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Autore: batcamem    30/07/2014    1 recensioni
[Percico]
Si incamminarono da soli verso l’albero di Talia, che si trovava in cima alla Collina Mezzosangue. Da lì si poteva vedere perfettamente la radura: la Casa Grande, il campo di fragole, il lago delle canoe… era sempre bello tornare lì e poter tornare con la mente agli anni passati, quando avevano visto il Campo per la prima volta.
- - -
- Per gli dei… - sussurrò Nico abbassando lo sguardo. Una ciocca di capelli neri gli cadde sul volto pallido. – Che cosa ho fatto!
Guardò dopo il viso dell’amico che ancora gli sedeva accanto e lo guardava spaesato. Pensò che forse non era ancora riuscito a metabolizzare bene quanto era appena accaduto, ma gli posò una mano sul volto e gli sistemò quella ciocca dietro l’orecchio.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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C'è chi dorme troppo e... chi troppo poco.

Quando tutti i ragazzi seppero che il falò per quella sera era stato annullato, rimasero delusi e tristi. Ma mai come i capi delle case. Infatti, mentre tutti bighellonavano per il campo, loro si sarebbero dovuti vedere alla Casa Grande per una “questione importante”.
Per le nove di sera, quando il sole era scomparso dietro i palazzi della città ed erano rimaste solo delle sfumature azzurre all’orizzonte, i ragazzi e le ragazze andarono alla Casa e si riunirono intorno al tavolo da ping-pong.
Percy, Annabeth, Nico, Will, i fratelli Stoll e altri ragazzi erano seduti su delle sedie di legno con i braccioli e parlavano tra di loro, in attesa dell’arrivo di Chirone.
Clovis, come al solito, dormiva beatamente e i fratelli Stoll gli continuavano a fare il solletico sotto al naso (ovviamente dopo aver riempito per bene le sue mani con della colla a presa rapida). Clarisse faceva una gara a braccio di ferro con Butch.
Gli unici in disparte erano i tre amici. Continuavano a parlare della situazione.
- Ragazzi! - Chirone arrivò uscendo dalla Casa Grande dentro la sua sedia a rotelle. La sua espressione seria fece zittire tutti. Clovis ancora stava dormendo, forse con un po’ di schiuma da barba di troppo sotto il naso rosso.
- Dobbiamo parlare di cose serie, quindi prima iniziamo e prima finiamo. - Continuò a dire mettendosi di fronte a tutti. Osservava attentamente i semidei con occhio giudicatore, poi si girò verso Percy. - Comincia tu.
Il ragazzo guardò gli amici e si asciugò le mani sui pantaloni della tuta neri, si alzò e iniziò a raccontare quello che era successo quel pomeriggio e della profezia. Tutti ascoltavano stranamente presi, quando uno strano verso interruppe quel momento di concentrazione.
- Scusate. - irruppe il signor D. con un bicchiere di coca-cola in mano. - Continuate pure, continuate. - mosse la mano ed entrò nella Casa, sorseggiando lentamente la sua bevanda dolce e gassata.
- Per tutti gli dei! - sbroccò Clarisse alzandosi in piedi. - Vorrei sapere perché cavolo Zeus ci abbia dovuto rifilare quel... dio! Non era meglio qualcun altro?! - disse infuriata e alzando i pugni al cielo.
Un tuono rombò per tutta la valle.
- Siediti, così non risolverai le cose. - disse il centauro.
Sbuffando la ragazza si sedette sulla sedia facendola quasi rompere. Ma non aveva proprio tutti i torti: nessuno sopportava più Dioniso.
- Ora fate silenzio! - disse Annabeth battendo una mano sul tavolo da ping-pong. - Noi stiamo parlando di una cosa seria. Avete capito?!
- Dobbiamo capire chi è questo nemico del cielo. - spiegò Nico, che fino a quel momento era rimasto in silenzio ad ascoltare attentamente. Il figlio di Poseidone si girò verso di lui e sorrise, facendolo arrossire. Fece un respiro e riprese a parlare. - Ho pensato... e temo che sia qualcuno come noi. Qualcuno che si è camuffato, come ha fatto Luke.
Travis, che stava bevendo una Diet Coke, sputò tutto in faccia a Clovis, che si svegliò sussultando trovandosi la faccia sporca di coca e schiuma da barba. - Che schifo! - gridò in preda al panico e iniziando a correre giù per le scale.
Tutti scoppiarono a ridere e anche Chirone, che fino a quel momento aveva tentato di mantenere un aspetto serio e professionale, rideva di gusto vedendo quel povero ragazzo che correva spaventato verso la sua casa, quella di Ipno.
Dopo un paio di minuti, quando tutti si furono ripresi, tornarono a parlare sul da farsi.
Decisero che prima fossero partiti e meglio era, e ovviamente i tre erano Annabeth, Percy e Nico.
- Ragazzi non sappiamo ancora di cosa si tratta, quindi domani, quando la vostra impresa inizierà, prestate molta attenzione. E soprattutto tu Nico, che nonostante abbia partecipati alla guerra contro i Titani e attraversato il labirinto di Dedalo da solo, non sei abituato. Potrebbe essere pericoloso come potrebbe anche non esserlo. - guardò i tre ragazzi. - Mi raccomando, mi fido di voi. Non mi deludete.
Gli altri ragazzi intanto si erano persi tutto il resto del discorso, pensavano ai fatti loro e parlavano del più e del meno.
- Ok, ragazzi, ora tutti a dormire! Domani sarà per tutti noi una giornata molto difficile. - batté le mani Chirone attirando l’attenzione di tutti. - Buonanotte a tutti, ci vedremo domani mattina alla Mensa.
Entrò dentro la casa con la sedia a rotelle e poco dopo le luci dentro furono tutte spente.
Anche i ragazzi, stanchi dopo una lunga giornata, si decisero ad andare nelle loro case.
 
