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Autore: _Hyperion_    28/07/2014    9 recensioni
E se a Zuleika non andasse a genio Lollipop?
Tratto dalla storia:“Senti bene cretino: ho VENTITRE’ anni capito? Ventitré! Sono grande e mi so arrangiare!” intanto diedi un’occhiata a Fortunè che sembrava imbarazzatissimo, che io sapessi a vent’anni non aveva ancora una ragazza: saranno i suoi due metri di timidezza o gli occhiali da nerd, fatto sta che era perennemente in compagnia di libri anziché ragazze.
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fortunè Penniman, Zuleika Penniman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sucking too hard on your lollipop...
Come diavolo aveva potuto, quello schifoso?
Stupido, stupido, stupido. Mio fratello era un grande stupido. Ora ne avevo la conferma. E di certo non me ne sarei rimasta con le mani in mano.
Salii rumorosamente le scale di casa come a volermi annunciare, diretta verso le camere da letto ed entrai in quella dei ‘ragazzi’.Mio fratello, diciamo quello ‘normale’ per modo di dire, era seduto sul letto. Quello ‘tutto scemo’ gli stava di fronte, a sua volta seduto sulla sedia della scrivania. Evidentemente stavano parlando perché non appena entrai, si voltarono a guardarmi. Il più vecchio, dalla scrivania mi sorrideva beffardo: probabilmente aveva già intuito il motivo della mia folle intrusione. L’altro, il nostro fratellino nerd, mi guardava terrorizzato dal letto senza muovere un dito, con la bocca ancora mezza aperta.
“Michael..”
“Mika, mi chiamo MIKA. M I K A, mettitelo in testa, zuccona” mi interruppe immediatamente. Sbattei la mano sulla scrivania, riuscendo finalmente a terrorizzarlo.
“Michael Holbrook Penniman junior. Come hai osato? Mi hai reso ridicola davanti a tutto il mondo, con la tua smania di cantante pervertito!”
“M-mika, cosa sta dicendo?” chiese Fortunè.
“Oh, sta calmo Fort. Zully intendeva dire..”
“Zuleika! Mi chiamo Zuleika”
“Zuzu è molto più carino, però!” frignò lui divertito.
“ZULEIKAAA ti ho detto, razza di scemo!”
“Okay, okay. Sta calma” disse mimando il gesto di pazzia a Fortunè, tanto ignaro quanto spaventato “Qual è il problema? E datti una mossa che io e nostro fratello stavamo discutendo di una faccenda piuttosto importante”
“Oh si, si, immagino” lo liquidai, e schiarendomi teatralmente la voce, estrassi un foglio dalla tasca dei pantaloni iniziando a leggere “Intervista del 24 gennaio 2008. ‘Mika cosa significa per te la canzone Lollipop? Insomma: succhia forte il tuo lecca lecca, oppure l’amore ti farà cadere..’. ‘Devi sapere che è per mia sorella minore, è un avvertimento. Volevo dirle di non andare a letto con qualcuno troppo presto. Insomma, le cose per i ragazzi e le ragazze sono molto differenti” così conclusi di leggere l’intervista fatta a mio fratello, un anno dopo essere approdato nel mondo delle popstar. Probabilmente ero rossa come un peperone, Fortunè era sbiancato quando finalmente aveva capito il punto, anche se non ne sono molto sicura, data la sua intelligenza poco sviluppata quasi come quella del fratello, che ora stava ridendo come un babbuino, mentre si teneva la pancia. Venticinque anni per niente.
“Senti bene cretino: ho VENTITRE’ anni capito? Ventitré! Sono grande e mi so arrangiare!” intanto diedi un’occhiata a Fortunè che sembrava imbarazzatissimo, che io sapessi a vent’anni non aveva ancora una ragazza: saranno i suoi due metri di timidezza o gli occhiali da nerd, fatto sta che era perennemente in compagnia di libri anziché ragazze “Non mi interessa se la canzone è stata un successo mondiale ma tu non mi puoi usare per questioni di marketing o che so io!”
