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Autore: Mirianne_    29/07/2014    2 recensioni
Una persona non può vivere con soltanto metà cuore e di certo io non sono l'eccezione, ma devo farlo, devo rimanere “forte” per una persona che mi ha confessato che sarebbe andata fuori di testa se io fossi morta, una persona che mi ha aiutato a superare ogni momento difficile, una persona che ha detto di amarmi sin dalla terza elementare, una persona che all'inizio ignoravo per il semplice fatto che avevo paura di spezzargli il cuore, o semplicemente avevo paura di poter amare veramente qualcuno, una persona per cui, dopo tutto quel che abbiamo passato, sarei disposta a prendere una pallottola: Stiles.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare questa piccola one shot, volevo premettere che l'ho scritta per la mia migliore amica Debora che ama alla follia gli Stydia, ma visto che il nostro amato Davis non sempre li mette in risalto o li fa atteggiare come noi vorremmo, ho creato io qualche momento romantico da poter immaginare, inoltre ho anche citato Allison Argent rendendo omaggio alla sua morte dato che nella serie non si è visto alcun funerale o ricordo in suo onore.
Detto questo, auguro a tutti una buona lettura, soprattutto a te Debora, ti voglio un bene infinito. 






«Pronto?»

«Lydia! Sono Kira, sei libera stasera?»

«Credo di sì, perché?»

«I miei vanno fuori a cena e dopo al cinema per vedere il nuovo film che è uscito settimana scorsa, quello che vogliono vedere tutti, smielato, romantico.. insomma, hai presente? Finito in film si fermano dai miei zii e mi hanno detto di invitare qualche amica. Comunque, organizzo una specie di pigiama party, prima ci divertiamo e dopo dormiamo tutti in salotto quindi se hai un sacco a pelo ti consiglierei di portarlo.»

«Oh.. mi sembra un'idea carina, sì dai, ci sto. In quanti siamo?»

«Siamo in pochi: io, te, Malia, Stiles, Scott e Liam»

«Ok. Ci vediamo stasera allora?»

«Sì! Ah, dimenticavo, se vuoi vieni pure verso le otto così io, te e Malia mangiamo insieme una pizza, prima dell'arrivo dei ragazzi.. ti va?»

«Certo, una pizzata tra ragazze, va benissimo. A dopo allora.»

«Evviva! A dopo.»

 

Ho sempre invidiato Kira per un certo aspetto, in qualsiasi situazione non perde la sua parlantina e continua a sorridere, cosa che a noi del vecchio gruppo serve dopo tutto quello che abbiamo passato. Dalla morte di Allison non ho più stretto una vera e propria amicizia, soprattutto con una ragazza, tutto quello che mi circonda mi riporta alla mente il rapporto che io e lei avevamo, quindi non oso immaginare avere un'amica vera nuova cosa comporterebbe; inoltre mi sentirei in colpa, come se la stessi sostituendo, e non mi sembra giusto perché Allison rimarrà sempre la mia migliore amica, nonostante tutto. Quando ti affezioni tanto ad una persona da attribuirgli l'aggettivo “migliore” arrivi anche a non immaginare la tua vita senza di essa, per te rappresenta quel punto di riferimento a cui ti appoggi ogni volta che sei in difficoltà, quell'ancora che ti aiuta a non affondare, quel consiglio che arriva proprio nel momento di necessità, in poche parole ogni cosa positiva che ti aiuti a sopravvivere e a passare i momenti bui. Io, adesso, ho perso sia il mio punto di riferimento, che la mia ancora, che il mio consiglio. Senza Allison mi sento persa, come un pesce senza l'acqua o un umano senz'aria, non riesco a capacitarmi che sia morta, io sento ancora il suo profumo in camera mia, la sua voce risuona nelle mie orecchie, la sua mano è ancora posata sulla mia spalla ma soprattutto il suo sorriso è stampato nella mia mente; il suo sorriso era, anzi è, la cosa più luminosa e splendente di questo mondo, non solo perché aveva dei denti bianchissimi da fare invidia ad ogni dentista, ma perché emanava tanta di quella felicità e sicurezza che mi faceva sentire bene, inoltre lei era il mio scudo, quando ci passavo del tempo insieme io mi sentivo a casa e tra le sue braccia ero come se fossi ricoperta da un'armatura di ferro impossibile da trapassare o rompere. Ora sono senza copertura, chiunque e qualsiasi cosa può abbattermi in questo momento, perché anche se son passati diversi mesi, io sento ancora la sua mancanza, forse più di prima, e non smetterò mai di sentire un vuoto dentro me perché Allison Argent non era soltanto la mia migliore amica ma metà del mio cuore, avrei preferito rimanere single a vita ma per sempre insieme a lei piuttosto che fidanzata e senza la sua presenza. Una persona non può vivere con soltanto metà cuore e di certo io non sono l'eccezione, ma devo farlo, devo rimanere “forte” per una persona che mi ha confessato che sarebbe andata fuori di testa se io fossi morta, una persona che mi ha aiutato a superare ogni momento difficile, una persona che ha detto di amarmi sin dalla terza elementare, una persona che all'inizio ignoravo per il semplice fatto che avevo paura di spezzargli il cuore, o semplicemente avevo paura di poter amare veramente qualcuno, una persona per cui, dopo tutto quel che abbiamo passato, sarei disposta a prendere una pallottola: Stiles.

