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Autore: lu and the diamonds    27/07/2014    4 recensioni
[slash; fluff; lime]
[michael/luke]
-
Di quella volta in cui Michael era così ubriaco da non ricordarsi neppure il proprio nome. In compenso, ricordava bene quello di Luke.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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You should know that
Friends just sleep in another bed
And friends dont treat me like you do
Well, I know that there's a limit to everything
But my friends wont love me like you
No, my friends wont love me like you


 
Sfrecciano per le strade di Londra. Il van è quasi isolato dai rumori provenienti dalla strada, quasi, ma Luke non ci fa caso. E' troppo impegnato ad ignorare quel Michael ubriaco seduto alla sua sinistra sui sedili posteriori. Ma Mikey è ubriaco ed è impossibile per Luke non fare caso al modo delicato in cui si appoggia sulla sua spalla, gioca con l'orlo della maglia del più piccolo, girandosela attorno alle mani, i suoi capelli verdi a solleticargli il collo. Prova ad ignorarlo ma è così difficile. Soprattutto quando Michael decide che è stanco di giocare con la stoffa e allora inizia a canticchiare una delle canzoni con cui si sono esibiti quella sera al Summertime Ball.
«Let'sss go aa-all... t way t'night!» urla e fa ridere Luke.
Michael fa sempre ridere Luke.
«No regretsss, jussstlovee» biscica, le parole che strisciano nella sua bocca ubriaca, che ora - non si sa come o perché - è finita sul collo di Luke. E lui trattiene il respiro, mentre Mikey ce le strofina, cantandoci contro.
«Yah! Make! Meeeh! Feel lyk 'm livin' a! Teen'ge dreeeam» e Luke sospira.
Michaelcosastaifacendo, pensa, mentre chiude gli occhi e Michael gli bacia la spalla, poi sospira e se lo allontana un po' di dosso, anche se gli stava piacendo.
E come se gli stava piacendo.
E Calum e Ashton non sono neanche lì.
E resterebbe solo fra loro.
Anzi, lo ricorderebbe solo lui: Michael è così ubriaco che Luke dubita si ricordi persino il proprio nome.

Finalmente arrivano in hotel. Adam, la loro guardia, scende dal van per primo, poi li aspetta. Luke scende e aiuta Michael a fare lo stesso, lo regge stringendogli un braccio attorno alla vita e a lui non sembra dispiacere, perché si appoggia volentieri contro le spalle larghe di Luke. Alcune fan sono fuori dall'hotel e Luke accenna un saluto, mentre Michael stretto al suo fianco biascica: «Macchissono quest-pers'ne, Luke» e Luke ride di gusto, perché Michael è ubriaco perso e allora si gira verso di lui e nell'orecchio gli sussurra un «Tu saluta e basta, poi ti spiego» a cui Michael annuisce e poi inizia a urlare: «Ciaaaao! Hey, c'me state? Ahhh, v'voglio beene!»
Luke decide che è il caso di entrare e saluta velocemente quelle poche ragazze, poi trascina Michael all'interno dell'hotel. Adam gli chiede se ha bisogno di aiuto e lui scuote la testa. Si è sempre preso lui cura di Michael; è il suo migliore amico. Ride, mentre si infilano nell'ascensore, perché Mikey gli si è spiaccicato contro il fianco e adesso lo sta abbracciando, solleticandogli ancora il collo con i suoi capelli verdi che tanto gli piacciono.
«Lukeeey» biascica Michael, stringendolo. «L'sai che... che m'piace il tuodore?» gli domanda e Luke perde un battito, perché Michaeltipregosmettila.
«Ah sì?» gli risponde, accarezzandogli piano la schiena e Michael annuisce.
«Pro... profumidibbuono» e poi respira un po' più forte nella maglietta del più piccolo, quasi a volerselo stampare nella testa, quel profumo che gli piace tanto.

