Ero  nel mio palazzo in India. Vivevo a Londra già da un po’ ma i miei genitori mi avevano convocato di urgenza nel nostro Regno senza dirmi il motivo. Temevo fosse successo qualcosa di grave. Ero intimorito al loro cospetto, mio padre aveva la solita aria severa.
<< Figlio mio sei diventato grande ormai, è tradizione che a quest’età i membri della famiglia contraggano matrimonio, perciò abbiamo scelto la tua futura moglie, è la principessa… >> Io lo interruppi subito.
<< Padre, conosco le tradizioni della nostra famiglia e sono d’accordo con voi sul matrimonio, ma io ho già scelto mia moglie. >> Feci un cenno ad Agni, il quale aprì la porta del salone reale. Entrò una ragazza, non era né indiana, né una principessa, aveva una bellezza semplice, ma per me era la più bella di tutte. Mio padre restò allibito e mia madre sconvolta.
<< No, un principe non può stare con una del popolo! È un disonore! >> tuonò a gran voce il re.
<< Io sposo lei o nessun’altra. >> ribattei io, per la prima volta ebbi il coraggio di rispondere a mio padrem, guardandolo negli occhi.
<< Figlio mio, è una semplice popolana, non è nulla in confronto alle principesse che conosci. Cosa ci trovi in lei? Perché la ami? >> chiese mia madre.
<< Io ho visto Dio in lei e mi sono innamorato… Vedo Dio in lei e non posso lasciare il mio Dio. >>
Mio padre si infuriò, stava per alzarsi per picchiarmi, ma la mano di mia madre lo bloccò e lo fece placare.
<< Se è quella ragazza che vuole, la sposerà. >>  disse la regina, sorridendo. << Sta con il tuo Dio. >>
Presi per mano la ragazza ed andai via dalla stanza. Mio padre ancora non ha capito la mia scelta, ma ora sono sposato con una divinità a cui resterò devoto per sempre.


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Saaaaaalve, è da tanto che non ci si vede (?) Sono tornata con una storiella su Soma, tanto per cambiare. in realtà avevo appeso la penna al chiodo, visto che non ho più ispirazione e non riesco a ricopiare sul computer una storia scritta a novembre, ma ieri ho rivisto un film indiano "Una coppia voluta da Dio" e c'è una canzone che io amo, da cui ho preso il titolo, "Tujh Mein Rab Dikhta Hai, cioè "Io vedo Dio in te".
Perdonatemi ancora per il fatto che la storia è brevissima, ma l'ho scritta ieri alle 4.30 (il film è iniziato all'una e finito alle quattro), quindi non ho potuto fare di meglio e io scrivo di getto, a ispirazione, in un certo senso. Spero vi piaccia lo stesso e spero di tornare a scrivere di nuovo.
Se volete sentire la canzone, ecco il link http://www.youtube.com/watch?v=gTnJm6YjOd0
Un saluto, Lady Neko Kadar.