26/07/2014
2 recensioniSPOILER VOLUME 12
“Thank you everyone, for trusting me until now…”
L i a r
p a r a d o x
p a r a d o x
La catena dell’altalena oscilla ritmata con fare ipnotico, cigola nel suo stesso torcersi, fremono i vecchi anelli metallici che la compongono al suo flemmatico e abbandonato movimento. Renzou ha gli occhi puntati a terra, sul suolo arrossato dalla luce vermiglia del tramonto estivo, leggermente franta all’orizzonte, e non si ricorda da quanto stia seduto su quel seggiolino traballante e consumato dal tempo, nemmeno si è accorto di aver perso la cognizione del suo scorrere, a dire il vero, ma è normale in fondo: le persone non se ne accorgono quando perdono qualcosa, altrimenti non la perderebbero davvero. Nessuno sarebbe così stupido da lasciare andare qualcosa di importante volutamente, giusto?
-Shima.- alza il capo, il tono squillante di Rin rimbomba nelle sue orecchie e gli fa girare la testa. Sentire il suo nome pronunciato dalla voce di Okumura è sempre un qualcosa che lo infastidisce profondamente, perché per un misero stupido istante quelle cinque lettere si espandono in ogni più piccolo angolo del suo cervello, riempiendolo, ovattandolo, e non riesce a averne il controllo. Solo per un misero, fottuto istante, comunque.
-Che succede, Okumura-kun?- domanda, ed ecco che sul suo volto si accende quel solito sorriso mite e forse un po' poco sveglio che i suoi compagni hanno imparato a riconoscere nel tempo.
Quello addenta maldestramente un ghiacciolo che a causa della calura si sta già un poco sciogliendo, colando lungo lo stecco di legno -Tutto ok? Sembri ancora meno sveglio del solito oggi, sai?-
-Ah, che cattiveria!- ride piano con un accenno di sorriso divertito -Ero sovrappensiero, capita a tutti di essere con la testa fra le nuvole. Anche a te, Okumura-kun.- Rin arrossisce appena, piccato, percependo uno “e spesso anche” nelle parole del compagno che mal riesce a farsi andare giù, ma invece di cominciare a litigare come ci si aspetterebbe da lui, si limita a salire in piedi sull'altalena libera affianco alla sua, dondolandosi, e qualche goccia ormai sciolta del ghiacciolo cade a terra nel movimento, creando piccole chiazze scure.
Rimane in silenzio, Shima, e per qualche secondo si dondola sul sedile con i piedi che strascicano a terra, sospirando –Potevi offrirmene un po’ però, sai?- lo rimprovera adocchiando quel che resta del ghiacciolo dell’amico con quel tono lagnoso che chi conosce (conosce?) Renzou ha imparato a non prendere davvero sul serio –Sei davvero crudele!- strizza quindi gli occhi e borbotta mentre poggia la guancia contro la catena di ferro, ancora fresca, e nemmeno il tempo di un battito di ciglia ed è lì che si massaggia il fianco che Rin gli ha appena colpito con qualcosa di molto somigliante a un calcio, ma che data la precarietà del suo equilibrio poteva parere benissimo anche un maldestro tentativo di non inciampare rovinosamente al suolo.
Sospira quindi, mentre Rin distoglie lo sguardo e lo punta altrove, fintamente stizzito: Renzou chiede se sia frutto della sua immaginazione quel lieve rossore che gli pare imporporare in maniera impercettibile (ma che lui nota, perché è il suo compito, giusto, osservare e tenere d’occhio?) le guance dell’altro, o sia dovuto al riverbero vermiglio del tramonto. Serra le labbra solo quando si accorge di starvisi soffermando più del necessario, per un semplice compito; quindi parla.
-Tu conosci il paradosso del bugiardo, Okumura-kun?- il ragazzo guarda Renzou perplesso, stringe lo stecco fra i denti e scuote il capo. Non che la cosa sorprenda Shima particolarmente, comunque. –“Io sono un bugiardo.”- si rigira quelle quattro parole sulla lingua per qualche attimo più del dovuto prima di lasciarle fluire via, come acqua che scivola sulla pietra (e la erode lentamente) -Se pronunciando questa frase dico la verità, e cioè che sono un bugiardo, allora non posso esserlo, perché il fatto di aver detto il vero nega a sua volta che io sia bugiardo.- spiega cercando di non perdere il filo, l'altro lo fissa storcendo il naso, confuso -Se invece mento, dicendo di esserlo nonostante non sia vero, affermo qualcosa di falso, ma che diventa vero proprio per il fatto che dico una bugia. Affermando quindi il vero, non posso essere un bugiardo.-
Attende qualche momento quindi, una volta finito di parlare, prima di voltare lo sguardo verso l’altro, che trova immobile nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato prima di cominciare quel discorso, solo l’altalena adesso si è fermata, e, davvero, Renzou non può fare a meno di soffocare il bisogno di ridergli in faccia, perché l’espressione che il suo compagno sta facendo è decisamente troppo esilarante.
