NOTE DELL' AUTRICE: Buondí a tutti! Anche se con questa pioggia torrenziale c'è ben poco da rallegrarsi... Mi scuso in anticipo se ci sarà qualcosa di non perfettamente a posto in questa fic, ma sto scrivendo dal cellulare, e a volte tendo ad essere un po'imbranata... Ma sono in montagna e questa è l'unica connessione disponibile.

Bloccata al chiuso dal tempaccio, mi è venuta l'ispirazione per questa flashfic leggendo una simpatica vignetta su tumblr. L'ho trovata brillante, così ho pensato di ampliarla. Non so di preciso quale possa apparire il risultato finale, ma io mi sono proprio divertita a scriverla... perciò ve la propongo! 

Spero che vi piaccia e che troviate il tempo di lasciare una recensione, anche piccina picció XD

Un bacio, 

Elwing...

RISE AND SHINE 

Un (poco) dolce risveglio

Un leggero raschiare contro il vetro della finestra. Arthur aprì pigramente un occhio. Un flebile lamento proveniente dall'esterno. Merlin dormiva placidamente accanto a lui, ne vedeva solo i capelli corvini spettinati e adagiati sul guanciale, ma poteva indovinarne tutta la figura longilinea avvolta in un groviglio di coperte. Non si era accorto di nulla. 

Si decise ad alzarsi. I piedi nudi a contatto con il pavimento gelido, un brivido lungo la schiena. Aprì la finestra ed insieme ad un refolo d'aria fredda contro il tepore del suo petto nudo, entrò anche il piccolo drago bianco, che si posò sul davanzale con un versetto, guardando in su verso il re.

"Ciao Aithusa." Lo salutò Arthur facendo scorrere la propria mano dalla testa lungo il suo dorso. 

Il cucciolo sembrò fare le fusa.

Ritornò a letto e il drago lo seguì zampettando, fino ad accoccolarsi accanto ai suoi piedi sulla coperta porpora. Si mise seduto abbracciando le ginocchia raccolte al petto, le gambe avvolte nelle coperte. Ancora gustandosi il torpore del sonno, rimase ad osservare il piccolo drago che studiava incuriosito la forma dei suoi piedi sotto la coperta. Sorrise e agitó le dita per giocherellare e stuzzicare il cucciolo, che accostó il muso emettendo piccoli versi.

"Ecco che il feroce mostro si avvcina..." disse allungando il piede verso il piccolo. 

"Ma tu difenderai Merlin da ogni pericolo, non è vero, Aithusa?" 

A quel punto, il drago drizzó il collo e un istante dopo si avventó sul suo alluce, mordendolo.

Arthur sentì i denti aguzzi conficcarsi nella carne, e lanciò un urlo di dolore. Si ritrasse di scatto fino a far cozzare la schiena contro la testata del letto. Merlin sussultó e si girò a guardare Arthur con occhi sbarrati.

"Che succede?" Domandò con voce impastata.

"Il tuo maledetto drago! Mi ha morso!" Gridò il biondo.

Merlin spostò lo sguardo su Aithusa che zampettava allegro sul letto, orgoglioso di aver sconfitto il suo nemico. Allungò una mano sottile, accarezzando il collo del cucciolo di drago.

"Buongiorno piccolo." Gli sorrise. Aithusa ricambió con un versetto gioioso, lasciandosi coccolare.

"Hey!" Si lamentó Arthur con voce indignata.

Merlin spostò lo sguardo nuovamente su di lui, illuminandosi di un bellissimo sorriso.

"Buongiorno anche a te." Sussurró tirandosi su, e sporgendosi verso Arthur. Merlin lo bació delicatamente, e tutto sembrò riprendere colore e sparire allo stesso tempo, anche il dolore del morso era svanito.

"Così va meglio." Soffió Arthur sulle sue labbra morbide.

Sorrisero, i volti ancora a contatto. Aithusa emise un piccolo ruggito, reclamando le attenzioni di entrambi. I due ragazzi si staccarono voltandosi verso il piccolo.

"Il tuo dannato drago!" Ridacchió il re.

Merlin sollevò un sopracciglio scuro, i suoi occhi blu scintillarono: 

"Il nostro drago, vorrai dire." Gli sorrise.