“Ma, ma io..” sembrava ferito dalle mie parole, ma io non mi faccio certo intenerire dal suo sguardo da cerbiatto. Stavo per ribattere quando nostra madre entrò senza bussare nella camera di Mika e Fort.
“Ragazzi, insomma vi sento urlare dalla cucina! Che sta succedendo?”
Decisi di prendere parola, zittendo Mika “Mamma! Mika ha scritto una canzone su di me!” e vendendo il suo sguardo confuso, continuai a mio malgrado “Dove dice che non dovrei fare sesso troppo presto! E ha detto a tutti che era riferita a me! Mamma glielo spieghi tu che ho ventitré anni, sono maggiorenne e vaccinata?” terminai col fiatone.
“Cioè, tu mi stai dicendo che…? Tu hai..?” mi guardava come se fossi un alieno, all’improvviso cambiò espressione notando la presenza del mio fratellino (grande eufemismo data l’altezza) che almeno fisicamente era tra noi e gli rivolse la parola “Fortunè esci di qui”
“Ma mamma!”
“Non sei maggiorenne, esci!”
“Mamma ho vent’anni…”
“Bhe.. allora in Egitto non lo sei!”
“Coooooosa?”
“Esci, t’ho detto! Veloce!”
Il poveretto fu costretto ad uscire a testa bassa sotto i nostri sguardi allibiti: mamma era una iena se voleva.
“Zuleika, tesoro, tu  non hai già…? Cioè.. non so se mi spiego..”
Eccome se si spiegava. Deglutii pesantemente “Bhè, mamma. Volevi mettermi un cintura di castità per caso? Sai, non è che tutti i pomeriggi in cui andavo da Mark, da Paul oppure da John guardavamo film..”
“Tua sorella Paloma..”
“Mia sorella un corno! Mamma, basta! Quel che è fatto è fatto, ormai!” la cosa peggiore erano le risatine di Mika in sottofondo.
“O cielo! Se lo sapesse tuo padre!” disse lei isterica.
“Mamma dai..”
“Bene, ragazza, io non glielo dirò ma tu non metterai piede fuori da questa casa per tutta l’estate” e detto questo girò i tacchi e aprì la porta.
Tirò un  urlo quando si ritrovò davanti Fortunè accucciato a livello serratura intento a origliare, dal canto suo mio fratello si beccò una sonora sberla sulla guancia. E se ne andò borbottando tra sé.
“Bene bene, sorellina mia”
“Che vuoi, Mika?”
“Papà non sarà contento di sapere che la sua figlioletta se la fa con tuuuuutto il vicinato” e ridacchiò come un pervertito.
“Non. Ci. Provare!”
“Bhè, sai..a  questo punto dovremmo scendere a patti..”
Cristo, quanto lo odiavo!
“Cosa vorresti?”
“Bhè, sai, devo fare un concerto piuttosto grande al Parc de Princes a Parigi e mi servirebbe un dragone cinese lungo.. molto lungo.. e dato che tu studi in Cina e sei abbastanza brava in design..”
“Abbastanza?? Lungo quanto, sentiamo”
“20 metri”
“Cosa? 10!” ma chi si credeva di essere?
“18”
“15”
“17”
“16, prendere o lasciare”
“Non mi sembri nella posizione di contrattare, cara! Comunque, 16,5 metri. Affare fatto, papà non saprà nulla”
Annuii sbuffando, lui sorrise ironico e se ne andò dalla sua camera.
Poco dopo entrò Fortunè.
“Bhè, allora” disse molto incerto “Anche io so dei tuoi.. fidanzati! Quindi, se non vuoi che papà sappia tutto devi fare per me..”
“Oh, chiudi quella bocca Fort” e me ne andai sbattendo la porta.
...or love gonna gets you down!
 
Oooooookay, mi voglio nascondere!
Salve popolo di Mikafreaks, io sono Beatrice e questa è la prima storia che scrivo su Mika. Ho iniziato due long fic che però non riesco a continuare, perciò non le pubblico. Riguredo questa che dire.. l'ho scritta oggi in 40 minuti per divertirmi. Logicamente non è verò ciò che ho scritto (si spera!). Alcune cose le ho prese dalla realtà, tipo il dragone e il concerto. Invece sulle età di ZULLY e Fort non sono certa, anche se il quinto Penniman (sembra un film!) dovrebbe essere del 1988. Spero vi piaccia, o per lo meno non vi schifi più di tanto! Recesite e renderete Beatrice Felice muahahahaah
Mi ritiro. buona serata a tutti! Baci, Bea!


ps. quante si sono prese una cotta come me per Fortunè Penniman? aiutoo <3
 
 
  
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