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Autore: lucy_tennant    29/07/2014    0 recensioni
"-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Urahara Kisuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~Gods of the Death~'
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Sbadigliai, mormorando un "Buon Giorno" al cuscino e stringendolo ancora di più.
-Buon giorno dormigliona- sussurrò una voce, appartenente alla solita persona che mi strofinò un dito sulla punta del naso -Ti dispiacerebbe lasciarmi un po'? Nel senso, non mi dispiace che tu sia così avvinghiata a me, però inizi a stritolarmi-.
Aprii di colpo gli occhi, trovandomi abbracciata al corpo muscoloso di un espada, anziché a quello morbido del cuscino.
Guizzai via dal futon.
-Grimmjow! Perché sei nel mio letto?!- domandai.
-Oh, la signorina si è svegliata?- ridacchiò il Capitano della Quinta, spuntatoci alle spalle con un vassoio ricolmo di tè e biscotti -Buon giorno-.
-Shinji! Perché quel coso è nel mio letto?!- ed indicai Grimmjow.
-Inizi a rompere le scatole già di primo mattino?- borbottò il Sexta, lanciandosi sui biscotti -E poi siamo regrediti così tanto che ora mi chiami "coso"?-.
Mi guardò alzando un sopracciglio, mentre masticava rumorosamente.
Mi lasciai sfuggire una risata isterica.
-Qualcuno ci ha trovati?- chiesi.
-Smettila di essere eccessivamente paranoica: se ci avessero trovati saremmo già al patibolo- ribatté Hirako -E poi ho creato un illusione che ci permette di nasconderci al meglio, per non parlare dell'energumeno qua fuori che con uno schiaffo ti spedisce dall'altra parte del globo-.
Sorrisi.
-Comunque non ho ancora capito cosa ci facesse quello- indicai l'espada -Nel mio futon-.
-Semplice: questa notte hai avuto una crisi, hai iniziato a piangere e ad urlare, brandendo la spada e noi non riuscivamo a svegliarti.... Grimmjow ti ha presa in braccio e ti ha stretta, per cercare di tenerti ferma, per evitare che ti ferissi.... Ti sei calmata dopo una mezz'oretta, poi ti sei avvinghiata a lui e non l'hai più lasciato- spiegò il biondo -Posso sapere che hai sognato?-.


"-Bene shinigami, pronta a vederlo morire?- chiese Yhwach, appoggiando la propria mano sulla testa di quel ragazzo biondo, oramai con gli abiti sgualciti ed il viso sporco di sangue, polvere e sudore.
-NO!- urlai, lanciandomi sul quincy e cercando di deviare la traiettoria del colpo.
Vidi il Dio della Morte sorridermi e poi cadere a terra, senza vita.
Mi lanciai sul quincy.
-Bankai, Tenshi no shi gama-."



-Nulla....- risposi, abbassando lo sguardo.
-Pronta per resuscitare un pazzo?- domandò l'azzurro, cercando di sviare la conversazione.
-Forse- ridacchiai.
In realtà non c'era proprio nulla da ridere.
Il pazzo era l'uomo che aveva quasi sterminato gli abitanti della Soul Society e soprattutto aveva disseminato terrore per anni.... 
La stessa persona che aveva fatto soffrire centinaia di shinigami, uccidendone altrettanti.
Colui che aveva potenziato l'hogyoku, utilizzandolo per scopi personali al fine di diventare Re degli Spiriti.
Sosuke Aizen.... 
Non aveva di certo una bella nomea....
-Shinji....- sussurrai.
-Cosa Hikaru?-.
-Non voglio farlo.... Io non credo sarebbe giusto nei confronti di tutti i morti che ha causato.... Nei tuoi confronti-.
-Che altra alternativa abbiamo? Non ho la più pallida idea di dove possa essere Kisuke e quindi non possiamo sfruttare le sue conoscenze....-.
-Se avesse utilizzato la tua stessa mossa di kido?-.
-Non penso, è una cosa troppo banale per essere da lui-.
