Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: Jeo 95    26/07/2014    6 recensioni
Cinque flash in cui Kuroko mette in crisi Kagami e la Kiseki no Sedai, pronunciando una semplice parola.
Lasciate una recensioncina piccola piccola per faverore >-
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kiseki No Sedai, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

  Names of discord - 

Come un semplice nome  

può causare grossi guai.

 

1- Daiki.  

 

Non ricorda quando Aomine-kun ha iniziato a chiamarlo Tetsu e -onestamente- nella sua mente non vi è alcun episodio dove si sia rivolto a lui chiamandolo "Kuroko".  

Probabilmente l'ha sempre chiamato così, e certo la cosa non lo disturba affatto, al contrario sente che così il muro insormontabile delle abilità che li divide non è poi così grande. Lo sente più vicino.  

Trova ingiusto però che soltanto Aomine ha avuto il coraggio di chiamarlo per nome, quindi un giorno finalmente prende una decisione: al momento più opportuno anche lui lo chiamerà per nome.  

Il momento ideale si presenta un pomeriggio estivo, caldo e afoso come pochi quell'anno, mentre come ogni giorno si allenano insieme al campo nel parco.  

Con grande precisione Kuroko passa la palla al compagno, che segna con una potente quanto spettacolare schiacciata.  

- Nice pass Tetsu.- gli sorride il moro  mentre, correndo, ritorna nella sua metà campo seguito dal compagno.  

- Grazie. Bel canestro Daiki-kun.- succede tutto in un secondo.  

Aomine incespica nei suoi stessi piedi, cade in avanti, rotola per qualche metro, sbatte il volto contro l'asfalto del campo e striscia il viso sul terreno duro. Quando si ferma Kuroko gli si avvicina, seriamente preoccupato.  

- Tutto bene Daiki-kun?-   

No, non va bene per nulla.  

Ha diverse escoriazioni, qualche livido, un rivolo di sangue che gli cola dal naso e il viso arrossato, di uno strano rossore che dalle guance arriva sino alla punta delle orecchie. Evita accuratamente di guardarlo negli occhi. Come ha fatto a cadere è un mistero.  

Tetsu non immagina che la causa del rossore -e della caduta- di Aomine sia stato il modo improvviso con cui l'ha chiamato, del tutto inaspettato e che ha colto di sorpresa il partner.  

Questo però Daiki non glielo confesserà mai, ha un orgoglio -forse- ancora intatto che intende preservare.

 

*** 

  

2- RYOTA. 


Kise ha sempre invidiato Aomine, per più di un motivo. 

Le sue straordinarie abilità nel basket, il suo legame con Kurokocchi, ed ora si era aggiunto anche il seccante dettaglio che quest'ultimo ha iniziato a chiamarlo per nome. Con lui non l'ha mai fatto.  

Ora Ryota è stanco, sia di Aomine sia delle preferenze che Kurokocchi fa tra i suoi compagni, per questo si è prefissato un obbiettivo da raggiungere ad ogni costo: spingere Tetsuya a chiamarlo per nome. 

Lo tormenta tutti i giorni, pregandolo in ogni momento di realizzare quella piccola richiesta che, almeno in parte, avrebbe soddisfatto la sua voglia di raggiungere -e possibilmente superare- Aomine. In più sentirsi chiamare da Kurokocchi lo renderebbe il ragazzo più felice del mondo. 

E Kuroko davvero non ne può più di quelle insistenze. Certo basterebbe accontentare Kise-kun e tutto si risolverebbe alla svelta, ma farlo senza motivo e in momenti -ai suoi occhi- non adatti è fonte certa di situazioni estremamente imbarazzanti, anche per un fantasma impassibile come lui. 

Quel pomeriggio in biblioteca però, perfino la sua grande pazienza ha raggiunto il punto di rottura. 

- Dai Kurokocchi dai dai, ti prego chiamami per nome!- all'ennesima insistenza esplode. 

- Per favore siediti e smettila Ryota-kun!- 

Per un attimo le reazioni sono varie e confuse. 

Boccheggia, prova a parlare ma richiude subito la bocca senza emettere un suono, ci riprova, alza una mano e la riabbassa, ancora nessun segno della sua voce. 

L'ultima cosa che fa è abbassare il capo -rosso ormai fino alla punta delle orecchie- sedersi e tacere. 

Non parla più per tutto tempo in cui restano in biblioteca, limitandosi a lanciare occhiate furtive a Tetsuya, sempre con un vivido rossore in viso. 

Kuroko dal canto suo è piacevolmente sorpreso e soddisfatto; se chiamare Kise-kun per nome produce certi effetti, d'ora in avanti lo farà certamente più spesso. 


 

*** 

 

3- SHINTARO. 


