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Autore: Smile94    07/09/2008    4 recensioni
(Storia rivisonata)E se, a causa di una stella cadente, il desiderio di Paul di ritornare bambino si avverasse?.. Riusciranno John, George e Ringo ad accudire il piccolo Paul e a trovare un modo per farlo ritornare normale prima del concerto... ? Buona Lettura!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda serata di gennaio, il vento vagava impetuoso per le strade di Liverpool, mentre il cielo offriva un meraviglioso spettacolo di luminose stelle. La neve fredda e candida aveva imbiancato il terreno della città. Piccoli fiocchi cadevano anche sul bianco maggiolone del bassista dei Beatles, bloccato in mezzo al traffico.
"Eddai stupido semaforo scatta... scatta!" esclamò emettendo un forte suono di clacson. In breve tempo riuscì a liberarsi dalla folla di macchine.
Sbuffando infreddolito, pressò il dito sul pulsante del riscaldamento che, però, non diede alcun segno di vita.
"MA NO! CHE CAVOLO!"
Paul irritato diede una botta all'oggetto sperando di rimetterlo in funzione, ma ottenne solo l'effetto contrario: la macchina si spense.
"EH NO, BASTA!" Scese come una furia dalla macchina sbattendo violentemente la portiera dalla quale si staccò lo specchietto.
"ARGH!"
Con occhi omicidi e tremando più per la rabbia che per il freddo, tirò un forte calcio all'oggetto caduto facendolo, involontariamente, sbattere contro la fiancata dell'auto che si ammaccò. Alzando gli occhi al cielo mise le mani dentro le tasche del giaccone.
"Mi toccherà farmela a piedi... che strazio. Stupida macchina" lanciò un'occhiataccia alla sventurata vettura per poi voltarsi e prendere a camminare.
Mentre camminava notò un bambino che dormiva tranquillo nel suo passeggino, coperto per bene e con in mano un biberon pieno di latte caldo. Si fermò sospirando, guardandolo malinconicamente e con un pizzico di invidia. Voltò lo sguardo sussurrando "Come mi piacerebbe ritornare bambino." Riprendendo a camminare scosse la testa per scrollarsi di dosso un fiocco di neve che era caduto imbiancandogli i corvini capelli. Intanto, in cielo, una piccola luce si staccò da quel manto blu… era una stella…
Paul entrò in studio, si tolse il giaccone e lo posò su una sedia strofinandosi le mani infreddolite. Poco dopo arrivarono anche gli altri che lo salutarono con un cenno.
"Brrr... oggi fa troppo freddo... ETCIÙ! " esclamò Ringo concludendo la frase con un sonoro starnuto.
"Eh già, tieni!" intervenne George passando un fazzolettino all'amico.
"Spero di non finire congelato come la tua macchina là fuori, Macca" sogghignò John.
Paul sgranò gli occhi voltandosi verso John "La mia... macchina... cosa?"
John annuì "L'abbiamo vista mentre arrivavamo"
Paul si portò una mano sulla fronte sospirando rassegnato.
"Avete freddo ragazzi?" Il manager fece il suo arrivo in studio. Tutti annuirono.
"Bene, prendete i vostri strumenti e cominciate a provare, così vi riscaldate!" esclamò.
Cominciarono a provare, ma d'un tratto una luce avvolse Paul. George, John e Ringo furono costretti a chiudere gli occhi. La luce durò qualche secondo... poi cessò.
  
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