Annuii.
-Io aspetterei ancora un po' prima di resuscitare Aizen.... Prima vorrei provare a cercare Urahara....-.
-Non abbiamo tutto quel tempo Hikaru e per di più dobbiamo in qualche modo riuscire a convincere quel megalomane a stare dalla nostra parte-.
Sospirai.
Lui mi fissò dritto negli occhi, prima di acconsentire.
-E va bene, ma solo per oggi! Andiamo a cercare il signorino.... Ma ti ripeto! Solo per oggi!-.
Sorrisi, abbracciandolo.
-Grazie Shinji- cinguettai, schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Mmmm.... Piuttosto, dove possiamo iniziare le ricerche?-.
-L'Inferno- si intromise Grimmjow.
-Buona idea, espada dagli occhi azzurri-.
-Grazie shinigami sadico coi capelli tagliati a forma di fungo-.
Il Dio della Morte sorrise, scuotendo la testa.
-Vado a preparare alcune cose che ci saranno necessarie.... Torno subito- annunciò, prima di rintanarsi nella stanza accanto.
Nella camera calò il silenzio più assoluto, non si sentivano neanche nostri respiri.
-Quindi.... deduco che non ci sia possibilità per me- sentenziò il Sexta.
-Non dire così.... È che/-.
-Sei troppo impegnata nelle ricerche del tuo ragazzo per pensare ad altri.... Solo.... Perché mi illudi?-.
-Intendi il bacio di ieri sera?-.
Annuì, senza fiatare.
Aveva lo sguardo perso nel mio volto, aspettava con ansia una risposta, la quale non stava però arrivando.
-Allora?- chiese, quando evidentemente si era stufato di aspettare.
-Non lo so, credevo fosse la cosa più giusta da fare....-.
-Capisco- mi passò una mano fra i capelli e si abbassò, fino a quando i nostri volti non fossero alla solita altezza -Peccato, mi piacevano i baci di Hikaru chan-.
-Non chiamarmi "Hikaru chan"-.
Rise.
-Se mi dai un bacetto la smetto- scherzò.
Strofinai il naso contro il suo, sorridendo.
Cercò di avvicinare le nostre labbra, ma io mi spostai in modo fulmineo e lo evitai.
Feci segno di no con l'indice e poi uscii dalla stanza.
Lui sbuffò.
Raggiunsi Shinji, il quale stava sbrigando gli ultimi preparativi, come il cambiarsi d'abito.
Ora aveva addosso un maglione a collo alto arancione ed un paio di jeans grigi.
-Pronto?- chiesi.
-Sì, tu vieni con quello?- alluse al mio shihakusho stropicciato.
-Sì, perché?-.
-Perché sei inguardabile.... Aspetta qui-.
Con alcuni passi veloci raggiunse un negozio in centro, comprò nuovi abiti e me li riportò, facendo cenno di indossarli.
-Forza su, mettiti qualcosa di decente-.
Dentro il sacchettino spiegazzato della boutique vi erano una camicia nera manica a tre quarti e jeans blu scuro corti.
-Non crederai davvero che io mi infili questa roba per scendere all'inferno!- protestai -Shinji, apprezzo il tuo gesto, ma non stiamo andando in vacanza al mare....-.
-Che hanno di male? Sono alla moda e ti rendono carina esaltando al meglio il tuo corpo! Forza, mettili-.
Continuai a fissare i pantaloncini, sperando che da un momento all'altro potessero trasformarsi in un bel vestito nero da Dio della Morte.
-Signorina, tenga- ridacchiò Grimmjow, lanciandomi un completo bianco -Anche se la preferivo con quelli che le ha comprato Hirako-
Lo presi al volo.
-Cos'è?-.
-Divisa da espada, mettila e non far storie....-.
Ciò che mi aveva portato era un paio di pantaloni larghi ed una giacca aperta sul petto, entrambi della solita tonalità di bianco.
Lo squadrai male.