 


«Oh, finalmente sei arrivata, ciao Lydia!» urlò Kira, abbracciandomi.

«Non mi sarei persa una gustosa pizza con voi due per nessuna ragione» dissi, con un sorriso enorme «Malia è già arrivata?»

«Sì! Sono qui!» rispose una voce dalla cucina. «Sto mettendo la pizza in tavola! È.. è ai funghi, credo.»

«Sì sì, l'ho ordinata ai funghi» ribatté Kira «dai Lydia, andiamo altrimenti si raffredda» e così dicendo, mi prese a braccetto per accompagnarmi in cucina.

 

 

«Allora, è arrivato il momento, obbligo o verità?» chiese Kira a Malia. Eravamo tutte e tre sedute sul tappetino su cui di solito poggia il tavolino, ma l'abbiamo spostato anche perché più tardi lì ci sarebbero stati due o tre sacchi a pelo, così ci siam messe comode per giocare.

«Verità» rispose Malia, con un sorriso che non esprimeva felicità ma bensì curiosità.

«Allora.. ce l'ho! Chi pensi sia il ragazzo più carino di tutta la scuola?»

«C'è bisogno di chiederlo? Ovvio che penso sia Stiles il ragazzo più carino di.. di tutto il mondo, altro che scuola!» affermò Malia. Ammetto di aver provato a fingere di sorridere nel migliore dei modi possibili, ma non sono una gran bugiarda, soprattutto in campo d'amore; riuscivo a fingere soltanto con i ragazzi con cui “amore” non si poteva neanche pronunciare, ma non quando si sta parlando di Stiles.

«Tocca a te, Lydia. Obbligo o verità?» mi chiese Malia.

«Obbl..» non feci in tempo a finire di rispondere che suonò il campanello.

«Sono arrivati i ragazzi!» sbraitò Kira, immagino eccitata per vedere Scott. Infatti andò di corsa ad aprire la porta, quasi inciampò nei suoi stessi piedi che svolgevano movimenti strani, ma riuscì a stare in equilibrio, ovviamente con stampato in faccia quel suo sorriso. Aprì la porta.

«Ciao!» urlò.

«Ciao! Hey! Ciao!» risposero Scott, Liam e Stiles. Ovviamente Hey l'ha detto Stiles.

«Entrate pure, ora vi porto da bere» propose Kira, che scatenò un inarcamento di sorrisi sul volto di tutti.

«Hey Lydia!» salutò Stiles

«Ciao Stiles» dissi con il mio solito disinteresse tutt'altro che sincero.

«Hey piccola» disse Stiles a Malia mentre le dava un bacio a stampo veloce. «Non sono piccola» sussurrò Malia, mentre rispondeva con un altro bacio. Nel frattempo Scott è andato ad “aiutare col bere” Kira e Liam si è seduto di fianco a me.

«Ciao Liam» dissi, questa volta sorridendo.

«Ciao Lydia» rispose, sorridendo a sua volta. Fine della conversazione.

