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Autore: stylinsonmahone    26/07/2014    1 recensioni
Lo portai a casa mia, che era a pochi isolati da lì. Non parlammo per tutto il tragitto. Semplicemente lui mi strinse a sè e potevo sentire il suo cuore battere allo stesso ritmo irregolare del mio. Mi sentii per la prima volta veramente protetta.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda sera d'estate, decisi di uscire con un gruppo di amici e ci organizzammo per una serata al luna park che era arrivato da qualche giorno in città. Mi feci una doccia fresca, asciugai i capelli e cercai qualcosa di decente da indossare. Optai per degli shorts bianchi a vita alta, un semplicissimo top bordeax e le mie amate vans, anch'esse bordeaux. Truccai leggermente gli occhi con un po' di mascara, misi del lipgloss rosa sulle labbra e tre spruzzi di profumo. Poi afferrai la borsa ed uscii. 
Arrivai puntuale, ma erano quasi tutti già lì e li salutai con il solito ridicolo rituale del bacio sulla guancia. Quando dovetti salutare Cameron arrosii parecchio, anche perchè fu lui a darmi il bacio e come sempre, immancabilmente, Jack il moro, chiamato così per distinguerlo dal biondo, fece una delle sue stupide battutine a cui tutti risero. Io gli diedi uno sbuffetto amichevole dietro la nuca facendo il broncio e lui mi abbracciò, era il mio migliore amico. C'eravamo tutti, le ragazze, i Jack, Cam, Shawn, Matt, Aaron e Tay, mancava solamente Carter. Mi voltai e lo vidi in lontananza. Era affiancato da un altro ragazzo molto più alto di lui, moro e ben vestito. Quando si avvicinarono probabilmente persi qualche battito "Lui è Nash" lo presentò Carter. Il ragazzo indossava una maglietta di un bel blu sfumato che richiamava perfettamente i due bellissimi zaffiri che si ritrovava come occhi. Mi ci persi dentro per qualche istante. Poi scesi con lo sguardo e lo posai sulle sue labbra, dannatamente belle e carnose. Quel tipo di labbra che appena le vedi ti viene una voglia sfrenata di baciarle. Queste si aprirono in un sorriso mozzafiato quando me lo ritrovai davanti, a pochi centimentri, che mi porgeva la mano per fare la mia conoscenza. Mi presentai e lui fece lo stesso. La sua voce era calda e accogliente e aveva l'alito che profumava di menta. Fino a quel momento, da circa un anno, avevo sempre creduto di avere una cotta per Cameron, ma con lui non mi ero mai sentita in questo modo. Neppure alla festa di Taylor, quando Cam mi baciò.
Facemmo tantissime giostre, io salii sugli autoscontri con Jack il moro, inutile dire quanto mi divertii. Mi obbligarono persino a salire sulle montagne russe e capitai di fianco a Cam, che mi tenne stretta a sè per tutto il giro. Non ho idea del perché, ma quel ragazzo stava cominciando ad annoiarmi. 
Ci stancammo, così decidemmo di andare in spiggia. Durante il tragitto verso il mare conobbi meglio Nash, era veramente simpatico, e cercai di ignorare in ogni modo gli sguardi di gelosia che Cameron continuava a lanciarci. 
Accendemmo un falò e ci mettemmo in cerchio. Cantammo, urlammo, ci divertimmo come pazzi. Poi Matthew propose il gioco della bottiglia, così ci spostammo dal fuoco, prendemmo una bottiglia di birra vuota che qualcuno aveva lasciato sulla spiaggia e iniziammo a giocare. Tutto filò liscio, fino a quando uscimmo io e Nash. Cam ci lanciò uno sguardo nervoso di disapprovazione, ma era il gioco. In fondo io non avevo obbiettato quando lui si era dovuto baciare con le altre. Così ci alzammo, Nash si avvicinò a me. Appoggiò le sue calde mani sulle mie guance, poi fece per avvicinarsi a me con il viso. Io esitai per un attimo, percependo gli occhi sgranati di Cameron addosso a me. Ma poi decisi di godermi il momento. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare. Prima mi baciò a stampo, poi si riavvicinò ed io lasciai spazio alla sua lingua. 