-Ho capito che ci tieni proprio tanto a vedermi svestita, ma.... Utilizzare un altro approccio no?- domandai, sollevando lo sguardo al cielo.
Rise.
Finii con l'indossare la divisa da espada e la camicetta nera, per evitare di rimanere seminuda.
-Sembro una zebra- dichiarai, guardandomi allo specchio.
-Hikaru, sorridi- disse Grimmjow, mi scattandomi una foto -Questa è per i posteri-.
Scappò via, mentre rideva a crepapelle e veniva inseguito da una me infuriata che brandiva la katana.
-BASTA- ordinò Shinji -Altrimenti vi porto all'inferno e vi ci lascio!-.
Ci fermammo di colpo ed io approfittai per distruggere la macchina fotografica.
-Stronza- sussurrò l'espada, guardandomi male.
Gli sfoderai un sorrisone.
-Aspetta stasera, quando dormi e poi vedi....- risposi.
-Perfetto, siamo tutti pronti per partire!-.
Dietro di lui spuntò un uomo bassino, dalla corporatura quasi scheletrica, con delle catene ai polsi ed al petto.
-Lui è Goro, ci aprirà un portale per arrivare dritti dove ci serve- annunciò il biondo.
-Dove sei riuscito a trovare un peccatore?!-.
-Ho le mie fonti-.
Il ragazzino si voltò e fece uno squarcio nell'aria, creando una porta per scendere all'inferno.
Vi entrammo.
Questa volta però non dovetti percorrere tutta la strada, esattamente come l'ultima volta che ci ero stata, ma ci ritrovammo direttamente nel Cimitero dei Peccatori.
-Grazie coso, se ho bisogno ti chiamo- borbottò Shinji, liquidando l'anima.
-Da dove iniziamo?- chiese Grimmjow.
Avevo l'aria assorta, stavo guardando un punto in particolare.
Il punto dove Lui era apparso nuovamente, dove mi aspettavo che apparisse di nuovo.
-Hikaru?-.
Ripensai ai momenti passati insieme e mi lasciai sfuggire un sorriso.
Sentivo il suo tocco delicato sulla mia pelle, i suoi capelli tra le dita ed il suo respiro sul collo.
Mi mancavano quei baci pieni di dolcezza e di amore, ma anche di rabbia e passione.
-Oi?!-.
Iniziai a camminare, senza badare a quello che diceva l'espada.
Ero troppo concentrata sui ricordi, su ciò che credevo importante per ritrovarlo, su quello che mi sarebbe servito e su quello che invece era solo un pretesto per sentirmi ancora una volta fra le sue braccia, nonostante non fosse davvero lì.
Sconfissi una guardia senza neanche voltarmi, lasciando il compito alla livrea con un semplice movimento della mano.
In quel momento avere anche la minima idea di dove stessi andando, per me, era un optional.
Mi avvicinai al punto in cui lo avevo visto l'ultima volta, cercando di captare anche la minima scia di reiatsu.
Riuscii a trovare una e mi lanciai nella direzione da cui veniva, usando lo shunpo più velocemente che potessi.
Venni seguita a fatica dagli altri due, che inutilmente mi chiedevano di rallentare.
La traccia di energia spirituale divenne sempre più debole, fino a quando non scomparve del tutto, in uno spiazzo con al centro un grosso fuoco sormontato da uno scheletro dalle dimensioni stratosferiche.
Mi fermai davanti ad esso, sospirando.
-L'ho persa- borbottai, imbronciandomi.
-Hikaru- mormorò Grimmjow -La prossima volta avvisaci-.
-Ah, scusate....-.
-Allora, questa traccia?-.
-Te l'ho detto, l'ho persa-.
-E questo cos'è?- domandò Shinji.
-Ah boh-.
Come se dovesse risponderci, il fuoco sputò fuori una figura umana.
Facemmo tutti un salto all'indietro, guardando con curiosità l'oggetto che era uscito dalle fiamme.
Un Peccatore, era rinato.
Si alzò da terra e se ne andò piangendo, prima di essere inghiottito da una kushanada.
