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Autore: Sunshinvera    25/07/2014    2 recensioni
[Naya/Darren friendship]
Dal testo:
Poggia le mani sulle sue ginocchia e la guarda negli occhi, accorgendosi della fatica con cui combatte le lacrime.
Il labbro le trema, le guance sono arrossate, sa di dover fare qualcosa pur di risollevarle il morale.
“Ehi, facciamo scomparire queste brutte lacrime, - cerca di tranquillizzarla stringendole una mano - le belle ragazze non piangono”.
“Oh mio dio, quanti anni hai, Darren? Sembri un bambino”
Un piccolo broncio spunta sulle labbra del moro che, leggermente infastidito, si lascia sfuggire uno strano lamento.
“E quindi non ti va di fare degli scherzi con me?”
Un timido sorriso abbellisce i suoi lineamenti latini, un lieve cenno del capo e due fragorose risate riempiono la stanza: buona fortuna Glee Cast.
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Due ragazzi che tornano bambini, diciassette vittime.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Yaoi | Personaggi: Darren Criss, Naya Rivera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prendete due ragazze annoiate, aggiungete una foto tenera di due dei loro attori preferiti e baam: ecco una raccolta di oneshot senza un minimo di significato! 
Naya/Darren friendship, Glee Cast come povere vittime, due sadiche ragazze che si divertono dietro un computer. 
Io e @leightonsvoice non abbiamo potuto contenerci difronte all'immagine di una Naya e un Darren che si divertono come bambini sul set, però, amando il nostro vecchio Glee cast, abbiamo deciso di ambientare questa “storia” -chiamarla così è un insulto alle vere storie- durante il periodo del centesimo episodio HeMo, Dianna, Harry, Mark, Amber venite a noi.
E quindi basta, abbiamo dato libero sfogo alla nostra stupidità e immaginazione, speriamo vi piaccia.





La noia li divora vivi da un paio d’ore, ormai, e Darren non ne può proprio più di ascoltare le lamentele della collega latina sul suo rolex magicamente scomparso da qualche tempo.
“E’ stato quello stronzo, Dar, ne sono sicura!” continua ad esclamare tra uno sbuffo e l’altro. 
“Per la ventesima volta, Rivera, te ne puoi comprare trenta di quegli stupidi orologi!” le urla contro mentre un cuscino gli scivola casualmente dalle mani per finire addosso a Naya. 
“Ti giuro, non riesco proprio a togliermi quel coglione dalla testa. Derubarmi? No, davvero? Che maturità”. 
Ed è vero, è già passato qualche mese, ma non può fare a meno di pensare a Big Sean. Era importante, per lei. Forse non si conoscevano da molto, ma erano sul punto di sposarsi e Naya ne era innamorata. 
Non le importa nemmeno di quello stupido rolex, col suo stipendio se ne sarebbe potuta comprare a migliaia, ma cosa ha fatto di male per venir tradita? 
Un sospiro tremante le sfugge dalle labbra piene mentre le lacrime spingono per uscire e macchiarle il volto ambrato. 
Darren avverte il cambio d’umore dell’amica, proprio per questo si alza e le si avvicina lentamente.
“Nay?” cerca di attirare la sua attenzione, sperando di incrociare il suo sguardo, ma la mora gli nega il contatto visivo, ancora intenta a frenare le lacrime. 
A questo punto Darren non può far a meno di inginocchiarsi davanti a quella figura che, in quel preciso istante, gli appare così fragile e indifesa. 
Poggia le mani sulle sue ginocchia e la guarda negli occhi, accorgendosi della fatica con cui combatte le lacrime. 
Il labbro le trema, le guance sono arrossate, sa di dover fare qualcosa pur di risollevarle il morale. 
“Ehi, facciamo scomparire queste brutte lacrime, - cerca di tranquillizzarla stringendole una mano - le belle ragazze non piangono”.
“Oh mio dio, quanti anni hai, Darren? Sembri un bambino”
Un piccolo broncio spunta sulle labbra del moro che, leggermente infastidito, si lascia sfuggire uno strano lamento. 
“E quindi non ti va di fare degli scherzi con me?” 
Un timido sorriso abbellisce i suoi lineamenti latini, un lieve cenno del capo e due fragorose risate riempiono la stanza: buona fortuna Glee Cast. 


