-Che ne dici di questo, invece?-
Una ragazza dai capelli color mogano mostrò a Laney un provocante abito rosso in stile Jessica Rabbit.
-Dico che mi fa schifo, esattamente come i precedenti ventisei- rispose seccata la rossa indicando un mucchio di vestiti che giaceva sul divanetto vicino ai camerini.
Ma perché mi sono fatta trascinare qui?
Catherine, la diciottenne che sorprendentemente era diventata amica di Laney, sbuffò irritata.
-Fra meno di una settimana c’è il ballo di fine anno e tu non hai un vestito, cosa credi di fare per impedire che Corey venga ammaliato da una con un bell’abito nuovo di zecca?-
Le labbra di Laney si arricciarono in una smorfia infastidita.
-Non credo che questo sia un problema, sai?- replicò.
-Credi che senza nessuno sforzo uno dei ragazzi più popolari della scuola cada ai tuoi piedi?-
Catherine sapeva essere simpatica, ma certe volte era semplicemente odiosa.
-Sono la sua migliore amica da sempre e lo conosco sicuramente meglio di voi abbonate al club dei pettegolezzi-
La rossa si alzò da quello scomodissimo sgabello e se ne andò.
-Voglio vedere come farai!- urlò la mora poco prima che l’altra sparisse oltre l’entrata del negozio.



Una settimana dopo


Corey se ne stava in un angolo della palestra della scuola (che quel giorno era stata trasformata in una sala da ballo) e osservava gli invitati.
I suoi occhi blu (N.d.A. Sì, anche io mi sono arresa all’illusione che Corey abbia gli occhi blu) stavano cercando una persona in particolare anche se il cervello non lo voleva ammettere.
Ad un certo punto arrivò in sala lei e il blu non poté non rimanere a bocca aperta.
In mezzo a tutte quelle ragazze fru-fru che esibivano scintillanti- quanto orribili- abiti da sera, la sua Laney indossava un semplice paio di jeans, la maglia con il logo della band e uno splendido sorriso.
Tremante come mai in vita sua, Corey le si avvicinò.
-Pulce, sei…sei..bellissima!- le disse stupendosi della propria insicurezza.
Cosa diamine gli stava succedendo?
-Grazie Core- la ragazza arrossì, ma per fortuna la penombra della sala nascose le sue guance.
-Mi sento un po’ troppo elegante adesso- rifletté ad alta voce il blu.
Laney diede un’occhiata al suo smoking con un aria pensierosa.
-Possiamo rimediare-
La rossa trascinò con sé l’amico.
Pochi istanti dopo, ecco che Corey- camicia con le maniche arrotolate, pantaloni classici e immancabile berretto arancione- era tornato parzialmente se stesso.
Laney e Corey risero, si lanciarono sguardi e arrossirono un milione di volte.
Tutto ciò finché il DJ della serata non mise su un lento per le coppie.
I due si accorsero di essere finiti al centro della pista, dove il raggio di luce di un riflettore li rendeva visibili a tutti i presenti (Catherine compresa).
-Cosa dovremmo fare adesso, di preciso?- chiese timidamente Laney.
-Ehm…ballare?-
-Ehm…okay-
Vicino l’uno all’altra, incespicarono dei goffi passi di danza (beh, a essere goffo in realtà era solo Corey) accompagnandoli con le loro risate cristalline.
-Guarda, sono un perfetto gentiluomo- Corey assunse ironicamente una postura perfetta e si sistemò il monocolo che non aveva.
-Adesso puoi andare ai balli di gala, ti accetteranno sicuramente-
Entrambi sorrisero.
-Ma come mai non balli con qualcun’altra?- chiese la rossa.
-Stai dicendo che non sono un buon cavaliere?- rispose il blu in tono scherzoso.
-No, anzi…Ma perché vuoi stare con me nella “serata migliore della nostra vita”?- disse lei citando la frase pronunciata un’infinità di volte da Catherine.
-Beh, la serata migliore della mia vita con la persona migliore della mia vita- il ragazzo aveva uno sguardo assorto, come se stesse riflettendo ad alta voce senza accorgersene.
Quella volta l’imbarazzo della rossa non poté essere nascosto da niente.
Corey si riprese e scosse più volte la testa come per scacciare via dei pensieri.
-Scusa, io non…ma…-
-Zucchero filato-
Il blu, per un attimo, si sentì smarrito, ma poi sorrise.
-Sì, zucchero filato-
I loro volti si avvicinarono sempre di più fino a che le loro labbra non si unirono.
Il tempo intorno a loro era come cristallizzato, nulla al di fuori di loro due aveva importanza.
Non si accorsero nemmeno che la musica era stata interrotta e che tutti gli studenti prossimi al diploma della Peaceville High School li fissavano.
-Laney, io ti zucchero filato- disse Corey con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.
-Anche io- rispose lei.
-Però se tu mi zucchero filato devi portarmi via da questo posto, lo odio- continuò sorridendo.
Il blu incrociò le braccia al petto con finto disappunto.
-Obbligami-
Laney, in un attimo, prese il berretto arancione di Corey e iniziò a indietreggiare.
-No, ridammelo!-
-Obbligami- detto questo, la rossa corse via seguita da quello che, forse, ora poteva smettere di chiamare semplicemente “amico”.


 
 
 
 
Angolo Angy
Eccomi tornata dalle vacanze! ^^
Questa O-S nasce da una delle idee che la mia mente ha partorite in queste due settimane.
Spero vivamente che i personaggi siano IC (i miei dubbi sono soprattutto su Corey) e che questa fan fiction non faccia totalmente schifo.
Prima di andarmene, ecco una piccola spiegazione:
quando Laney dice”zucchero filato” si riferisce al primo bacio fra lei e Corey e, dato che è stato proprio un pezzo di quello che aveva il sapore di zucchero filato a permettere quel magico momento, nella storia viene utilizzata un po’ come parola-chiave, come simbolo della loro relazione.
Beh, spero che questa storia vi sia piaciuta almeno un po’ c:
A breve dovrei arrivare con l’aggiornamento della mia raccolta, mentre, per le “new entry”, sappiate che sto ideando una nuova long, ma che non so quando arriverà su questo sito.
Ora vado
Alla prossima ^^
Angy