Ora che si trova faccia a faccia con Midorima-kun, non è più tanto sicuro che assecondare le strane trovate di Takao-kun sia una buona idea. 

In ogni caso capisce anche da solo che ormai tirarsi indietro non è più possibile. 

- Allora cosa vuoi Kuroko nanodayo?- 

Lo scruta da dietro le spesse lenti degli occhiali, cerca di capire cosa passi per la testa dell'ex sesto uomo dei Teiko. Le dita fasciate che sistemano gli occhiali, in mano una rana a molla, portafortuna del giorno. Tetsuya non può evitare di pensare che, con Takao-kun in giro, quell'oggetto sarà del tutto inutile. 

- Mi è stato detto che non stavi bene, volevo vedere come stavi Shintaro-kun.- Midorima è rimasto spiazzato, la sua faccia è paonazza e le orecchie fumano. Kuroko si stupisce di quanto Takao-kun conosca bene il proprio compagno, e anche di come il possessore dell'occhio di falco sia sadico verso lo stesso. 

Nascosto poco lontano da loro, Kazunari non riesce più a trattenere le risate, sta per esplodere, ma resiste per non farsi scoprire. La faccia di Shin-chan è stata impagabile, quasi quanto quella fatta la prima volta in cui aveva iniziato a chiamarlo con quel nomignolo. Da tempo progettava qualche infimo piano per rivederla e farsi due risate alle spalle del compagno. 

Scegliere Kuroko poi, era stata un'idea geniale. 

Non riesce più a resistere per il troppo ridere, si rotola a terra tenendosi la pancia e ride come non ha mai fatto prima, uscendo allo scoperto senza la forza di restare ancora nascosto. 

A Midorima basta vederlo per capire, e allora freme di rabbia. Quel maledetto... 

In un attimo il rossore dovuto all'imbarazzo, si trasforma in rabbia pura. Questa gliel'avrebbe fatta pagare. 

- TAKAOOOOO!!!!!!- 

Kuroko se ne va indisturbato, lasciando Takao nelle mani di Midorima, e sorprendendosi di quanto un solo nome potesse creare tanto scompiglio. 


 

***
 

4- ATSUSHI. 


Murasakibara non è mai stato una persona di facile comprensione, che nella sua infantile semplicità riesce ad il più complicato dei miracoli. Nonostante questo, Kuroko è sempre riuscito a capirlo, in qualche modo che nemmeno lui sa spiegare esattamente. 

Quella volta invece persino lui fatica a comprendere cosa succeda al gigante. Gli ci è voluto un pomeriggio intero per capire che Murasakibara è semplicemente offeso. 

- Murasakibara-kun... potresti lasciarmi ora?- 

Stretto da troppo tempo nel soffocante abbraccio dell'altro, Tetsu cerca di capire il motivo di quello strano comportamento. Atsushi non parla, resta imbronciato e rafforza la presa, se non l'allenta subito, è certo che lo soffocherà. 

- Murasakibara-kun...?- 

Ricorda poi quello che è successo qualche giorno prima, al campo con Aomine, in palestra con Kise, e allora il dubbio lo coglie, ma se davvero è quello il motivo del suo malumore, allora è veramente un bambino. 

- Vuoi un dolcetto... Atsushi-kun?- la presa sulla sua vita si allenta, e capisce di aver fatto centro. 

- Kuro-chin è sleale... però ho fame.- volta Kuroko e i trovano faccia a faccia, poggia una delle grandi mani sulla testa del più piccolo e gli scompiglia i capelli, anche se sa perfettamente che all'altro non piace.- Andiamo a prendere un gelato Tetsu-chin?-  

Gli suona strano farsi chiamare così, ma per questa volta non ha importanza. 

- Ok.- 

Se tutto quello che serviva per farlo contento era pronunciare un semplice nome, allora poteva anche farlo, a Tetsu andava davvero bene così. 

 

***
 

5- SEIJURO. 


Ogni ordine di Akashi, così come lo stesso capitano, è assoluto. Chi osa anche solo provare a contraddirlo avrà vita breve. 

Tetsuya non può fare a meno di trovare spaventosa quella sua assoluta autorità, ma sa che se provasse a dirglielo il risultato sarebbe anche peggio. 

- Tetsuya, vieni qui un attimo.- fatica a mantenere la sua impassibilità sentendo il richiamo del capitano, voltandosi rigido come un robot. 

I compagni alle sue spalle provano compassione e terrore per la sua sorte, ma non pensano neanche per un secondo di fermarlo. Akashi è armato di forbici, meglio non rischiare. 

- Si, Akashi-kun?- non lascia trasparire nulla dal tono, fortunatamente sa mascherarsi bene anche in questi casi. 