Era arrivato correndo, Darren, cercando di nascondere un malefico sorrisetto di divertimento. 
“Ragazzi, ho bisogno di voi -aspetta che gli sguardi dei colleghi siano puntati su di lui, prima di continuare- ieri sera ho visto un film e c’erano, c’erano dei mostri e sono sicuro di aver visto una strana ombra aggirarsi nella sala canto. Vi prego, venite con me” li implora riponendo fiducia nelle sue doti d’attore. 
“Darren, i mostri non esistono” lo rimprovera Melissa. 
“Ne sei proprio sicura?”. E’ lo strano sorriso che abbellisce le labbra del moro a convincerli ad andare con lui.
“Okay, ti dimostreremo che non esistono” sbuffa Jacob alzandosi dal divanetto color porpora e iniziando ad incamminarsi verso la sala seguito dagli amici. 
Darren lascia che siano loro a precederlo, facendo l’occhiolino ad una Naya non troppo innocente. 
Arrivati a destinazione il moro, continuando ad immergersi nella propria parte, si affretta ad accendere la luce, “lasciatela accesa, o vi attaccherà”. 
Sembra spaventato e Becca, che fino ad ora non ha espresso alcun giudizio sulla situazione, gli sorride rassicurante.
“Nessuno ci attaccherà, Darren, e ora spegneremo le luci per dimostrartelo”.
Da bravo ragazzo ubbidiente si avvicina un po’ timoroso all’interruttore e lo spegne con uno scatto veloce. Lascia che qualche secondo passi prima di liberare un urlo spaventato e di fare segno, con la mano, a Naya di chiudere la porta con forza. 
L’urlo e il forte rumore fanno girare Blake in tutte le direzioni alla ricerca di qualcosa.
E’ Becca che qualche secondo dopo si affretta ad accendere la luce, con la speranza di tranquillizzare il collega che ormai si era ammutolito. 
“Darren, va tutto-” in quel momento si accorge dell’assenza di quel piccolo elfo riccio, e il respiro le si blocca in gola. 
Alex non può fare a meno di portarsi una mano alle labbra; è spaventato ma non vuole darlo a vedere, il battito gli aumentata in modo irregolare ed un piccolo rivolo di sudore gli scivola lungo la guancia.
Lo sapeva che non si sarebbero dovuti fidare di quel ragazzo. 
Sapeva che Darren Criss era sinonimo di guai, non che avesse qualche problema con il moro, ma ogni tanto lo terrorizzava. 
Le luci si accendono e spengono ripetutamente per quelli che Blake può giurare siano interminabili minuti. 
“Andiamocene, ragazzi” urla Melissa terrorizzata. 
Jacob si avvicina alla porta per aprirla, ma qualcosa di umido gli bagna la mano. Poi non è solo la sua mano ad essere bagnata, ma anche il volto e la schiena. 
Una sostanza appiccicosa gli cola addosso e il povero ragazzo non può fare a meno di urlare: “Che schifo! Che schifo!”.
Ed è un attimo per far si che siano tutti sporchi e terrorizzati. 
“Basta, vi prego, basta” singhiozza Becca. 
“Le porte sono bloccate!” urla Blake in preda al panico. 
“La finestra!”. 
La finestra, la finestra è aperta e loro, per qualche secondo, si sentono quasi al sicuro. 
Dopo aver posizionato diverse sedie una sopra l’altra Jacob sale su di esse per potersi dare uno slancio verso la finestra e si aggrappa al cornicione con entrambe le mani.
Una strana sensazione lo pervade quando si sente solleticare il dorso delle mani da qualcosa di appuntito. 
Un sussulto, ma continua a tenersi con forza. 
“Muoviti, Jacob!” gli urla contro la bionda. 
Stringe i denti e si tira verso l’alto, portando il baricentro in avanti e sporgendosi fuori dalla finestra. 
Un ringhio gli raggiunge le orecchie, la paura lo pervade facendolo cadere rumorosamente per terra. 
E’ in quel momento che la vede, una maschera mal posizionata sul capo e le mani poggiate sullo stomaco cercando di darsi un po’ di contegno.
Le labbra increspate, una risata gutturale continua a riecheggiare nell’ambiente aperto. Jacob prova a parlare, a chiedere spiegazioni a quella che riconosce come l’interprete di Santana Lopez. 
Melissa si sporge fuori dalla finestra e lo guarda spaventata, ignorando la figura alta e slanciata di Naya. 
“Hai rovinato tutto!” esce fuori all’improvviso, Darren, puntando un dito contro l’amica. “Dovevi spaventarlo con quella maschera, non ridere!”. 
E’ ancora piegata in due, la ragazza, e per la prima volta in tre mesi si è veramente scordata dell’ex futuro marito. 
“Scusa, Dar, ma, ma loro erano terrorizzati e, e la faccia di Jacob-” non riesce a continuare per le troppe risate, risate che attirano l’attenzione del resto del cast ancora terrorizzato. 
Jacob è sdraiato a terra, gli occhi serrati ed una scarica di dolore che gli percorre tutta la colonna vertebrale. 
Vorrebbe urlare contro quei due cretini.
Maledice il giorno in cui ha deciso di fare le audizioni per quel maledetto programma televisivo, ma è nel preciso istante in cui Naya gli porge la mano per farlo rialzare e gli sorride dolcemente che capisce l’essenza di quei ragazzi.


Ridono ancora, quei due, ripensando allo scherzo di poche ore prima. 
Darren coricato sul divanetto del camerino dell’amica ripercorre con la mente ogni singolo istante passato a organizzare e ad effettuare quello scherzo. 
“E’ stato meraviglioso, potevo sentire le urla di Melissa da fuori” ride guardando il soffitto.
“E il tuo urlo, allora? Devo farti i miei complimenti, Criss”. 
Il ragazzo si siede, un sorriso sadico sulle labbra, “Chi sarà la prossima vittima, Rivera?”.
La latina abbassa lo sguardo sulla lista di nomi che stringe nella mano destra, un sorriso altrettanto divertito le abbellisce i lineamenti ispanici, “stiamo pensando alla stessa persona, Dar?”.

  
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