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Autore: Yumeha    30/07/2014    16 recensioni
Lucy e Levy avevano lasciato le loro bambine in balia dei padri. Motivo? Avevano avuto uno strano attacco di shopping compulsivo.
Grosso errore.
Natsu e Gajeel non sapevano nemmeno da che parte girarsi. [...]
~
Non so cosa gli è preso al mio ultimo neurone, ma ormai credo che a differenza mia, lui sia partito per le vacanze in qualche isola caraibica, abbandonandomi al mio triste e crudele destino, e queste sono le conseguenze. (?)
Spero di riuscire a strapparvi una risata. ♥
Lilith ♥
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'New Generation: Al peggio non c'è mai fine!'
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How to be a perfect father
 
Sclero momentaneo (?)

Lucy e Levy avevano lasciato le loro bambine in balia dei padri. Motivo? Avevano avuto uno strano attacco di shopping compulsivo.
Grosso errore.
Natsu e Gajeel non sapevano nemmeno da che parte girarsi.
* * *
 
Il rosato guardava la sua bambina dimenarsi tra le sua braccia, mentre muoveva i piccoli pugnetti e strillava.
«Oh, per amor del cielo! Questi cosi non stanno zitti!» sbottò il moro, dietro di lui.
Nemmeno il Drago di ferro sembrava cavarsela bene: teneva la sua bambina dalla tutina color ciclamino, usando solo l’indice e il pollice. Gajeel guardava il rivolo di bava scivolare dalla bocca della bimba e scorrere lungo il mento con un misto di disgusto e terrore.
«Mirai, per favore, finiscila di piangere.» fece il moro disperato.
Natsu osservò meglio sua figlia, pensando con sollievo che si era finalmente calmata. «Grazie a Dio, Mia sembra abbia finito.» mormorò lui stanco.
Appena finì di parlare, qualcosa sembrò disturbare il sottile olfatto del Drago di fuoco: un odore – meglio dire una puzza – gli invase le narici, costringendolo a portarsi una mano davanti al naso. E veniva proprio dal pannolino della sua bambina. Mia aggrottò le sopracciglia, si immobilizzò un attimo, poi scoppiò a piangere più forte di prima.
Natsu sbiancò. «Io non la cambio.»
Gajeel scoppiò a ridere. «E cosa vorresti fare? La lasci così?»
A reazione alle sue parole, anche Mirai ebbe lo stesso piccolo incidente della piccola Dragneel.
Il rosato ghignò, mentre il moro si disperdeva in una raffica di imprecazioni molto fantasiose sulle mutande sporche di Zeref.
«Piccola ma letale.» sibilò il Drago di ferro.
«E adesso?» chiese Natsu, indeciso sul da farsi.
«Aspettiamo che entri qualcuno dalla finestra e che ci aiuti con i pannolini.»
«Ma se siamo al terzo piano.»
Il moro gli scoccò un’occhiataccia. «L’ironia deve essere qualcosa a te completamente oscuro, Salamander.»
Il rosato sbuffò, decidendosi ad andare in bagno e spalancando la porta. I timpani gli stavano saltando, diamine. Quella bambina invece di ereditare il suo potere di Drago, sembrava una sirena col mal di pancia. Si avvicinò a un cassettone, dove all’interno c’era una legione di pannolini. Si chiese come mai Levy ne avesse comprati così tanti. Sua figlia aveva per caso dei seri problemi intestinali?
Natsu sgattaiolò fuori dal bagno e raggiunse il suo amico, lanciandogli un pannolino. «Cosa ne fate di tutti quei pannolini? Gestite un mercato nero di quei cosi?»
Gajeel aggrottò le sopracciglia. «Aspetta di vedere l’orda di omogeneizzati dentro al frigo.» borbottò lui. «Anzi no, non farlo. Potresti essere immerso appena lo apri, non credo di essere in grado di aiutarti, poi.» aggiunse rabbrividendo.
Il rosato lo guardò sconcertato, poi lanciando un’occhiata terrorizzata alla porta del bagno e al frigo della cucina, si avvicinò alla piccola Mia e cominciò a toglierle la tutina rosa confetto. Quando si ritrovò davanti al pannolino, lo fissò dubbioso. C’erano disegnati degli elefanti rosa sorridenti che svolazzavano su delle nuvole. Perché usavano dei disegni del genere quando togliere quel coso era un supplizio? Avrebbero potuto disegnare qualcosa di più lugubre, sicuramente più adatto. Dopotutto, l’odore lo stava decisamente uccidendo.
Lanciò un’occhiata furtiva al compagno, che era nella sua stessa barca. Aveva assunto uno strano colorito verdastro, mentre sfilava il nemico dalla dolce Mirai.
Il rosato non voleva essere lasciato indietro, così slacciò il pannolino e liberò sua figlia. Non riuscì a reprimere una smorfia disgustata mentre lo prendeva e lo lanciava fuori dalla finestra.
Gajeel strabuzzò gli occhi. «Ma che cazzo fai?!» sbottò.
«Mi libero del nemico.»
«Lanciando una bomba per strada?! Ma sei impazzito?!» Il moro si fermò un attimo a pensare, poi sghignazzò. «Pensa alla reazione del tipo che hai colpito.»
Natsu rise. «Dicono che porti fortuna.»
«Veramente è quando la calpesti.» lo corresse.
Il Drago di fuoco scrollò le spalle, sbuffando. «Dettagli.»
Gajeel si avvicinò alla finestra, con la sua bomba in mano, osservando meglio la reazione dei passanti. D’altronde non succedeva tutti i giorni di vedere un pannolino – per di più sporco – cadere dal cielo. C’era un ragazzo che stava sbraitando e che cercava di darsi una sistemata, evidentemente colpito.
«Vediamo se riesco a centrarne due.» ghignò il Dragon Slayer del ferro.
«Cos’è un gioco?» fece Natsu.
«Potrebbe essere quasi divertente cambiare le bambine da questo punto di vista.»
