Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Anto2000    25/07/2014    1 recensioni
Era la sua passione, il suo tutto alcuni la chiamavano quasi un ossessione,per altri invece era un modo con il quale il ragazzo potesse esprimere se stesso, ed era proprio così...
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Basket and love


Alex 16 anni, ragazzo come tanti, alto 1.75, fisico normale, occhi verdi e capelli castani con una sola cosa in testa: il Basket.
Era la sua passione, il suo tutto, alcuni  la chiamavano ossessione, per altri invece era un modo con il quale il ragazzo potesse esprimere se stesso ed era proprio così.
Ora si trovava in America, con la sua squadra, la Pollino basket, si erano iscritti ad un torneo ed erano arrivati in finale. Il giorno seguente si sarebbe disputata la partita contro i Beauty sound, una delle squadre più forti di tutta America, forse perchè era composta totalmente da ragazze.
Il capitano era una ragazza di nome Emily, erano invincibili, qualunque squadra si scontrasse contro loro finiva con il perdere 80 a 0; non avevano speranze, eppure, Alex il capitano, cercava di spronare i suoi compagni a dare sempre il meglio in tutte le partite, ma quella era diversa.
Da un po di tempo, il capitano della Pollino basket era praticamente cotto dalla testa ai piedi del capitano delle Beauty sound, e non si può dire che alla ragazza dal canto su, non lo amasse, erano tutte e due innamorati l'uno dell'altra , ma non si erano mai confessatiu, erano tutti e due con troppo orgoglio per farlo e poi l'indomani ci sarebbe stata la finale ed Alex nonn poteva assolutamente accettare una sconfitta.
Dopo aver finito l'allenamento pomeridiano,si recarono tutti negli spogliatoi, ed Alex dopo aver fatto la doccia decise di farsi un giro per schiarire le idee. Avevano preso l'albergo poco distante l'edificio nel quale si doveva disputare la finale. Decise che quella sarebbe stata la sua meta e iniziò a incamminarsi verso l'heatstadium, quando qualcuno lo urtò e cadde pesantemente a terra.
<< E-ehi razza di deficiente, sta più atten- >> si bloccò quando incontrò lo sguardo di una ragazza che conosceva fin troppo bene << E-Emily... s-sei tu?... >> domandò con tono molto, ma molto più basso di quello che aveva usato secondi prima.
<< è naturale che sono io, certo che sei davvero maleducato, se non fossi stata io quella con cui eri andato a sbattere a quest'ora ti avrebbero riempito di botte, quì le persone sono molto irascibili >> << Sempre molto aggrazziata eh? >> << Io non sarò come dici tu aggrazziata, ma non sono io quella con la faccia da ebete, seduta a terra per strada >> << Questa è colpa tua, tu mi hai fatto cadere! >> esclamò il sedicenne per poi rialzarsi.
<< Ero di fretta tutto qua >> fece spallucce la ragazza << Non è colpa mia se tu stai sempre in mezzo >> riprese la bonda.
<< Ah io?! Ma se stavo tranquillamente camminando, se mai sei tu che scappi dappertutto! >> ribbattè il castano.
<< Almeno mi tengo in allenamento, non sono come te, io non sono una cialtrona! >> rispose Emily.
<< Prova a ripeterlo un'altra volta, sciocca! >>
<< Come mi hai chiamato?! >> esclamò adirata più che mai.
<< Che c'è ora sei anche sorda? >> ghignò io ragazzo.
Ed ecco che incominciarono a volare insulti sopra insulti, era un  strano rapporto il loro, ma in fondo si amavano davvero.
Si fecero le otto di sera e finalmente i due finirono di discutere e presero due strade diverse l'una dall'altra.
Alex sbattè la porta della propria camera era arrabbiato, ma non con Emily, ma con se stesso. Era sempre così ogni volta che i due ragazzi s'incontravano,finivano sempre per discutere, non sopportava più quella situazione, voleva andare ora da lei guardarla negli occhi e confessarle tuuto, ma l'orgoglio era troppo e non voleva farsi vedere debole da lei, e se poi l'avesse rifiutato? no non poteva correre quel rischio. E così si dava dello stupido ogni volta.

25 luglio, giorno della partita.
Tutte e due le squadre erano in campo ed entrambe stavano dando il meglio, i tifosi urlavano di gioia, il tempo stava per scadere e il tabellone segnava 76 a 74 per le Beauty sound, ed Alex non voleva assolutamente perdere.
Superò un gran numero di avversari, ormai mancavano 5 secondi ed allo scadere dell'ultimo secondo il capitano del Pollino basket segnò con un tiro a tre portando la squadra a 77 e vincono la finale.
Tutti esultavano, c'è addirittura chi pianse per la gioia. Avevano vinto, Alex non riusciva a crederci, stava esultando con tutta la squadra, quando Emily lo chiamò.
<< Congratulazioni, avete meritato la vittoria è stata una bella partita >> disse porgendogli una mano.
<< Grazie, avete giocato davvero bene, mi sono divertito molto >> disse il moro stringendole la mano.
<< senti...ecco...non sono mai riuscita a dirtelo, prima ero impedita per via del torneo, ora è finito e vorrei confessartelo... >> il cuore di Alex incominciò a battere all'impazzata e sentì una strana sensazione allo stomaco. << ....Mi piaci... >> e così i neuroni del ragazzo erano ufficialmente andati in vacanza. Non disse niente, solo porto i loro visi a pochi centrimetri di distanza. << Ti amo anch'io >> disse per poi far combaciare le loro labbra in un dolce e casto bacio.
Ed Alex quel giorno vinse due cose: Il torneo e l'amore della sua Emily.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Anto2000