«Ho portato da bere! Vodka alla fragola, qualcosa di leggero, andateci piano che domani vorrei ritrovare la casa così com'è.» annunciò Kira. Presi un bicchiere di vodka tanto per assaggiare, ed era veramente buona, così ne bevvi un altro, e un altro ancora. Non dico di essermi già ubriacata ma cominciavo a sentire un calore strano attraversarmi tutto il corpo e qualche parola mi usciva senza che io volessi pronunciarla. Anche gli altri avevano bevuto, ma si erano fermati ad un bicchiere perché “è presto, non vogliamo rovinarci la serata già dall'inizio”.

«Prima che arrivaste io, Kira e Lydia stavamo giocando a obbligo e verità, era il turno di Lydia.. avevi scelto obbligo, vero?» mi chiese Malia.

«Oh.. sì, sì! Obbligo.» risposi eccitata come una bambina.

«Io ti obbligo a.. mmh.. ti obbligo a dire una cosa che vorresti davvero urlare ad una persona fra di noi, per esempio, se ti sto antipatica e non me l'hai mai detto, potresti guardarmi in faccia e urlare “Malia, ti odio!” hai capito? Capisci cosa devi fare?» mi spiegò chiaramente Malia. Non era una cosa che avrei fatto da sbronza ma era un obbligo, e le uniche parole che avevo capito erano una cosa, urlare, ad una persona. Così la mia faccia prese un'espressione strana come se stessi ragionando, socchiusi gli occhi e guardai verso il soffitto.

«Mmh..» non mi usciva fuori altro, volevo semplicemente urlare, senza dire niente a nessuno, ma c'erano tante cose che avrei voluto fare uscire, come “Malia, non ti odio, semplicemente hai baciato il ragazzo che amo più di una volta e ci hai fatto sesso, graffiandogli la schiena, ma soprattutto prima di me”, oppure “Cara Kira, sei una ragazza molto simpatica ma non mi è piaciuto come tu sia entrata nel nostro gruppo in meno di un giorno, facendo la faccia d'angelo e prendendoti il posto di Allison, perché sappi che se ti credi una nuova lei, ti sbagli di grosso, non sarai mai come lei, nessuno sarà mai come lei e anche Scott lo sa”, avrei anche alcune parole per Scott tipo “Se non fossi diventato un lupo mannaro o semplicemente fossi stato lontano da Allison, ora io e lei saremmo al cinema con due bei fusti a guardarci il film più romantico in assoluto che sono andati a vedere addirittura i genitori di Kira, ma ti voglio bene lo stesso perché se non ti avessi conosciuto, non avrei realizzato quanto Jackson mi stava solo usando e non mi sarei innamorata di Stiles.. o forse quest'ultima cosa fa parte delle negative per cui dovrei odiarti.” avevo tutte queste cose da dire, per Liam non avevo in mente nulla se non “Benvenuto nel gruppo più disagiato di questo mondo, altro che della scuola” imitando fortemente la voce di Malia nell'ultimo pezzo di frase, eppure non ho detto alcuna parola a nessuno di loro, ma mi sono voltata verso Stiles e senza neanche darci troppa importanza, ho detto se non urlato «Stiles, sei uno stupido!» nessuno capiva perché avessi detto una cosa del genere, nemmeno Stiles capì, mi stava guardando con un'espressione strana e io probabilmente me n'ero accorta perché continuai a strillare “Mi sei sempre piaciuto e non te ne sei accorto, ovviamente non te lo potevo dire perché io ero popolare e tu no, stavo con Jackson, il capitano della squadra di Lacrosse, prima che lo diventasse Scott, e Jackson mi mollò. Provavo qualcosa per te di così forte che avevo paura di ammetterlo persino a me stessa, ma tu dovevi capirlo stupido che non sei altro! E adesso non mi piaci più, oh no che non mi piaci Stiles, tu non mi piaci per niente, io ti amo brutto cretino, ti amo e non te ne sei mai accorto, per colpa tua si è fatto troppo tardi ed ho cominciato ad amarti, è tutta colpa tua. Soltanto tua.” finito il discorso abbastanza imbarazzante mi accorsi di piangere, o forse è meglio dire che me ne accorsi per le facce compiaciute degli altri e gli occhi lucidi di Stiles. Un silenzio regnò per diversi minuti, neanche secondi. Finché tornando alla realtà mi accorsi di cosa avevo appena fatto, così mi alzai, presi il sacco a pelo e senza dire una parola, aprì la porta e me ne tornai a casa. Guidare in questo stato è stato abbastanza difficile, per fortuna non c'era nessun poliziotto così non ebbi problemi. Avrei dovuto bere un po' d'acqua, svestirmi, struccarmi e lavarmi i denti, ma l'unica cosa che feci fu buttarmi letteralmente a peso morto sul letto e addormentarmi solo dopo pochi minuti.