Rin se ne accorge e lo guarda stranito, spezza il bastoncino fra i denti e mugugna infastidito -Com'è che ora te ne esci con tutti questi discorsi complicati?- in fondo non sono discorsi da Shima, quelli -E comunque che vuoi che ne sappia io? Questo genere di cose non è mai stato il mio forte, anzi.- tutte quelle parole lo confondono, è troppo ingenuo Okumura per capire in effetti, e Renzou non é sicuro di sapere perché, pur sapendolo, gli ha posto lo stesso la questione. Lo vede dondolarsi sul seggiolino dell'altalena mentre si strofina il capo (che gli sia venuto mal di testa? Seriamente?) -Comunque, questi discorsi sono privi di logica per me. Mi annoiano tutte quelle parole, sono inutili. Io mi fido di una persona per quello che fa, non per quello che dice.- Rin lo guarda serio, crede in quanto afferma, ma probabilmente non ne capisce le implicazioni -Per questo anche credo in voi. Perché siete al mio fianco e mi sostenete anche se mi comporto in maniera sconsiderata.-
Pausa, Renzou si blocca e si sforza di respirare, infine stiracchia un sorriso -Ma tu sei sempre sconsiderato, Okumura-kun.- E l'altro vorrebbe rispondere per le rime mentre si raddrizza piccato, rischiando di perdere l’equilibrio sull’altalena, ma la voce acuta di Shiemi in lontananza attira la loro attenzione.
-Ah, ma tu guarda…- Rin si scompiglia i capelli e sospira prima di saltare giù dal sedile e si sbraccia nell’atto di rispondere all’amica, quindi si volta verso di lui –Andiamo? Se li facciamo attendere ancora poi finisce che quelli si lamentano, senza contare che non ho voglia di sorbirmi una ramanzina da parte di Yukio.- e si stringe nelle spalle mentre lo dice, gli occhi al cielo e lo sguardo di chi la sa lunga.
E Renzou pensa sia davvero fortunato Okumura, in fondo, perché quella che riceverebbe sarebbe una ramanzina di Yukio, e Rin vuole bene a Yukio, così come a tutti gli altri, e crede in loro come loro credono in lui. E poi c’è Shima.
“Davvero ti fidi di me?”
È un sussurro talmente flebile che lui stesso fa fatica a sentirlo, quindi non si aspetta l’altro l’abbia percepito, ma dentro di sé lo sente rimbombare con lo stesso fragore dei tuoni per cui di notte da bambino era solito nascondersi sotto le coperte, quando era buio sia dentro che fuori da esse, e quel rumore sordo nonostante tutto sembrava scavargli dentro, nelle ossa e nel petto, fino al punto più nudo della sua anima.
Ed era buio davvero là, riflette, di quel nero che appartiene solo alle fiamme di Gehenna di Yamantaka, e che divora tutto.
-Shima…?- la voce di Rin suona leggermente preoccupata mentre lo guarda, e solo allora Renzou si accorge di essersi distratto per un breve attimo (e non può permetterselo, non lui) –Va…tutto bene?-
Davvero, è in momenti come questi che invidia Rin per essere Rin, e mentre sul suo volto si stira quel sorriso mite che è solito rivolgere loro, una minuscola parte di lui si domanda per quanto ancora potrà permettersi di ricevere una tale premura da parte dei suoi compagni (da parte sua), prima di mandare tutto all’aria come gli è proprio.
-Sei così carino a preoccuparti per me, Okumura-kun. Già che ci sei perché non mi compri un ghiacciolo per consolarmi, sulla strada del ritorno?-
“…however, it must come to an end”.
Hola gente~
Allora, sono nuova di questo fandom, quindi OMMIODDIO ANSIA, ma ci tenevo davvero a pubblicare qualcosa sulla sezione, soprattutto considerando i risvolti degli ultimi capitoli (DANNATI ULTIMI CAPITOLI).
Io amo Shima. LO AMO, seriamente, e ora che è stato confermato che è lui la spia non so se sia maggiore la mia voglia di coccolarlo perchè mi spezza il cuore o prenderlo a randellate perchè MI SPEZZA IL CUORE.
Insomma, non ho mai scritto su AoE, e spero veramente di aver buttato giù qualcosa di decente, soprattutto a livello della caratterizzazione, perchè è ciò che più mi spaventa quando non ho dimestichezza con i pg.
Inoltre, riguardo la faccenda del paradosso del bugiardo, beh...ho cercato di spiegarlo come meglio mi era possibile, ma indicativamente nel caso non fosse chiaro, basta sapere che, se io dico di "star mentendo" 1) Se l'affermazione fosse vera direi la verita' e quindi l'affermazione e' falsa; 2) Se l'affermazione fosse falsa direi la verita' e quindi l'affermazione e' vera; insomma, quando l'ho letto, diverso tempo fa, in contemporanea con l'uscita delle scan in inglese sul suo tradimento, trovai fosse perfetto per Shima perchè alla fin fine la verità su di lui (le sue motivazioni e ragioni) non è ancora stata rivelata.
Per concludere vorrei dire che...beh sì ci sono accenni di ShimaRin o RinShima, come volete, who cares, e
Comunque grazie a chiunque abbia letto, e spero la storia vi sia piaciuta <3
Adieù~
Fede