«Ma se prendessi Mia e la usassi direttamente come mitragliatrice
«Be’, direi che poi la ricompensa alle missioni è assicurata.» Il volto di Natsu si illuminò, ma il moro lo fermò prima che potesse dire l’ennesima cavolata. «Non ci provare, stavo scherzando.»
Il Dragon Slayer del fuoco roteò gli occhi, guardando Gajeel che caricava e lanciava il pannolino gridando ‘foooorg’. La bomba prese in pieno viso un passante, che cadde all’indietro. I ragazzi scoppiarono a ridere sbrigandosi a chiudere la tenda della finestra.
Natsu si avvicinò nuovamente a Mia, iniziando a metterle il pannolino nuovo.
«Aspetta, ma prima non dovremmo lavarle?» chiese Gajeel.
Il rosato alzò lo sguardo sull’amico. «E io come faccio a saperlo?»
«Facciamo fare loro un bagnetto.»
«Ti stai immedesimando nella parte?» ghignò il Drago di fuoco.
Il moro gli scoccò l’ennesima occhiataccia. «Zitto e prendi tua figlia.»
Il rosato ubbidì, prendendo Mia e schizzando in bagno, seguito a ruota dal Drago di ferro. I due ragazzi si avvicinarono alla vasca e iniziarono a riempirla, mentre adagiavano le bimbe all’interno. Mia e Mirai smisero finalmente di piangere, osservando con curiosità l’acqua che saliva sempre di più. Iniziarono a muovere le manine e i piedini, giocando e ridacchiando. Natsu osservò rapito la scena. Dio, se amava la sua piccola. Era veramente bellissima. Notò Gajeel osservare la sua con altrettanto sguardo meravigliato.
«Salamander, vai a prendere gli asciugamani.»
«Dove sono?»
«Non ne ho la più pallida idea. Levy si diverte a nascondere le cose. Soprattutto per quanto riguarda il cibo nel frigorifero. Manco Dora l’esploratrice avrebbe il coraggio di metterci le mani dentro.»
Il rosato sghignazzò, voltandosi e cominciando a spalancare vari cassetti. «Non li trovo, Ferraglia.»
Il moro sbuffò spazientito, aiutandolo nel cercare gli asciugamani. Dimenticandosi completamente delle bambine e dell’acqua che saliva. Quando – con orrore – non sentirono più i risoli delle figlie, si voltarono perplessi. Davanti a loro c’era l’immagine di una vasca che ormai strabordava, ma di Mia e Mirai non vi era traccia.
I due Draghi cacciarono un grido, cominciando a tastare la vasca alla ricerca delle bambine.
«Fai scendere l’acqua!» grugnì Gajeel.
Natsu corse dall’altra parte, scivolando a causa dell’acqua che era caduta fuori e sbattendo il mento contro il bordo della vasca. «Cazzo che male.» sibilò.
Massaggiandosi il mento, tolse il tappino e con un groppo di terrore bloccato in gola, aspettarono che l’acqua calasse. Quando però, sparì tutta, delle bambine non vi era nemmeno l’ombra.
«Sono state risucchiate!» strillò Natsu tastando il tappino e sollevandolo per vedere all’interno.
«Idiota, è impossibile.»
«Ferraglia, è stato un piacere conoscerti.» fece il Drago di fuoco alzandosi e uscendo dal bagno.
«Dove credi di andare?!»
«Scappo in Burundi.»
«E dove cazzo è il Burundi?!»
«Non lo so, ma dà l’idea di qualcosa di irraggiungibile.»
«Salamander, cerchiamo le marmocchie.»
Natsu, nonostante preferisse l’alternativa del Burundi, cominciò a vagare per casa in cerca delle bambine. In quel momento però, sentì la finestra aprirsi e nel voltarsi per poco non si aggrappò al soffitto dallo spavento.
«Gesù!»
«Ehm, no. Sono solo Gray.» informò il moro, guardandolo stralunato.
«Merda!»
«Preferivo Gesù…» disse facendo una smorfia.
«Giuro che non abbiamo perso le bambine!»
«Avete perso le bambine?!»
«No, ho detto: sono finite le cartine.»
«Immagino che tu le abbia appena finite, dato che sembri completamente fatto.»
Nel frattempo, Gajeel, attratto dal casino, accorse in direzione dell’altro Drago e per poco anche lui non si attaccò al lampadario. «Mavis!» esclamò.
«Ti sembro una donna?!» grugnì Gray.
«Cosa ci fai qua?» chiese Natsu.
L’Alchimista del ghiaccio scrollò le spalle. «Mira mi ha mandato a vedere cosa stavate combinando appena è venuta fuori la notizia dei pannolini volanti.»
I due Draghi sbiancarono. «Bene ora che hai visto che non c’è nulla di cui preoccuparsi, puoi andartene.» fece il rosato, afferrando l’amico per le spalle e spingendolo fino alla porta. «Salutami tutti.» fece lui con un sorrisetto nervoso, e senza aspettare la risposta del Ghiacciolo, gli sbatté le porta sul naso – ignorando le sue colorite imprecazioni e per quanto riguardava qualcosa su una chirurgia plastica.
«Okay, se non troviamo subito Mirai e Mia finiamo nei guai.»
«Siamo ancora in tempo per l’alternativa del Burundi.»
«Sto iniziando a prenderla in considerazione.» si voltò con un’espressione terrorizzata.
I due ragazzi si separano e iniziarono a cercare ovunque. Natsu guardò anche nella tazza del water.
Nel frattempo però il tempo continuava a passare inesorabile, nonostante il moro avesse distrutto l’orologio in salotto per il nervoso. Quando, grazie al loro udito incredibilmente sviluppato, sentirono il rumore della chiave che entrava nella serratura, i due iniziarono a sudare freddo. Corsero entrambi nell’unica stanza che non avevano ancora controllato, scoprendo le due bimbe sdraiate vicine, che si tenevano per mano, sul lettone e placidamente addormentate.
La porta si aprì.
I due Draghi si avvicinarono.
I passi pesanti delle due Giustiziere.
Sollevarono pieno le figlie e si sdraiarono, stringendo il loro pargoletti e chiudendo gli occhi.

