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Autore: _Yozora_    27/07/2014    0 recensioni
Come era potuto succedere?
La mora se lo chiedeva da quando erano stati tutti insieme alle terme.
La partita a ping-pong contro Kyouhei era cominciata perchè lei voleva tornarsene a casa, dato che era stata letteralmente rapita per andare con loro, e poi perchè Noi le aveva chiesto di fare in modo che il biondo non si intromettesse tra lei e Takenaga. In cambio Sunako avrebbe potuto passare il resto della sua vita nell'oscurità della sua stanza insieme ai manichini che amava tanto a guardare i suoi adorati film horror.
Nello svolgimento del piano perfetto, però, c'era stata una piccola falla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyohei Takano, Morii Ranmaru, Sunako Nakahara, Takenaga Oda, Yukinojo Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, all'ingresso della scuola, tutto sembrava tornato alla normalità.

Come sempre i 4 ragazzi camminavano circondati da urletti e schiamazzi delle ragazze.

Come sempre Noi li raggiunse e piombò su Takenaga.

Come sempre Ranmaru faceva il casca morto con le ragazze che gli cadevano ai piedi nemmeno fosse una top-star.

Come sempre Yuki si nascondeva dietro a uno di loro per paura di essere assalito.

Come sempre Kyouhei era scocciato.

Come sempre Sunako li seguiva a distanza, in silenzio, cercando di non farsi coinvolgere da tutta quella brillantezza.

- Nakahara Sunako vuoi darti una mossa!? -

Inaspettatamente la ragazza si sentì afferrare per un braccio e trascinare via.

Guardò il ragazzo davanti a lei.

Era sempre stato così, tra loro.

Succedeva qualcosa.

Litigavano.

Non si parlavano per un po'.

Poi bastava un gesto o una parola e tutto tornava come se niente fosse mai successo.

Inspiegabilmente Sunako si ritrovò a sorridere senza essere vista.

Raggiunsero la classe.

Tutti insieme.

 

 

 

Passò qualche minuto in cui ripresero fiato, quando erano entrati nella scuola avevano dovuto cominciare a correre per non essere assaliti, poi Kyouhei si voltò e vide Sunako che fissava la sua mano con un espressione piuttosto sconcertante.

Abbassò lo sguardo e si accorse che le stava ancora tenendo il polso.

Lo lasciò di scatto.

- Scusa, non mi ero accorto – sussurrò.

La ragazza alzò lo sguardo su di lui pronta a scatenare una delle sue scenate, ma la sua espressione la bloccò.

Evitava il suo sguardo fissando il pavimento come avesse fatto qualcosa di cui vergognarsi a morte.

No, non era vergogna.

Sembrava più simile a....imbarazzo.

Sì.

La “ creatura scintillante “ era imbarazzata!

Da non crederci.

Quello sì che era un comportamento strano per lui.

Rimase a fissarlo stupita finchè il ragazzo non alzò gli occhi su di lei.

- Che c'è? - le chiese.

La mora distolse velocemente lo sguardo

- Niente – rispose.

In quel momento entrambi si accorsero che tutti li stavano fissando con dei sorrisetti compiaciuti dipinti sul volto. Cosa che, inevitabilmente, irritò Kyouhei.

- E voi che volete? - sbottò.

Gli altri si limitarono a scuotere la testa e distogliere lo sguardo senza però cancellare i sorrisi.

- è meglio se prendiamo posto- propose Takenaga.

 

 

Le lezioni quel giorno passarono più in fretta di quanto avrebbero mai pensato, come a volerli far affrontare il prima possibile il supplizio dell'ora di pranzo.

Persino il tempo si faceva beffe di loro.

Quando suonò la campanella del pranzo tutti si riversarono alla mensa.

Sunako, dall'altro canto, colse l'occasione per rintanarsi nel suo amato laboratorio buio di scienze.

Una volta dentro si rannicchiò in un angolo, il più lontano possibile dalla porta.

I suoi pensieri vorticavano frettolosamente tutti intorno ad un'unica persona.

Pensava di averla superata.

La sera prima, quando era tornata a sedersi al tavolo con i ragazzi, era sicura di poter tornare a far finta di niente.

Far tornare le cose a com'erano prima dell'”incidente”.

Era convinta di poter riuscire a farlo.

Eppure quando il biondo l'aveva afferrata, quella mattina, il suo cuore aveva avuto un sussulto simile ad una capriola.

Un bussare leggero alla porta la distrasse dai suoi pensieri, sentì la porta aprirsi lentamente e un volto fece capolino nella stanza.

- Sunako-chan, sei qui? - chiese una voce maschile.

La mora riconobbe la voce e il suo cuore rallentò i battiti che improvvisamente erano accelerati.

Poche persone sapevano che aveva l'abitudine di nascondersi lì.

I suoi coinquilini e Noi.

- Yuki-kun – disse con un tono di voce che bastava a farsi sentire da lui.

Il ragazzo entrò e si avvicinò a lei.

Ormai sapeva orientarsi benissimo al buio.

Ci aveva fatto l'abitudine vivendo con lei.

- Ti ho portato qualcosa da mangiare – disse inginocchiandosi davanti a lei e porgendole quella che sembrava una bustina contenente del pane.

- Grazie – rispose la ragazza prendendola.

Cominciò a mangiare e per qualche minuto tra di loro regnò il silenzio.

- Sunako-chan, va tutto bene? - chiese il ragazzo ad un tratto che si era seduto al suo fianco.

L'interpellata attese qualche secondo prima di rispondere

- Sì, tutto bene -

Ma quella risposta non convinceva neanche lei.

 

  
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