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Autore: lafilledeEris    29/07/2014    5 recensioni
SPOILER 4X06/ Sciam
Essere un Alpha era difficile, ma proteggere qualcuno a cui teneva era ancora più complicato. Soprattutto si significava mettere in gioco il cuore.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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E' stato un periodo assurdo, in cui ogni cosa che scrivevo non mi piaceva per nulla, così finivo per cancellare tutto. Ho un sacco di storie da finire, soprattutto perché lo devo a chi mi ha sempre seguita e sostenuta.

Credo che uno di questi giorni sia il caso di mettere mano alle storie già iniziate e vedere come muovermi.

Sono tornata con una novità, per la prima volta scrivo nel fandom di Teen Wolf e mi piace un sacco l'idea di provare qualcosa di nuovo, per capire se posso rimettermi in pista.

Questa cosa (?) è nata in un momento di cazzeggio con Ema, che ultimamente è diventato il mio fanboy di fiducia. Così ci siamo ritrovati a dare di matto su Liam e Scott. QUINDI E' TUTTA COLPA SUA.

Non è vero, Ema te se ama!

Oh, io ve lo dico, potrebbe non essere l'unica Sciam.

 

Stay Tuned.

 

 

 

 

 

The Sound Of Silence

 

 

 

 

 

 

 

 

Non doveva essere lì, Scott lo sapeva. Eppure sentiva che per qualche strano motivo, era quello il posto in cui doveva stare. In quell'ambulatorio asettico, a guardare il petto di Liam che si alzava e si abbassava, mentre risposava.

Quando aveva sentito il richiamo di Liam, qualcosa gli si era smosso dentro. Non era semplicemente “roba da Alpha”, era un legame più profondo, come quando durante la trasformazione sentiva la pelle vibrare e il cuore battere forte.

Era una sensazione che non riusciva a controllare, non era facile da capire. Andava sotto pelle, si insinuava. E irrimediabilmente si ritrovò a pensare a quando lo aveva tirato fuori da quel pozzo. La prima cosa che aveva visto erano stati quei grandi occhi chiari, al solo pensiero di quanto fosse spaventato, una rabbia feroce lo fece ringhiare, strinse i pugni finché non sentì il sangue colare lungo la mano.

C'era stato un momento, in cui si era davvero avvicinato a lui. Quando gli aveva sfiorato i capelli, la sua fronte era madida di sudore. Ma lui era comunque Liam, grandi occhi chiari, guance sempre arrossate e naso aquilino.

Era suo – non il suo beta, non un nuovo amico – suo e basta. Come quando qualcosa ti appartiene, perché non scegli di possederla, ma è questa che entra irrimediabilmente a far parte del tuo mondo e ne diventa il fulcro.

Essere un Alpha era difficile, ma proteggere qualcuno a cui teneva era ancora più complicato. Soprattutto se si significava mettere in gioco il cuore.

Era stata tutta colpa di un morso, uno stupido morso che aveva cambiato tutto, ma lui per Liam ci sarebbe stato. A lui di Liam importava veramente. Non lo avrebbe lasciato solo, mai. Lui non era Peter.

Al solo pensiero di vederlo intristirsi, gli si strinse il petto.

Nella penombra di quella stanza, sentiva il calore del corpo di Liam che gli arrivava addosso come uno schiaffo.

“Scott”.

Chiamato in causa, lui si avvicinò subito al tavolo dove c'era steso il beta.

“Ehi”. Una smorfia deformò le labbra di Liam, e Scott gli strinse la mano mentre prendeva il bicchiere d'acqua sistemato sul tavolino di ferro accanto a lui. Fu strano quando dovette lasciare la mano di Liam, sentiva come se dovendo staccarsi il suo calore si disperdesse. Il più giovane bevette tenendo a fatica il collo sollevato.

“Per quanto ho dormito?”

Scott fece spallucce. “Non saprei, qualche ora credo, ma devi continuare a riposare, lo strozzalupo ti ha indebolito parecchio”.

“Sarà sempre così?” domandò di getto Liam. Scott corrucciò le sopracciglia, mentre avvicinava la sedia al tavolo operatorio. “Io che finisco in qualche guaio, tu che mi vieni a salvare?”

L'Alpha, allargò le braccia. “Lo faccio già con Stiles e tutti gli altri. Voi siete il mio branco, tu fai parte del mio branco”.

“Da quando...”

“Ti ho morso” finì per lui Scott. Liam abbassò lo sguardo, fissando un punto imprecisato del pavimento.

“Perché lo hai fatto?” sussurrò, mettendosi al mano sul petto, mentre tracciava con l'indice il percorso della cicatrice, ormai quasi sparita, che Deaton gli aveva lasciato aprendolo per liberarlo dallo strozzalupo.

“E' la mia natura, sono un lupo, ho riflessi da animale”.

“Ma non sei un mostro.” citò quello che Scott aveva detto a lui, quando lo aveva visto impaurito e spesato dopo la trasformazione. “Ho cercato su Google qualcosa su di noi” tentennò sull'ultima parola, Scott se ne accorse e il senso di colpa gli attanagliò il petto.

“ Dice che i lupi più grandi spostano i loro cuccioli prendendoli fra le labbra, senza usare i denti”.

“Ci hai googlato? Lo sai, vero, che noi non siamo come i lupi normali?” gli scappò una risatina. Liam alzò lo sguardo, sporgendo il labbro inferiore.

Scott si sporse oltre la sedia in cui stava messo col petto poggiato allo schienale e allungando la mano diede un buffetto alla guancia di Liam.

Che la bloccò, lasciandola contro il viso.

“Liam?”

Il silenzio non era mai piaciuto a Scott. Era fatto di cose non dette, solitudine e dolore. Scott aveva imparato ad ululare più forte che poteva in modo da non sentire i suoi pensieri. Per la prima volta lo trovò bello; bello come il sorriso che in quel momento Liam gli stava regalando, bello come quel piccolo naso che sorridendo si arricciava un po', bello come la notte, come correre sotto la luna sino al dirupo e vedere Beacon Hills illuminata.

Scott si alzò, senza liberare la mano che ancora Liam teneva imprigionata fra la sua e la guancia.

Quando lo abbracciò, fu così facile trovarsi e stringersi.

“Non ho paura”.

Scott si allontanò di poco, andando a poggiare la fronte contro quella dell'altro.

“Voglio dire” continuò Liam “ con te non ho paura. Quando ero dentro quel pozzo non ho mai dubitato di te, sapevo che saresti venuto. Da quando mi hai morso, ho come la sensazione di sapere, di sentirti. E so per certo che non è una di quelle cose da Beta”.

A Scott non era mai piaciuto il silenzio. Ma in quel momento – quel preciso istante in cui le sue labbra si era posate su quelle di Liam -, trovò perfetto il poter sentire solo i loro battiti accelerati, i loro respiri.

   
 
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