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Autore: manselotp    28/07/2014    0 recensioni
''Le foglie cadevano uno dopo l'altra,la tempesta si era calmata dopo ore e ore di panico più totale. Guardai dalla finestra,il cielo grigio con gli alberi spogli,senza niente addosso,come se fossero stati spogliati anche del più piccolo e sottile particolare che avrebbe potuto coprirli. Le nuvole luccicavano nel cielo,ero di un grigio chiaro,la tempesta era finita. La pioggia aveva finito di battere sulla mia testa e il vento era calato dopo aver ribaltato tutto il mio bel giardino e dopo aver ribaltato un bel po' delle piante a cui mia mamma ci teneva così tanto. E da qui che inizio. Da una tempesta che mi ha cambiato la vita,da un temporale durato troppo poco per farmi riuscire a cambiare idea,da dei tuoni troppo deboli per farmi svegliare da ciò che stava realmente succedendo attorno a me. Vento troppo debole per poter capovolgere tutti i miei miserabili pensieri come se fosse foglie al vento. Perchè era ciò che vedevo,solo foglie che volavano da una parte all'altra, anche dopo il temporale. Foglie marroni,rosse e gialle, che si diffondevano nell'aria.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Universitario
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THE ONLY REASON


Sarà strano ,non ci crederete ma da quel giorno, da quel temporale una molla della mia testa ha cambiato completamente il mio modo di ragionare, e questo molto probabilmente è stato una sorta di risveglio da quello che gli animali chiamano letargo e che io chiamo comunemente avere la testa tra le nuvole. Si , perchè io ero fatta proprio così, prima di capire una situazione dovevo esternarmi dal mondo, dovevo vedere le cose come accadevano dal fuori, ma sempre da mio punto di vista. 

L'anno era passato più velocemente di quanto potessi percepire, era stato tutto frenetico e strambo, anche se avevo ormai 19 anni, non mi stupivo quando capì che davvero un anno era passato, che ormai sarebbe arrivata un'altra estate , speravo con tutto il cuore che fosse un estate che non si dimentica facilmente, un'estate che dopo l'inverno non porta via, ma che anzi congela i bellissimi ricordi che si erano instaurati nella mia memoria a lungo termine. Non mi era mai capitata una cosa del genere, ormai da anni le mie estati erano tutte esattamente uguali, viaggi di studio, gavettoni, ragazze in costume, riviste che parlano di gossip, bagni, anans e anguria, sole e caldo, insomma vita. Era stano come io ancora una volta guardassi il mondo come se non ne facessi parte, mi sentivo un gatto in acqua, nella maggior parte dei casi fuori posto. E sinceramente nelmeno un'amica o un ragazzo mi avevano ancora fatto sentire come un pezzo di un puzzle.  Un pezzo mancante di un qualcosa che nessuno ha mai voluto da me. Forse è un bene in un certo senso, non sentirsi responsabile di nulla e non avere nessuna persona da cui dipendere oppure essere la dipendenza di qualcuno.

Questo in poche parole viene riassunto con il nome di solitudine.

Ed era il mio stato d'animo attuale, nonostante i miei vecchi compagni di classe, nonostante i miei parenti, i miei amici, nonostante tutto ero sola . Non voglio dire che era sola veramente sola come un cane, insomma non avevo nessuno con cui condividere i miei sentimenti, nessuo a cui dare i miei sentimenti, probabilmente era un mio blocco, probabilmente non ero ancora pronta, per la mia giovane età? Per il mio carattere freddo e scontroso? Non lo so , in qualsiasi caso non avevo nessuno con cui poter parlare senza aver paura di essere giudicata per quella cattiva, acida. Alle superiori ho avuto qualche storiella breve con qualche bel ragazzo della mia scuola, nulla di importante semplicemente attrazione fisica, nessun ragazzo mi ha mai atratto come modi di fare, pensiero o altro che non riguardi l'aspetto fisico. E non per vantarmi ma, sono sempre uscita con dei ragazzi davvero carini, probabilmente perchè io ero fissata con ragazzi biondi e occhi castani? Probabilmente perchè ero ancora immatura e tutto ciò che volevo era un ragazzo del quale vantarsi con le amiche . Amiche , quelle poche che dopo il diploma non se ne erano andate e che quel era stata più una cosa da dire obbligatoriamente che una promessa con il cuore. 