Quando entrano nella stanza di Michael, Luke lo aiuta a stendersi sul grande letto matrimoniale al centro della stanza e gli toglie gli anfibi, mentre Michael ride.
«Perché ridi?» gli chiede il più piccolo, seriamente incuriosito.
Mikey ride di nuovo.
«N'n lo so...» dice serio e poi scoppia a ridere e Luke con lui.
Luke decide che vuole riprenderlo, quindi tira fuori il cellulare dalla tasca del jeans nero che indossa. Vuole riprenderlo perché Michael da ubriaco è semplicemente la cosa più divertente del mondo. E perché è così carino con le guance rosse mentre pronuncia frasi che non abbiano alcun senso compiuto. E in realtà è solo una scusa per registrare la sua risata che è così bella e gli fa male e bene al cuore allo stesso tempo.
Michael si accorge che Luke lo sta riprendendo e fa per sedersi sul letto. Non ci riesce.
«Hey! Chesstai faceendo?» gli domanda, ridendo. «Noo! Smetti di r'prendeeere, Luuukeyy» si lamenta, emettendo suoni buffi.
Poi si arrende, perché non riesce neanche a stare dritto e si stende. Luke si siede accanto a lui e gli sorride. Michael gli fa tenerezza... e fa tante altre cose al suo cuore che non sono normali per due migliori amici.
«Ti voglio bene» gli dice Luke e Michael fa la faccia imbronciata, Luke la riprende con lo zoom.
«Non è vero.»
«Sì, invece.»
Il più grande, lo sguardo perso nel vuoto, sembra rifletterci per un attimo, poi si gira verso di lui e annuisce.
«'Nche io ti... ti voglio bene» dice convinto. «Seiccome un. Un... Fr'tello permme» aggiunge poi e ride.
Luke trattiene un sospiro e guarda nello schermo del telefono.
«Già... Anche tu per me» gli risponde e Michael gli si accoccola addosso, poggiandosi contro di lui. Fa per dargli un bacio sulla guancia, ma Luke lo ferma, ridendo.
«Hey! Non vorrai fare di nuovo tutto lo sbaciucchioso con me, vero?» gli chiede, aggrottando le sopracciglia.
Mikey sbuffa e Luke ride di nuovo.
«Okay, smetto di registrare... Fai ciao» lo incita.
«Mmm, mhh»
«Michael, fai ciao» Luke prova di nuovo, ridendo, e Michael scoppia in un «Ciaaaao!» rumosoro che lo fa ridere ancora di più.
Luke smette di registrare, sorride e blocca il cellulare. Si volta verso il comodino alle sue spalle e ce lo poggia sopra. Quando si rigira, Michael lo sta fissando.
«Che guardi?» gli domanda allora, perché Michaeltipregononguardarmicosìchenonmicontrollo e Michael fa spallucce e si lecca il labbro, poi gli sorride.
E Luke si dice che forse - forse - per una volta nella vita dovrebbe fare ciò che gli sta suggerendo il cuore, non quello che dice la sua testa, che sta cercando di fermarlo dal fare quello che desidera fare da sempre.
«Fanculo tutto» si dice fra sé e sé ma guardando Michael, che a sua volta lo sta guardando curioso.
«Tanto domani nemmeno te lo ricorderai» blatera perché è emozionato e Michael non capisce, ma gli sorride e annuisce. Ma quando Luke si fionda sulle sue labbra, lui lo accoglie volentieri.
Perché Lukeècosìbelloeprofumadibuono e perché la testa a volte gli gira anche quando non è ubriaco se è con Luke.
Il minore gli assaggia le labbra, che sono così rosse, sono sempre rosse, dannazione!, e sembrano fatte per essere baciate e per sussurrarci contro parole dolci e così tante altre cose che al solo pensiero Luke sente i boxer farsi un po' più stretti all'interno dei suoi jeans strappati.
Glieli ha strappati un giorno Michael, ricorda, perché «Lucas, noi siamo punk rock! Devi avere per forza i jeans strappati, non mi interessa se non ti piacciono!» e lui come sempre l'ha assecondato perché non sa dirgli di no. Neanche questa volta c'è riuscito.
Mentalmente fa spallucce perché chissenefrega, quindi lo bacia ancora e ancora e ancora, mordendo e succhiando quelle labbra morbide che dicono troppe parolacce e troppe poche parole gentili e che ora sussurrano contro le sue un «Ora però... 'tai facendo tu tutto lo sbaciucchioooso conmme, Luukeyy!» che lo fa arrossire.
«Shhh» gli dice sorridendo e Michael gli bacia il sorriso.
Poi Luke lo fa stendere e gli si siede sulle gambe, si sporge verso di lui e lo bacia ancora. Sul mento, sulle guance, sul naso, sugli occhi, mentre Michael sospira e poi lo bacia sulle labbra, ancora, e adesso che ha iniziato non sa se riuscirà mai più a smettere, perché desiderava farlo da così tanto e ora che sa quanto le labbra di Michael sappiano di buono non vuole smettere mai mai mai mai più di baciarle. Decide di non volerci pensare a cosa succederà dopo, non ora, non in questo momento in cui tutto è così perfetto.