-Che spettacolo orribile- esordì Grimmjow -Sembra di vedere me divorare altri hollow-.
Shinji lo guardò schifato, scuotendo la testa e mettendosi le mani in tasca.
-Beh, qui l'unica cosa da fare è tornarsene a casa e pensare ad Aizen- disse.
-Di già?!- protestai -Ma se saranno 10 minuti che siamo qui!-.
-Sbagliato, prima cosa: è un'ora e mezza che stiamo cercando e, seconda cosa, abbiamo perso ogni traccia di lui, come continueresti le ricerche?-.
Non risposi.
-Torniamo a Karakura-.
Con una mossa di kido ci rispedì tutti nel sotterraneo dell'Urahara Shop.
Salii al piano superiore, entrando nel laboratorio, attivando il rilevatore di particelle spirituali e ponendovi all'interno Kyoka Suigetsu.
Iniziai a canticchiare, mentre lo strumento compiva il suo lavoro ed io leggevo i miei appunti su come riportare in vita gli shinigami.
Trovai un foglietto scritto non con la mia calligrafia.
"Cancellare la memoria al soggetto ed alla Zanpakuto"
Sarebbe stata una cosa interessante da provare su Aizen, cosicché non tornasse ad essere un pazzo sclerotico con manie di grandezza estremamente pericolose....
Sorrisi, seguendo le indicazioni nei miei appunti e quelle sul pezzo di carta.
In men che non si dica mi ritrovai di fronte il corpo di Sosuke.
Presi immediatamente Kyoka Suigetsu, piantandogliela nel petto e lanciandovi un incantesimo di kido.
Ci fu come una sorta di esplosione, che mi fece volare via dallo shinigami.
Mi rialzai, facendo correre la mano alla mia Zanpakuto, nel caso la pratica per la cancellazione della memoria non avesse funzionato.
-Ciao- sussurrò l'uomo, guardandomi con occhi spaventati -Chi....chi sei? Cosa ci faccio io qui? Perché sono nudo?-.
Gli presi la spada e la misi in un fodero, appendendola al mio obi.
-Ciao Sosuke- risposi, passandogli una coperta.
-Chi sei tu?-.
-Non ha importanza, stai fermo da solo o devo bloccarti io?-.
-Da solo-.
-Bene....SHINJI- urlai, chiamando l'altro shinigami.
Quello arrivò in un nanosecondo.
-Che/- non finì la frase, si zittì immediatamente, prima di tirare un pugno secco in faccia all'uomo che aveva di fronte.
-Perché lo hai fatto?!- chiesi, fermandolo.
-È il minimo- rispose lui -Alla fine di tutto questo spero di non essere preso dal desiderio di uccidere....-.
-Sei tu ad averlo voluto riportare in vita! Non io! Io avrei cercato Kisuke! E comunque a quanto sembra gli ho cancellato la memoria....-.
Mi guardò con occhi pieni di stupore.
-Come?-.
-Lascia stare.... Allora Sosuke.... Erm.... Bentornato!-.
Guardai lo shinigami che era a terra, con la coperta addosso e che ci osservava con curiosità.
-Stai parlando con me....?- fece, indicandosi.
-Esatto, Sosuke Aizen; shinigami-.
-Shi.... Shinigami? Io? Un Dio della Morte?! Ma non farmi ridere!-.
Gli mostrai la sua katana.
-Questa è la tua Zanpakuto, non so se ti ricordi di lei....-.
-No....-.
-Benissimo, vestiti che nel frattempo ti spiego un paio di cosette....-.
Gli porsi uno shihakusho, mentre gli facevo un riepilogo veloce di quello che lui era tralasciando chiaramente tutti i dettagli di ciò che aveva fatto e di ciò che avrebbe potuto fare, cosicché non gli tornassero in mente idee strambe come il cercare di sterminare tutto il Seireitei.
-Vieni- borbottai, facendomelo camminare al fianco.