In tal caso, avrei tanto voluto che quell'estate fosse migliore, migliore di quelle che avevo passato nei posti peggiori dove passarla. In florida l'anno scorso dai miei nonni avevo conosciuto delle ragazze e dei ragazzi con cui avevo legato molto, ma dopo quei due mesi passati a suonare ai campanelli e poi scappare, a farci gavettoni , a fare il bagno nella piscina dei miei nonni , non era rimasto nulla, un'altro inverno aveva svuotato tutto quello che aveva portato il vento caldo dell'estate, e che io avrei tanto voluto conservare. Ma dal tronde le amicizie vanno e vengono e se devo farne un dramma ogni volta che qualcuno si dimentica di me, davvero la mia vita sarebbe una vera e propria schifezza. La mia vita non è proprio per niente brutta, sono sempre stata una ragazza modello a scuola, seconda della classe, sapevo suonare la chitarra, scrivevo poesie, avevo ricevuto una borsa di studio per frequentare un' univerità in Australia. Da bambina facevo nuoto e non me la cavavo per niente male, mi è sempre piaciuto il mio corpo, sono magra nonostante io non sia anoressica come metà delle mie coetanee, avevo i capelli castani che in alcuni punti diventavano più chiari , lisci e tutto naturale senza tinte o varie cose che rovinano i capelli e che a me personalmente non piacciono per niente. 

Personalmente non ho mai avuto molti problemi con la mia famiglia, ho una sorella maggiore che si chiama Tanya e che ha 22 anni, poi ho un fratello minore di 18 anni che si chiama Jai.  Ovviamente come tutti i fratelli abbiamo avuto alti e bassi, alcuni periodi non ci potevamo vedere, altri eravamo inseparabili , nell'ultimo periodo però c'è stato un forte distacco da parte di mio fratello Jai, ma questo molto probabilmente  è dovuto al fatto che si è appena mollato con la sua storica ragazza con la quale aveva una relazione da due anni ormai.

Quella ragazza non mi è mia piaciuta fino in fondo, non li vedevo molto bene come coppia , infatti lei lo tradiva con un ragazzo più grande che abitava vicino a casa sua. Jai è stato male per parecchie settimane, ed è stato allora che si è allontanato dal mondo reale, anche lui come me aveva questa grande passione per la chitarra che gli avevo passato io, ecco lui si chiudeva in camera e passava le ore a scrivere canzoni e a suonare la chitarra. Nessuno e dico nessuno della mia famiglia ha mai sentito i testi che potrebbe benissimo cantare visto che è anche molto intonato. Però ora lo vedo più sereno, probabilmete ha trovato una nuova candidata come sua ragazza.

Parlando di mia sorella, lei si chiama Tanya è la sorella maggiore ed ha avuto vari periodi che a me piace ricordare perchè erano davvero divertenti. Da piccola mia madre si divertitva a vestirci tutti in tinta , avrebbe sempre voluto avere dei gemelli, beh , mia sorella Tanya era sempre stata quella trasgressiva , che strappava i vestiti apposta per fare arrabbiare la mamma, quella che amava i tatuaggi ma che una volta raggiunta l'età aveva paura dell'ago e che non avrebbe mai fatto il tatuaggio. 

Verso l'adolescenza era diventata una fanatica delle band, e non lo dico tanto per dire, lei già a 11  anni si metteva ad ascoltare molte band dell'epoca di mia madre, e nessuno ha mai capito perchè aveva questa fissa. Gli piacevano band di tutti i tipi, e snobbava i cantanti che giravano a quei tempi.

Per un paio di anni la sua fissazzione per le bands si è placata, ma non così tanto, alla fine dell'anno scorso ha finalmente preso coraggio e si è tatuata una frase della sua canzone preferita dei Queen (che onestamente ora come ora non ricordo) , che mette in mostra con orgoglio. Ora sta facendo L'università , e si è trasferita da poco a Londra dove sta lì con la sua migliore amica Ally, e non voglio immaginarmi cosa non facciano quelle due a Londra da sole per lo più.

Mia sorella vorrebbe diventare medico, ma dato che nella mia città non c'è nessuna universtià che possa soddisfare le sue richieste è dovuta andare via di casa alla mia età, come farò io.

Voi penserete che sia stata una passeggiata, che non ci sia voluto niente per convincere i miei genitori, ma è proprio l'opposto di ciò che è successo. Mia sorella fin da piccola oltre che la passone per le band, ha sempre avuto la passione per l'inghilterra, e anche questo fatto alla fine tiene un enorme punto di domanda, comunque, riuscire a comprare un biglietto aereo e affittare una casa , non proprio nel centro di Londra , gli è costato tante estati perse a fare la cameriera in un bar, tanti risparmi e qualche soldo extra dalla nonna .  Solo dopo una somma notevole di denaro , i miei genitori hanno acconsentito al viaggio, e hanno anche contribuito al pagamento dell'affitto della casa. Ora mia sorella è al 3 anno di università e dovrà restare lì per altri due anni dopodichè tornerà a casa per un periodo indefinito e farà domanda per andare a lavorare in Florida , così da poter stare vicino ai nonni. 