 

 

 

La luce che entrava dalle fessure della tenda appesa sulla finestra mi svegliò, non feci in tempo ad aprire gli occhi che un forte giramento di testa mi fece vomitare sul tappeto, guardando il lato positivo mi ero già liberata. Raggomitolai il tappeto e lo misi a lavare, tanto mamma è via per lavoro e ora che torni farò in tempo a immaginare una scusa bella e buona per tutte le cose che succederanno. Nell'accendere il telefono mi accorsi di avere due messaggi, uno diceva “Lydia come stai? Rispondimi appena puoi, sono preoccupata. La serata non è stata la stessa senza di te e Liam è andato a casa prima di iniziare il pigiama party. Fatti sentire, Kira.” mentre l'altro “Hai ragione, non l'avevo capito. Qualche volta mi era passato per la testa che tu potessi provar qualcosa per me, ma poi mi guardavo allo specchio e vedendomi riflesso affermavo da solo che sì, hai ragione, sono uno stupido, come potevo piacere ad una come te? Lydia, sono innamorato di te dalla terza elementare, dei sentimenti contraccambiati sono l'ultima cosa a cui avrei mai pensato, scusami. Scusami se sono stupido, vorrei poter non esserlo più. Se ti va oggi vieni a casa mia, quando vuoi, io sono qui e Malia non c'è.” buttai il cellulare nella borsa senza neanche bloccarlo, e senza né cambiarmi né sistemarmi il trucco colato a causa delle lacrime, senza lavarmi i denti e con ancora il sapore di vomito in bocca, presi le chiavi della macchina e mi precipitai dall'unica persona che volevo vedere e a cui volevo parlare in quel momento. Prima di andare, però, mi fermai dal fioraio a comprare dei fiori, dei tulipani arancioni, il suo colore preferito. Dopo di che arrivai lì, posai i fiori sulla pietra fredda e mi sedetti sul terreno, cominciando a parlare, d'altronde Allison è l'unica da cui vado quando ho voglia di sfogarmi. Cristo Santo se sono arrabbiata con te, Alli, “sono qui per salvare la mia migliore amica” dissi, eppure quella che sta parlando ad una tomba, ora, sono io. Alcune volte me lo chiedo, sai? Mi chiedo perché è toccato a te e non a me, avrei preferito morire che passare una vita senza di te, eri la mia unica speranza e qualche volta ho pensato di raggiungerti. Ma poi mi veniva in mente Stiles. Sembra egoista come cosa e forse lo è, ma mi rende felice, anche se ultimamente ho più pianto per lui che sorriso. Vorrei che tu fossi qui, e alcune volte penso che se non fossi morta Malia e Kira non ci sarebbero, o forse soltanto Kira, o forse ci sarebbero state ma Scott non avrebbe perso la testa, anche se devo ammetterlo che ti ama ancora. Stai tranquilla che dal suo cuore non sei uscita e non uscirai mai, o almeno, per un bel po' di tempo hai il posto assicurato lì dentro. Da una parte son contenta che stia ricominciando ma dall'altra sembra che ti stia rimpiazzando e non riesco ad augurargli il meglio con una ragazza che non sia tu, giuro che non ci riesco. A Stiles ho detto che lo amo, che mi è sempre piaciuto ma non se n'è mai accorto, e che è stupido. Sì, sono io la stupida qui. Ma ero un po' sbronza, e il coraggio misto stanchezza si sono uniti facendomi scoppiare, ho anche pianto davanti a tutti per poi scappare via sbattendo la porta, come nei film, sono corsa a casa e ho dormito. Stamattina mi son svegliata e ho trovato un messaggio di Stiles, aspetta che te lo leggo. [..] Visto? Dici che devo andare a casa sua? Non ho idea di cosa fare e tu non mi stai consigliando nulla, Allison! Devi aiutarmi! ma intorno a me c'era solo silenzio, non avevo al mio fianco Allison che con la sua voce dolce e il suo mezzo sorriso mi avrebbe detto “Corri immediatamente da Stiles, stupida!” mentre lei sarebbe corsa da Scott, il suo primo amore. Io il primo amore non l'ho ancora avuto, Jackson non era amore ma soltanto sesso, ci sono stati dei momenti teneri, come quando è tornato umano guardando le chiavi che mi chiedeva in continuazione per far sì che non entrassi più in casa sua, ma come ho appena detto, prima di quell'abbraccio quasi pieno d'amore c'è stato un odio represso verso i miei confronti per nonsocosa, quindi, amore non credo lo fosse, magari una cotta, eravamo accottati l'uno dell'altra ma non innamorati, ci piacevamo fisicamente ma dentro non ci siam mai osservati fino in fondo. Il primo amore di Stiles probabilmente sarà Malia, quello di Kira Scott, e quello di Scott Allison. Il mio? Nessuno. Grazie per avermi ascoltata di nuovo piccola, verrò a trovarti al più presto, probabilmente durante il week-end. Passa delle buone giornate mi raccomando. Ah, guarda che fiori ti ho portato! I tulipani rigorosamente arancioni, come il tuo colore preferito. Ti voglio bene Allison, ciao bellissima. diedi un bacio alla foto sulla pietra fredda e sentì come un brivido alzarsi dal fondo della schiena fino ad arrivare al collo. Lo sentivo ogni volta che davo un bacio a quella foto che rappresentava Allison alle prese con uno dei suoi più enormi e bellissimi sorrisi, e sembrava che attraverso quel brivido mi rispondesse nell'unica maniera possibile che aveva a disposizione. Sorrisi, sempre alla foto, e me ne andai, ma non diretta a casa mia, bensì alla casa di qualcun altro.