 
* * *
 
Lucy e Levy tenevano fra le mani tantissimi sacchetti, piccoli, medi, grandi, enormi. Guardarono con un sorriso intenerito i loro mariti che abbracciavano le figlie.
«Meno male che Natsu sta dormendo e non ha visto la quantità di roba che ho comprato, se no sarei dovuta scappare in Burundi.»
«In Africa? A fare che? La venditrice di cobra Constrictor?» chiese la turchina inarcando un sopracciglio.
«Ecco dov’era il Burundi!» sussurrò Natsu a Gajeel, attento a non farsi sentire dalle ragazze.
«Salamander, preoccupati di quello che è rimasto nel tuo conto in banca, piuttosto. A me viene da piangere al solo piensiero...»
 
 




Lilith’s Corner
Buonasera gentaglia ~
Allora? Cosa ve ne pare? Spero di essere riuscita a farvi ridere. *^* Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, attraverso una recensione. Mi fareste felicissima. *u*
Passando alle cose serie, con questa OS vorrei iniziare una serie, però parlando della Nuova Generazione di Fairy Tail. Questa volta giuro di mantenere la mia promessa. çwç Sempre che una cosa del genere possa piacervi o quantomeno interessarvi.
Be’, ora vi lascio. :3
Ciao belli. ♥
Lilith ♥
 

 
 
 
   
 
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