere. ♥
S.

 
 
 
  
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