Quindi lo spoglia e Michael lo lascia fare.
Via la maglia, velocemente, e tutto quello che segue è una scia di baci bollenti lungo quel collo e quelle clavicole e quel petto e quella pelle così pallida e così delicato e così... Michael.
Michael ride, perché «'i fail s'lletico, Lukeyy!» e accarezza i suoi capelli biondi, giocando con le ciocche più lunghe, passandosele fra le dita.
E Luke è tutto un brivido perché tipregononmisfiorarecosì mentre gli sbottona i pantaloni con le mani che tremano e si sente stupido e inesperto ma alla fine ce la fa e glieli tira giù assieme ai boxer e così fa anche con i suoi e mai come prima ha odiato i suoi dannati skinny jeans che mai sono stati così dannatamente stretti.
Inizia a massaggiare la lunghezza di Michael, su e giù, mentre l'altro sospira nelle sue mani, sempre più intensamente. Se lo tira addosso e lo bacia ancora, sulla bocca e poi sul collo, succhiandoglielo avidamente, mentre Luke prende entrambe le loro erezioni nella mano destra, donando piacere ad entrambi e Michael ride e contro il collo gli dice «M' piacciono letuemani... s'no grandi» e Luke «Shhh» gli dice di nuovo e lo bacia ancora e ancora e ancora sulle labbra rossa che parlano troppo, che sia ubriaco o no.
Luke aumenta il ritmo, mentre la lingua di Michael è ovunque nella sua bocca e un po' si muove alla cieca ma va bene così, è bellissimo anche così.
Perché Michael è disordinato e distratto in tutto quello che fa; ed è casinista e fastidioso ed è un distrastro ma, va beh, a Luke piace così, gli è sempre piaciuto così.
Alla fine, lascia perdere la propria erezione, si concentra su Michael, che sospira sempre più forte e blatera parole che lui non riesce a comprendere.
«Lukey...» soffia Michael nel suo orecchio e questo Luke lo capisce, infatti viene sulla sua stessa maglia al solo suono del suo nome prununciato fra un sospiro e un gemito da quelle labbra tanto dolci quanto oscene, mentre lo accompagna fino all'orgasmo. Michael viene nella mano di Luke poco dopo, mordendogli il labbro inferiore. Lo succhia un po', poi lo lascia andare.
«C'me seibbello...» sussurra e Luke arrossisce e lo bacia piano sulle labbra, gli sorride.
«Torno subito» gli dice e va nel bagno a prendere un asciugamano con cui pulire il casino che ha sulla maglia e nel palmo destro. 
Si guarda per un secondo allo specchio, nota un segno violaceo all'altezza fra il collo e la spalla e gli viene da ridere: non sa come spiegheranno ad Ashton e Calum tutti quei segni che hanno entrambi ma ora non gli importa. Se lo sfiora piano, lo preme appena e gli fa appena male.
Meglio così, si dice, almeno domani saprò che è successo davvero.
Poi torna in camera e Michael si è addormentato.
Ha ancora il sorriso sulle labbra ad illuminarsi il volto arrossato e il respiro pesante. Luke sospira e si sfila maglia e jeans, li lascia cadere a terra e si stende accanto al maggiore. Tira su il lenzuolo per coprire entrambi e Michael si sposta appena quando sente che Luke è vicino a lui, gli si accoccola contro di riflesso spontaneo.
Luke gli accarezza piano i capelli verdi, mentre il respiro di Michael gli solletica il petto: sa già che quella notte non riuscirà a dormire.


 
And that's why friends should sleep in other beds
And friends shouldnt kiss me like you do
And I know that there's a limit to everything
But my friends wont love me like you
No, my friends wont love me like you do
Oh, my friends will never love me like you






larry and the diamonds' corner:
non me lo chiedete nemmeno cosa è 'sta roba, non lo so neanche io, non ho manco riletto [inserire risata isterica qui]
E niente, è la prima volta in assoluto che pubblico in questo fandom e sono le quattro di notte, ma shippo i Muke più dei miei polmoni con l'aria quindi penso sia abbastanza come motivazione.

Se volete farmi sapere cosa ne pensate, qui o su twitter (@arctivmikey) mi fate contenta:)

A presto,
Lu










 
  
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