Con me è stata una cosa completamente diversa, a scuola io ero una grande secchiona a differenza di mia sorella che se la cavava con dei voti al minimo, io prendevo molto spesso il massimo, ed eccellevo nel disegno e in storia dell'arte. Mi è sempre piaciuto disegnare, per un periodo ho fatto un corso di disegno, ma i risultati non arrivavano così ho deciso di seguire dei tutorial su youtube e questo mi è stato di notevo aiuto.  La mia borsa di studio è stata una cosa totalmete inaspettata, nelmeno i miei genitori sapevano che andavo così bene a scuola e che ero così brava a disegnare.

 All'inizio come ogni buon genitori che si rispetti, non mi avevano lasciato, erano incerti, tutto sommato sono ancora piccola per andare a vivere in Australia da sola. Ci sono voluti giorni e mesi di convincimento prima della fatidica risposta positiva. Mio padre è stato quello con cui ho fatto una guerra per tanto tempo, non mi voleva lasciare andare, non voleva capire che per quanto potessi risultare piccola e indifesa , avevo ormai 19 anni ed ero pronta per ricominciare, ricominciare da capo, volevo essere per una volta ciò che ero, non ciò che la testa mi diceva di essere. Questo era anche un altro dei tanti motivi per cui volevo andare in Australia, oltre al fatto che si respira un'aria totalmente diversa, che tutto era più vivo rispetto al mio piccolo paesino. 

Poi avrei voluto trovare l'amore, insomma non dico che appena atterrata in aereoporto sarebbe piombato un surfista davanti ai miei occhi, possibilmente biondo e con un bel fisico. Ma sapete , penso che ogni 19enne single , ad un certo punto della sua vita voglia avere una nuova relazione, una relazione seria e duratura. Sembra una cosa banale, e io molto spesso sembro banale, ma la verità è che non è sempre scontato che una ragazza di 19 anni carina e con la passione per l'arte venga sempre accettata dai ragazzi. Mi era capitato molte volte di essere lasciata in disparte dai ragazzi, succede a tutti , come qualche volta io ho dovuto dire no, anche alcuni ragazzi mi dovevano dire no. Non mi sto lamentando, anzi penso siano lezioni importati per la mia vita. 

Poi insomma chi non vorrebbe vivere in un posto che ha le spiaggie dell'Australia? 

Anche se a me non è mai piacuto il mare, ho sempre amato l'autunno, con le foglie che cadono, lo vedo come una stagione di passaggio, di relax. 

Speravo soltato che L'Australia mi lasciasse un ricordo indelebile nella mia memoria a lungo termine, un'estate in cui mi sarei potuta divertire e rilassare, ne avevo davvero abbastanza di studiare, ero riuscita a uscire dalla scuola con il massimo dei voti, anche se in motoria avevo una media abbastanza bassa, perchè io odiavo correre, e non lo dico per sembrare pietosa, odiavo correre veramente, come si odia il lunedì mattina. La risposta è che nonostante io sia magra, io non sono portata per nessuno sport, che sia calcio, nuoto o pallavolo. Semplicemente odiavo fare sport e cercavo di tenermi alla larga da vari campi di calcio o altri sport in cui c'entri un pallone. 

Però, molto probabilmente avrei provato a fare surf, perchè una delle cose obbligatorie quando si va in Australia e fare surf.

Era la mia ultima notte a casa, poi sarei partita e chissà quando sarei tornata ancora a casa, mille pensieri mi giravano per la testa, avevo davvero tante cose che avrei dovuto risolvere appena arrivata, per esempio il pagamento della casa, che stavo affittando con un altra persona della quale non sapevo niente, se era maschio o femmina, se viveva lì o se era uno straniero come me. In fondo speravo con tutto il cuore che la persona che sarebbe venuta ad abitare con me fosse una ragazza, mi sento molto più a mio agio con delle ragazze, questo nel fatto di prime impressioni, con i ragazzi mi chiudo e sembra che faccia la preziosa. Spero che dio ascolti le mie preghiere e mi mandi una ragazza e possibilmente studiosa come me e simpatica. Penso che se mi capitasse una ragazza svogliata e che ama uscire ogni sera non riuscirei a viverci, questo era un altro dei motivi per il quale avevo preferito prendere una casa tutta per me e rinunciare al alloggio direttamente della scuola. 

Penso che mi mancherà questo posto, mio fratello, il mio cane, mia mamma e mio papà. Conosco tutto di questa casa e sarà strano ritrovarsi a dormire in un letto che non senti tuo, che non senti familiare. Probabilmente era soltanto un mio blocco psicologico, di cui non ne avevo ancora capito il motivo, ma una cosa l'avevo capita, ero bloccata, e allora l'unica via di uscita che vedevo era quel viaggio in Australia.

Fuggire dal mondo in un certo senso.

Ricominciare.

E con quell'idea di ricominciare mi addormentai nel mio letto che tra poche ore non sarebbe più stato familiare.

   
 
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