"ADESSO BASTA" sentii gridare. In un attimo persi il contatto con le labbra di Nash, mi voltai e lo ritrovai a terra con Cam sopra di lui che lo stava prendendo a pugni. Subito i due Jack corsero in soccorso di Nash e trascinarono via l'altro. Io mi precipitai da Nash. "Ommiodio stai bene?" Dissi fissando il sangue che colava dal suo sopracciglio e dal suo naso. "Si, almeno credo" mi rispose sollevandosi e passandosi una mano sotto il naso, per poi fissarsi la mano sporca di sangue. Aveva il fiatone. "MA CHE DIAVOLO TI È SALTATO IN MENTE?" Urlai arrabbiata a Cameron. "TU SEI LA MIA DONNA E LUI NON TI DEVE TOCCARE!" "ERA SOLAMENTE UN DANNATISSIMO GIOCO, CAMERON!" "BEH, VI STAVATE DIVERTENDO PARECCHIO PER ESSERE UN SEMPLICE GIOCO." "MA COSA STAI DICENDO? E POI SE ANCHE FOSSE?" "TU SEI MIA!" Mi ringhiò contro. "IO NON SONO DI NESSUNO, TANTO MENO TUA." Feci una pausa e abbassai la voce "Sai una cosa, Cameron? Dimenticami." Detto questo aiutai Nash ad alzarsi, intrecciai la mia mano nella sua e lo portai via da lì. Ignorando gli urli ridicoli di Cameron in lontananza.
Lo portai a casa mia, che era a pochi isolati da lì. Non parlammo per tutto il tragitto. Semplicemente lui mi strinse a sè e potevo sentire il suo cuore battere allo stesso ritmo irregolare del mio. Mi sentii per la prima volta veramente protetta. 
Senza fare casino, dato che i miei dormivano, aprii la porta ed entrammo in casa. Lo feci sedere al tavolo della cucina. Andai in bagno a prendere qualcosa per disinfettare i tagli e tornai in cucina. Sollevai una sedia e mi sedetti di fronte a lui. Con leggerezza iniziai a tamponargli il viso con un batuffolo imbevuto di disifettante. "Ahia, brucia!" Si lamentò. "Shh, i miei dormono. Lo so che brucia, ma se tu stessi fermo probabilmente ci metterei meno." Lo zittii e lui si immobilizzò. Sorrisi compiaciuta. Mentre gli tamponavo il naso sfiorai con le dita le sue labbra, un brivido mi percorse la schiena. Sul suo volto si dipinse un sorriso e automaticamente sorrisi anche io. "Perchè sorridi?" Mi chiese. "Perchè tu mi fai sorridere" risposi imabarazzata e anche lui arrossì. "E tu invece? Perchè sorridi?" Feci io. "Beh.. perchè la tua scollatura è veramente molto aperta" Rise. "Ma cos-" Io abbassai lo sguardo e capii che non aveva tutti i torti. Diventai bordeaux e pensai non so quante parolacce. "Ehi" mi chiamò lui, io alzai lo sguardo intimorita "Sei bellissima" dichiarò e dopo di che poggiò le sue mani sulle mie guance e mi baciò. Fu un bacio vero, uno di quelli che si danno solamente le persone destinate a stare assieme. Io strinsi le mie braccia attorno al suo collo. Poi lo presi per mano e andammo in camera. Ci sedemmo sul letto e continuammo a baciarci. Poi io spensi la luce e ci sdraiammo. Non pensai nemmeno a mettermi il pigiama, quella notte eravamo solo io e lui. Lui mi strinse a sè posandomi le mani sui fianchi. Io gli diedi la schiena e potevo percepire il suo cuore batterle forte contro. Lui nascose in suo viso tra il mio mento e la spalla, lasciadomi tre dolci baci sul collo. "Buonanotte principessa" "Buonanotte mio cavaliere" dissi io in modo buffo ed entrambi ridemmo nel silenzio di quella notte indimenticabile. Poi così ci addormentammo. Entrambi felici. Entrambi certi in cuore che quella notte avrebbe cambiato tutto per sempre. Ma un pensiero fisso mi tormentò per tutto il tempo fino a che non mi addormentai: cosa diavolo avrei raccontato ai miei genitori l'indomani?







Spero vi sia piaciuta! Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate (:
Ary <3
  
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