- Ho sentito che hai chiamato gli altri per nome, vero?- Tetsuya annuisce incerto, senza capire.- Ti sembra giusto avermi escluso?- passa un braccio intorno al collo dell'altro, che freme a quel contatto. Le forbici premute sulla guancia sono fredde, gli provocano una brutta sensazione. 

- N-non era mia intenzione. Chiedo scusa Seijuro-kun.- 

Akashi ritrae il braccio e ripone le forbici nel taschino interno della giacca, l'espressione torna seria e composta come sempre. Poggia una mano tra i capelli di Tetsu e li carezza delicato. 

- Così va meglio, bravo Tetsuya.- 

Kuroko è sorpreso, così come i compagni ancora fermi dietro di lui, ma ci vuole poco perché un sorriso gli illumini il volto mentre guarda il rosso raggiungere la porta.  

In fondo, Akashi-kun non era poi così... 

- Ah Testuya...- con la mano sulla maniglia Seijuro si blocca e sogghigna. Kuroko ha di nuovo i brividi. Con lentezza esasperante gira la testa, mostrando il volto che poco ci mancava somigliasse a quello di un serial killer.- Per punizione, il tuo allenamento sarà triplicato.- e col sorriso sulle labbra lascia la palestra. Tetsuya è pallido, più del solito, deglutisce pesantemente e sospira. 

No, ora ne ha la conferma, lui è proprio così; Akashi Seijuro è una persona sadica e vendicativa, non si può vincere contro di lui. 

 
 

***

 

6- TAIGA. 


Da quando Takao gli ha raccontato quanto buffa diventava la faccia di Mirodima "sempre-serio" Shintaro ogni qual volta si lascia prendere dall'imbarazzo, Kagami non fa che pensare a come potesse essere Kuroko con un'espressione diversa sul volto sempre impassibile. 

Le uniche volte che l'aveva visto mutare il suo volto sempre apatico, era stato durante le partite contro Aomine, triste e sofferente, e contro il Kirisaki Daichi, incazzato nero, non certo divertenti. Aveva quindi iniziò ad escogitare un modo per vederlo almeno una volta con un'espressione buffa ed imbarazzata. 

Magari poteva fare come Takao e provare a chiamarlo per nome, una qualche reazione doveva averla per forza! Mentre ancora pensa ad una buona strategia, Kagami torna in classe per recuperare la cartella che ha dimenticato, e con sorpresa trova Kuroko addormentato sul banco, probabilmente nessuno si è accorto di lui. 

- Ohi Kuroko... Kuroko!- sbuffa, nessuna reazione. 

Poi però gli viene una buona idea, forse la prima, e pensa che quella sia un'ottima occasione per fare una prova ed esercitarsi a chiamarlo per nome. 

- Ohi... T-Tetsuya...- niente, o almeno così sembra a lui. 

Kuroko sbadiglia e si alza, stropicciandosi gli occhi. 

- Devo essermi addormentato.- sussurra, puntando poi gli occhi sul rosso. 

- Oh buongiorno Taiga-kun, cosa fai ancora qui?-  

Il cervello  di Kagami impiega qualche secondo a registrare ed elaborare quelle parole -quel nome- e quando riceve la risposta, la reazione è immediata; arrossisce talmente tanto da confondere il viso coi capelli. 
- O-Ohi chi ti da tutta questa confidenza?! Muoviti, o la coach ci uccide!- afferra la cartella e schizza fuori dall'aula, rosso peggio di un peperone. 

Diavolo, alla fine quello della faccia buffa è solo lui! 

Intanto in classe, Kuroko sospira e si poggia una mano sul petto, il rimbombo del cuore impazzito lo sente ancora bene. 

Era sveglio quando Taiga l'ha chiamato per nome, ma è stato abbastanza bravo da resistere all'impulso di alzarsi e tirargli contro il primo oggetto a portata di mano.  

Non si sente così sconvolta da quando Aomine-kun l'ha chiamato Tetsu per la prima volta, ma in breve riesce a riprendere un minimo di contegno. Una cosa è certa; non darà mai a Kagami-kun la soddisfazione di vederlo a disagio, mai e poi mai.














 

 FINE



 

*Note Autrice*
E buona sera!
Allora, intanto vorrei dire che è un idea sviluppata e finita tempo fa ma mai pubblicata, che dovevano essere più o meno collegate le prime cinque e l'ultima a se, ma che alla fine quattro erano collegate e due stavano per i fatti loro. Non vi è un tempo preciso in cui collocarle, e quella di Taiga è leggermente presa da una doujinshi che ho letto.
Non copiata, solo che l'idea di Tetsu addormentato e Kagami che lo sveglia pronunciando il suo nome le ho prese in prestito da lì, per il resto è tutta farina del mio sacco.
Spero vi piacciano, e mi farebbe piacere ricevere qualche commento sulla storia.
Un bacione a tutti e a presto!
Jeo 95 =3

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: Jeo 95