HANNAH POV
oggi era un giorno particolare dovevo trasferirmi in Australia senza mamma e papà solo io ma ,siccome non ero ancora maggiorenne, andavo ad abitare con mia zia la sorella di mia madre si chiamava Ellie io credevo fosse un nome bellissimo e il mio credevo fosse un nome da sfigata … andiamo ….. Hannah????
Che razza di nome era ??? Bhe ameno era molto meglio del classico Anna ,un nome dell’ età della pietra se non ancora prima, comunque ero li in aeroporto ero appena arrivata a Sydney dall’Italia.
Sono Hannah ho 17 anni sono nata a Sydney ma sono andata in Italia con i miei all’età di 9 anni e … Rieccomi qui nella mia città natale.
Qui a Sydney avevo le mie migliori amiche che non avevo mai veramente lasciato avevamo molti mezzi di comunicazione come Skype o Whatsapp comunque ci tenevamo in contatto così decisi di chiamarle:
Trina: ehi Hannah sei arrivata??
Io: ovvio no??
Dinah: dove sei ??
Io: a casa di zia Ellie e sono già vestita pronta per incontrarvi qui fuori e andare a scuola con le mie migliori amiche
Kelly: ehi
Kelly era appena apparsa davanti alla telecamera e non mostrava molta felicità
Io: ehi Kelly che succede??
Dinah: eh il suo ragazzo l’ha mollata
Subito vidi Kelly scoppiare a piangere
Io: bhe io vi sto aspettando
Dissi cercando di cambiare discorso Dinah era sempre stata la più sfacciata del gruppo non si faceva problemi a parlare del dolore degli altri magari facendoli anche soffrire.
Così chiusi la video chiamata e iniziai a svuotare l’armadio rendendomi conto che non ero adatta per andare a scuola così misi dei leggins neri un maglioncino grigio, poi andai a truccarmi mi misi un po’ di matita nera sotto gli occhi e pochissima sopra e poi misi il mascara così sapendo di essere in ritardo per il ritrovo con le amiche correndo presi il cappotto giallo e uscii velocemente di casa.
Chiusi la porta alle spalle e vide un messaggi oda parte di Dinah “al parco alle 7 in punto”.
Erano già le sette e 10 e ci volevano dieci minuti ad arrivare al parco così senza guardare iniziai a camminare a passo rapido percorrendo il marciapiede fissando l’orario del cellulare.
Fino a quando andai addosso a non so chi e il cellulare mi cadde
Io: oh no adesso come faccio ad avvertire Dinah
Dissi non accorgendomi del ragazzo che mi aveva raccolto il cellulare e lo stava asciugando con il suo cappotto.
Io: ehi sta più attento
???: se mai sei tu quella che guardava il cellulare non io
Mi disse porgendomi la mano per alzarmi da terra la afferrai
Luke: ciao sono Luke se vuoi ti posso dare un passaggio ho la macchina
Io: non pensare che se mi dici che hai la macchina cambia tutto mi hai quasi rotto il cellulare
Luke: peperino ok stai tranquilla te lo posso ripagare
Io:ecco questo è il genere di persone che odio del tipo “ehi sono un riccone sfacciato e posso ricomprarti tutto quello che voglio”
Lui scoppiò in una grande risata e io guardai il mio cellulare
Io: sono le e un quarto
Luke: dai sali
Io: lo faccio solo perché sono in ritardo e perché mi devi un cellulare nuovo e qualcos’altro
Luke: si si ammettilo che ti sei follemente innamorata di me
Io: oh si mi sono innamorata di un….
Luke: continua
Io: idiota
Dissi guardandolo negli occhi che erano più azzurri di un oceano erano bellissimi
Io: smettila
Luke: di fare cosa
Io: di fissarmi così
Luke: come ti sto fissando scusa
Io: con lo sguardo “guarda che ne aggancio un’altra
Scoppiò a ridere
Io: che cazzo ridi don Giovanni??
Luke: mi piaci sai??
Io: tu no sei un idiota
Luke: aspetta 1…2…3..4… quante volte lo hai ripetuto
Io: fino a che non mi stancherò don Giovanni dei miei stivali
Luke: ehi i giochi sono belli quando durano poco
A quel punto gli tirai una pacca sulla spalla e lui si mise a ridere
Io: credi di essermi simpatico???
Luke : si non vedi che faccino sto simpatico a tutti 
Io: credimi non mi sei affatto simpatico
Scese dalla macchina e mi aprì la portiera
Io: ce la facevo anche da sola non sono handicap
Luke: sicura?? A me un po’ sembri
Mi avvicinai al suo volto
Io: senti bello mio ….
Lui fissandomi negli occhi si avvicinava sempre di più e la gente si era ammucchiata attorno a noi vidi anche le mie amiche
Luke: si dolcezza
Io:primo non sono la tua dolcezza secondo sei un idiota terzo con me non si scherza
dissi tirandogli un pestone sul piede senza distanziare le nostre facce
io:chiaro??
Luke: mi piaci sai e quando fai così ancora di più
Io: ehi don Giovanni dei miei stivali va a fare conquiste dissi allontanandomi
E si sentì un “uuuuuhhhhhh” di tutta la folla che ci fissava la gente si apriva davanti a me per farmi passare fino a quando sentì una voce .
Luke: ci vediamo a pranzo dolcezza
Risposi con una dito medio .
Dinah: ti rendi conto di cosa hai fatto
Io: si ho dato una bella lezione ad uno dei tanti idioti che si trovano per strada
Dinah: lui non è uno dei tanti idioti lui è Luke Hemmings
Io:oh mamma Luke Hemmings non me ne frega niente
Dinah: non te ne frega ???Tutte le ragazze della scuola avrebbero pagato per trovarsi al tuo posto in macchina e così vicina al suo volto.
Io: no sinceramente è carino ma non mi interessa
Trina: vediamo cosa dirai tra un po’
Intanto mentre vagavo per i corridoi lo guardai nella sua perfetta perfezione e  vedevo come le ragazze gli morivano dietro.
LUKE POV
Cal: ehi amico tutto ok??
Io: si stavo solo pensando a quello che è successo sta mattina
Ash: perché ti vai a complicare la vita con una così quando hai tutte le ragazze del pianeta ai tuoi piedi
Disse Ashton guardandomi come se volesse dirmi “ti prego cedimi un po’ di ragazze”.
Michael: io per il momento mi vivo la vita sperando di incontrare qualche ragazza interessata
Cal: certo perché è quello lo scopo della tua vita
Michael: certo che si
Io: ehi ehi basta non vi sopporto più a voi due
Ash: certo solo il vecchio Ash è l’unico di capire questo affascinantissimo ragazzo
Disse imitando le stridule voci delle ragazze che di solito si trovavano sempre appiccicate come se fossero delle cozze.
Michael e Calum scoppiarono in una grande risata che si sentiva fino al cortile.
Io: ragazzi … perfavore nessuno può essere più attraente di me è solo che non capisco perché lei è l’unica ragazza nella scuola che mi tiene testa e non desidera ritrovarsi nel mio letto la mattina
Dissi confuso
Io: insomma guardate che bel visetto che mi ritrovo come si fa a resistergli
Fece scoppiare ancora i ragazzi a ridere