Lo portai nel sotterraneo, chiusi la botola di accesso e gli lanciai la Soul Slayer.
-Che ci devo fare?- chiese.
-Attaccami, no?-.
Mi corse incontro, con passi decisamente troppo umani e lenti, infatti lo evitai con molta facilità, tagliandogli le vesti sulla schiena.
-Ehi!- protestò -Non mi avevi detto che avresti usato anche tu la spada!-.
Risi.
-Dai Sosuke, ho pure una mano in tasca! Sarà meglio che per prima cosa ti insegni nuovamente ad usare lo shunpo-.
-Lo che?!-.
Con dei passi veloci lo raggiunsi, rubandogli la Zanpakuto e slacciandogli la cintura, facendolo rimanere in mutande.
Mi allontanai a sufficienza, per godermi lo spettacolo di un Sosuke Aizen paonazzo, che cercava di risistemarsi le vesti, senza successo.
-Aiutami!- disse, facendomi segno con la mano.
Mi avvicinai, ridendo come una matta.
Gli misi a posto il tutto in pochi secondi, sotto lo sguardo scioccato di lui.
-Come....?-.
-All'incirca 150 anni di esperienza.... Allora Sosuke, iniziamo la tua lezione sullo shunpo!-.
Alla sera riusciva quasi ad eguagliare la mia velocità.
Ero molto fiduciosa, speravo che entro la fine della settimana avrebbe recuperato i suoi poteri, magari aumentando la forza spirituale e riuscendo a combattere come prima che si impiantasse l'hogyoku.
Lo feci dormire in laboratorio, dopo avergli somministrato una dose massiccia di sonniferi ed averlo messo sotto la stretta sorveglianza di Tessai.
-Signoria Hikaru, mi scusi, c'è qualcuno che la aspetta fuori dal negozio: un certo Ichimaru Gin assieme al Capitano Kuchiki- disse proprio quest'ultimo, indicandomi la porta d'ingresso -Io gli ho detto che lei non c'era e mostrato le varie stanze vuote create con un'illusione del signor Hirako, però il Capitano non ci crede e continua a chiedere di lei-.
-Byakuya Kuchiki?! Oh Santo Cielo!-.
-Signorina Ukitake, a mio parere è successo qualcosa di grosso....-.
Strabuzzai gli occhi.
-Da cosa lo capisci?-.
-Kuchiki dono non ha l'haori-.
-Ci penso io.... Grazie Tessai-.
Uscii di corsa, trovandomi di fronte il mio Tenente e Byakuya.
Ci fissammo per un tempo interminabile prima che qualcuno spiccicasse parola.
-Vi prego.... Ditemi che non siete venuti ad arrestarmi....- mormorai, guardando in particolare il Capitano della Sesta, che sembrava stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
-Lo ha fatto.... Lo ha ucciso....- sussurrò quest'ultimo, cadendo sulle proprie ginocchia ed abbassando lo sguardo -Ed ha mandato Renji al patibolo.... Aiutami ti prego-.
Quando tornò a guardarmi in faccia vidi il suo volto rigato da decine di lacrime che non avevano intenzione di smettere di cadere dai suoi occhi.















~Angolo Autrice~
Salve lettori :3
Siamo arrivati al capitolo 21.... Wow *^*
State seguendo in tantissimi, graziegraziegrazigrazieeeeee <3
vi voglio tanto tanto bene :3
grazie di sopportare tutti i miei sbalzi di umore, i miei capitoli che passano dall'essere simpatici al deprimente, ai miei scleri su Radio Gin (che, spero tornerà già dal prossimo capitolo) e tutte le cagate che scrivo in questo piccolo spazietto in fondo :3 
Il Tenente Ichimaru si raccomanda di fare tante domande (altrimenti non sa come iniziare col suo programma!), di non essere timidi e di chiedere qualsiasi cosa vi interessi :3
vi mando un bacione, in attesa delle vostre recensioni :*
ancora mille grazie 3:
Luci 
 
  
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