Nico si rigirava nel letto mugugnando parole strane e senza senso. Vedere Annabeth che baciava Percy sulle labbra per dargli la buonanotte non era la cosa migliore per il ragazzo.
Era ancora sveglio, gli occhi ben aperti che guardavano nervosamente l’interno della casa fredda. L’orologio elettronico che aveva al polso segnava le due e mezza di notte e se non si fosse messo a dormire entro pochi minuti, quella mattina neanche con gli scoppi di bombe si sarebbe alzato dal letto.
Frustrato e arrabbiato con sé stesso scalciò con i piedi il lenzuolo che aveva addosso e si sedette con le gambe fuori dal materasso e le mani sulle ginocchia. Sbuffò, si alzò, andò in bagno e, aiutata da una gran sorsata d’acqua, mandò giù un sonnifero.
Spesso gli capitava di non riuscire a dormire e l’unica soluzione erano i sonniferi che gli procurava suo padre ogni tanto, ben sapendo la sua situazione. Ovviamente Ade lo aveva fatto per non ritrovarsi durante la notte nel castello un ragazzino semimorto.
Ritornò a letto e dopo poco riuscì ad addormentarsi. Peccato che il suo sonno fu molto movimentato...
 
Sognò di trovarsi sull’Olimpo, al cospetto degli dei. Peccato che non ci fosse anima viva, né al palazzo né per le strade che solitamente erano rumorose e brulicanti di gente.
Sentì un grido di terrore provenire da una delle numerose stanze del palazzo di Zeus e iniziò a correre verso la sorgente, ma tutto era buio e lui non riuscì a vedere niente. Tentò anche di fare un viaggio nell’ombra, ma in quel luogo era impossibile.
Tastò il grande muro aprendo tutte le porte che si trovava a portava di mano, ma nessuna era quella azzeccata. Alla fine si trovò ad un bivio: uno illuminato e l’altro buio. Si trovava in difficoltà e una figura comparve di fronte a lui.
Giano Bifronte.
- La vita è piena di bivi. - disse il viso destro.
- E dei essere saggio a capire qual è la scelta giusta da compiere. - disse l’altro.
Nico rimase in silenzio ad ascoltare cos’aveva da dire il dio romano.
- Molto spesso scegliamo la strada più semplice ai nostri occhi. - riprese il Destro.
- Evitando quella più tortuosa.
- Ma non sempre è così. A volte i ruoli si invertono e ti mettono in confusione. Ora, semidio, fai la tua scelta. Pensa saggiamente. - dissero in coro i due volti sorridendo, un sorriso malevolo pieno di odio.
Il ragazzo iniziò a sudare freddo. Rimase ad ascoltare attentamente entrambe le strade e prese la sua decisione, senza pensarci troppo.
- Andrò a destra, dov’è buio. - disse e il dio scomparve in una nuvoletta bianca, lo stesso modo in cui era comparso. Prese un respiro e iniziò a correre in quel corridoio freddo e sconosciuto, che tutto avrebbe portato tranne che salvezza.
Il rumore del vento penetrava da una fessura poco lontana da lui. Accelerò il passo e spinse una porta, trovandosi in una grande stanza illuminata a malapena da una candela poggiata su una scrivania d’oro imperiale.
Sulla sedia, dietro di essa, vi era seduta una grossa figura di una ragazza dalla figura mascolina e bruta. Un ghigno stampato sul suo volto e gli occhi illuminati da una cattiveria mai vista prima. Provò a mettere a fuoco ma il sogno divenne sempre meno chiaro e...
 
Nico si svegliò di soprassalto sentendo bussare alla sua porta con forza. Era giorno e lui era tremendamente in ritardo.
- Muoviti, apri la porta! - era Percy.
Il figlio di Ade si alzò di fretta e per poco non cadde, fece scattare la chiave nella serratura e aprì la porta, facendosi fulminare dalla luce del sole che era sorto da un po’.
- Finalmente! - disse esasperato entrando e buttandosi sul letto ancora caldo dell’amico. - Sono almeno venti minuti che aspetto, ti rendi conto? Devi smetterla di prendere quei sonniferi, o uno di questi giorni mi farai prendere un colpo!
- Scusami Percy... - rispose sedendosi di fianco a lui e abbassando lo sguardo.
- Ok, oggi ti perdono! - gli disse baciandolo sulla guancia e facendolo arrossire. - Ma, visto questa situazione tra noi due, se mai non riuscirai ad addormentarti, sai che puoi contare su di me e sulla mia compagnia.
Il più piccolo sorrise e gli diede un bacio sulle labbra, poi si alzò e si strofinò le mani.
- Bene, visto che sei qui, che ne dici di aiutarmi a preparare lo zaino per questa nuova impresa?


Nota dell'autrice: ariecchime!(?) Un nuovo capitolo... il sesto! Ho notato che il precedente non è stato molto gradito, o sbaglio?
Comunque, tralasciando tutto questo, che ve ne pare? Spero vi piaccia un po', ma vi avverto che era più un capitolo di transito. Il prossimo sarà migliore, lo giuro!
Vi avverto che, mio malgrado, non avrò molto tempo per dedicarmi alla scrittura perché devo studiare e sabato parto per la montagna e torno il 16... cercherò di connettermi con l'hot-spot del mio cellulare.
Ora vi abbandono (per modo di dire, ovviamente) e alla prossima!
Aspetterò vostre recensioni!

P.s. messaggio diretto a tutte le tributes: avete visto ieri il trailer di Mockingjay? *^* Io sì e non vedo l'ora di vedere il film. Sono troppo emozionata!

 
  
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