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Autore: Lullabymoon    26/07/2014    0 recensioni
Che differenza c'è tra la preda ed il cacciatore? Una,la paura. La paura può determinare se il giorno dopo esisti ancora,se cacci,o vieni cacciato. Claire questa cosa l'ha imparata a sue spese ed intende sfruttarla al massimo. Quelli come lei non saranno mai in salvo,soprattutto con Sylar in giro che li tratta come animali da pelliccia,vuole i loro poteri. Riuscirà Claire a domare la sua paura? Ed riuscirà a trovare quella del temibile cacciatore con due anime?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam Monroe, Claire Bennet, Nuovo personaggio, Peter Petrelli, Sylar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIETTO DELL'AUTRICE ^.^ 
Allooooora,innanzitutto ciao a tutti! E' la prima storia che scrivo quì anche se è da un po' che penso di metterla su questo sito,accetto qualsiasi consiglio ma vi prego siate clementi almeno per questa prima piccola storia! :)) Aspetto tanti commenti e cercherò di rispondere a tutti! Baci
LULLABYMOON






Non si curò nemmeno di imprecare quando la sua scarpa affondò in una pozzangera di fine febbraio,di certo non era questo che poteva fermare Sylar.Si strinse nel lungo tranch nero che aveva preso al signor Ichpod,una delle sue ultime vittime,gli aveva "donato" la capacità di far fare tutto quello che si voleva a chiunque si volesse;ultimamento arraffava non solo i poteri alle sue povere vittime,prede di uno sfogo di una solitudine,pesante e nera che era stata capace di cambiare l'animo diun fragile umano,ma no,lui non lo era,si ripeteva sempre che NON era come tutti gli altri,era diverso...era speciale,per questo doveva prevalere sugli altri...ecco cosa era riuscita a fare la solitudine,lo aveva mutato in un essere assetato di superiorità ma solo,molto solo e per il più grande nemico gli aveva messo la cosa peggiore:se stesso. Fece esplodere un cassetto dell'immondizia affianco a lui per la frustrazione con un semplice gesto delle dita,quando la sua mente non filtrava questi pensieri,la sua sicurezza vacillava e gli o occhi scuri e caldi di Gabriel Gray riaffioravano timidi,Sylar scosse via quel riflesso scrollando la testa ed infagottandosi ancora di più nel trach,nel posto dove stava andano doveva essere tutt'altro che insicuro,a quel pensiero tutto il nero tornò a divorargli l'anima senza ritegno,forse per questo il buio era diventata casa sua, tanto da abbandonare il suo vero nome, Gabriel,come l'arcangelo messaggero di dio e suo braccio sinistro era uno dei più forti e potenti,ma anche angelo della morte e,come lui era entrambi ma altre mani operavano su di lui in quel momento. Quando arrivò davanti alla casa rimase li a fissarla con il suo solitò mezzo sorriso che preannunciava l'arrivo di un nuovo potere,aveva osservato casa Bennet per varie ore,aveva studiato la routine dei familiari,tanto da sapere che ogni giorno a quell'ora Noah Bennet usciva per andare al lavoro,rimanevano soltanto la signiora Bennet,il figlio e la deliziosa Claire.La signora non sarebbe stata un problema ed il figlio era a scuola,Claire l'aveva abbandonata da un po'. Si avvicinò al campanello,una scossa di adrenalina lo pervase,poi,poi lo premette ec un allegro motevietto risuonà nella fresca aria mattutina,"Arrivo!" squillò la voce della signiora Bennet e si undì un rumore di passi affrettati ma leggeri,poi la porta si aprì leggermente "Buongiorno,scusi chi è?" chiese lei "Oh,scusi!" disse allegro Sylar e si tolse il lungo tranch scoprendo una semblice maglietta a maniche lunghe nera e dei blue jeans "Sono il nuovo elettricista,mi ha mandato Erick" disse leggendo nella mente della signora il nome del loro elettricista di fiducia,ladonna lo squadrò "Scusi non credo che lei..." "Si invece" la interruppe Sylar,i due si guardano dritti negli ochhi,qualche cosa brillò nel fondo di quelli di Sylar,un potere,esatto,quello del signor Ichpod. Il viso della signora Bennet perse qualsiasi espressione "Prego,entri" disse poi fissando un punto in lontananza,Sylar entrò chinando il capo come per dire grazie schernendola,"Ora,vai via" sibilò poi lui senza nemmeno guardare la donna che uscì ovviamente senza contestare. SYlar indietreggiò cautamente e chiuse la porta dandole le spalle,poi vi si appoggiò cercando una possibile via di fuga in caso tornasse il segugio Bennet,sapeva benissimo che poteva uccidere Noah in pochi secondi ma non finiva mai di stupirlo quel padre di famiglia,e quello non era proprio il momento per stupirsi. "Mamma,ha chiamato la zia Penny,ti voleva dire che martedì sarà in città" squillò una voce al piano di sopra,era una voce giovane ma stanca,Sylar era sicuro, la sua preda sprovveduta era uscita dalla tana e poteva iniziare la caccia."Mamma? Mamma ci sei?" chiese ancora la voce,poi una chioma bionda spuntò dalle scale,era Claire Bennet,la ragazza indistuttibile,Sylar si nascose appena in tempo,lei era scesa dalle scale e ora passava davanti alla porta,si aggirava circospetta "Mamma?" chiese ancora ma nessuna voce la raggiunse,si irrigidì,i muscoli testi,la mascella contratta,sussultò quando il piccolo cane iniziò ad abbaiare freneticamente ma luìei non lo guardò più di tanto dato che una semplice occhiata di Sylar lo fece tacere,deglutì,si guardò oltre le spalle,un'ombra,non la sua si era appena mossa. Intanto il predatore la attendeva dietro al muro pochi passi più avanti di lei,sicuro ed in trepidazione,un brivido scosse Claire "M...mamma sei tu?" chiese ancora consapevole del nulla che le sarebbe arrivato,ma voleva tentare ancora,era decisa a mettere in pratica tutti gli insegnamenti del padre nell'ambito della lotta,si spostò una ciocca bionda dal viso ed oltrepasso,sua sfortuna il muro dove Sylar la attendeva,aspettò soltanto che la ragazza facesse altri pochi passi,poi disse in tono scherzono "Ciao,cheerleader,hai salvato davvero il mondo allora" Claire si girò di scatto,l'orrore le si dipinse negli ochhi,non riusciva a respirare,era incapace di credere a quello che vedeva,il corpo non conrollava i tremori, "No..." fu l'unica disperata cosa che riuscì a dire prima che l'uomo le saltasse addosso.

   
 
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