Presi la chitarra e uscii di casa il più velocemente possibile.
Taylor mi aveva avvertita dicendomi che potevo raggiungerla a casa per fare le prove, per una volta, finalmente, non avremmo provato nel garage di casa mia con mio padre che urlava per il troppo rumore. 

Conoscevo Taylor da qualche mese, l'avevo conosciuta al corso di musica, e non riesco mai a capirne il motivo, ma quando le chiedevo se potessi raggiungerla a casa, lei sorvolava la questione e ritornavamo nel mio garage.
 
Arrivata a casa di Taylor, suonai il campanello. Ad aprirmi fu sua madre che mi accolse in casa con un caloroso abbraccio. 
Mi fece strada fino al garage dove trovai Taylor a provare con il suo basso. Io ero la voce del gruppo ma oltre a cantare ogni tanto suonavo anche la chitarra classica. 
Keiran stava alla batteria, si era trasferito dall'Irlanda da sei anni, era sempre gentile con tutti. Infine c'era Nicholas, sunava la chitarra elettrica, andavamo all'asilo insieme ma non eravamo grandi amici finché non me lo presentò Taylor. 
Anche se il nostro gruppo si era formato da circa un anno, non eravamo riusciti a trovare un nome decente, ogni volta che ci esibivamo live per qualche festa ci facevamo chiamare "Without A Decent Name" e la gente rideva sempre quando sentiva quel nome.  

"Gli altri dove sono?" le chiesi prendendo posto vicino al mio microfono.
"Staranno arrivando, sei te che sei un po' in anticipo" mi rispose ridendo.

Iniziammo a chiacchierare del più e del meno e dopo circa dieci minuti arrivarono anche gli altri. Provammo per due ore buone poi Taylor ci disse di seguirla in cucina.
Clara, sua madre, aveva allestito la tavola con deliziosi panini, tramezzini, patatine e bibite varie. Non faccio mai i complimenti se si tratta di cibo e quando Clara ci disse di servirci con piacere la presi alla lettera.  

"Camz sei proprio un piccolo maialino quando mangi" disse Nicholas ridendo insieme agli altri.
"Il cibo è la mia passione e non è colpa mia se Clara prepara dei tramezzini con maionese e pomodoro deliziosi" sbuffai.

Proprio mentre addentai il mio terzo tramezzino vidi scendere dalle scale una ragazza bellissima, mi persi nei suoi occhi verdi smeraldo. 
Indossava una giacca nera di pelle, e un pantalone che le fasciava le gambe dello stesso colore. 
Mi mimò sorridendo di pulirmi i lati delle labbra dalla maionese.  

Taylor sembrava quasi scocciata, per non dire imbarazzata, nel presentare sua sorella a tutti noi. 

Non le staccai gli occhi di dosso neanche per un secondo, ad eccezione quando inchiodava il suo sguardo metallico su di me. 
Mi sentivo a disagio, come se potesse leggere ogni parte di me.

''Tay io esco, non aspettarmi alzata'' disse distaccando finalmente il suo sguardo da me. 

Sentii la porta chiudersi dietro di lei, e un leggero vuoto allo stomaco mi si formò. Chissà se l'avrei rincontrata. 

Dopo aver mangiato decidemmo di fare una piccola passeggiata vicino al molo, dove c'era il nostro chiosco preferito, ci andiamo ogni volta che le prove finiscono con successo.

Tutti si divertivano, ma io non riuscivo a pensare che a Lauren.

"Ehi Camila ci sei?" disse Nicholas ridendo e sventolandomi la mano davanti alla faccia. 
"Scusate non stavo ascoltando, di cosa parlavate?" risposi tornando sulla terra ferma, a malavoglia. 
"Quale canzone dovremmo suonare al saggio?" disse Taylor alzando gli occhi al cielo ridendo. 
"Oh non saprei, qualsiasi cosa suoneremo andremo alla grande, ne sono certa" dissi tornando ai miei pensieri. 

La serata passò così, con i miei amici che parlavano incessantemente ed io con i miei pensieri puntati unicamente su Lauren, non riuscivo a togliermela dalla testa. 

"Ci sentiamo" disse Taylor sotto casa mia salutandomi. 

Appena arrivai in camera, senza esitare un attimo, presi il telefono e digitai il suo numero. 

"Ehi piccola come va?" 
"Ciao Mike, mi sei mancato" 

Michael era il mio migliore amico da tempi immemore, lui sapeva tutto di me e io tutto di lui. Gli raccontai tutta la mia giornata, soffermandomi sull'entrata di Lauren in quella stanza. 

"Wow Camila non ti ho mai sentito parlare di qualcuno in questo modo" 
"Nemmeno io, e non so proprio cosa mi stia succedendo" 
"Credo di saperlo io, ma ora devo andare, mia madre mi urla nell'orecchio di spegnere" 
"Ciao Mikey" 

Avevo una lunga lista di faccende domestiche da fare, ma ho preferito, come sempre, di infilarmi le mie amate cuffie e premere play, così forse avrei dimenticato Lauren per un bel po'. Cercai il mio mp3 ovunque, rivoltai tutta la camera, fin quando non realizzai. 

"È a casa di Taylor" 

 

Ciao a tutti!
E' estate e avendo un sacco di tempo libero abbiamo pensato di scrivere una fan fiction Camren.
Ormai la noia si è impossessata di noi ed abbiamo voluto provarci dato che siamo piene di idee.
Preparatevi perché se ce lo permetterete, proveremo a rendere questa storia interessante come lo è
nella nostra testa e soprattutto succederanno un sacco di cose. Perdonateci per eventuali errori e
fateci sapere cosa ne pensate, dipende tutto da voi.

(Stiamo scrivendo questa fan fiction in due)
Un abbraccio.