 

«Ciao Lydia»

«Ciao Stiles» e involontariamente scoppiai a piangere. Lui senza dire alcuna parola mi prese tra le sue braccia e mi strinse forte forte, tanto che riuscivo a sentire i battiti veloci e irregolari del suo cuore.

«Non sono stupido, Lydia. Perché uno stupido non si innamorerebbe di una ragazza intelligente come te, e.. e sì, ti amo dalla terza elementare e non ho mai immaginato che tu potessi amarmi, ma ora lo so, quindi non sono più stupido, e lo sono stato, non solo per non averlo capito, ma per non averci provato. Mi sono arreso subito, senza lottare per la persona per cui vale di più la pena farlo: tu.» mi prese dolcemente il mento e appoggiò le sue labbra contro le mie, io non mi staccai, non mossi nessun muscolo, rimasi ferma a sentire il contatto, il più bel tocco che potesse esistere. Le sue labbra erano morbide e il suo corpo emanava calore, non mi sentivo così tanto a casa e al sicuro da quando abbracciai Allison l'ultima volta. Non ci sono parole per esprimere le sensazioni che invadevano il mio corpo, la mia mente ed il mio cuore in quel momento, ma non c'era bisogno di parlare, quel piccolissimo bacio e quell'immenso e infinito abbraccio valevano più di mille frasi. Senza lasciarmi mai il mento, mi alzò di poco il viso e mi guardò fisso negli occhi, per poi sussurrarmi «Mi permetterai di non essere più stupido?»

«Non ce ne sarà bisogno» gli risposi, baciandolo di mia spontanea volontà. E davvero non ce n'era bisogno, perché era impossibile non accorgersi che lo amavo, sia in quel momento che in generale, ho capito che non bisogna avere paura di amare, come ho capito che Stiles è il ragazzo giusto, non è solamente una persona fantastica con cui posso sentirmi me stessa, ma è il mio primo e vero amore.





Non è niente di particolare, ma dopo aver visto la 4x06 mi è venuta una voglia immensa di scrivere un qualcosa, anche di corto, sugli Stydia. L'abbraccio che c'è stato verso fine puntata mi ha trasmesso più emozioni di tutti i momenti Stalia visti in questa stagione e nelle ultime puntate della precedente, quindi volevo sfogare i miei feels scrivendo e facendo svolgere a Stiles e Lydia i ruoli che ho sempre voluto interpretassero.
Grazie a tutti per la lettura, spero che vi sia piaciuta, commentate pure con critiche sia positive che negative perché io non aspetto altro! Un bacio a tutti voi e ai fan che come me sono rimasti scioccati dalla 4x06. 
Alla prossima, 
Mirianne.

 

 

  
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