Jon Bottom era seduto alla sua scrivania e stava bevendo il the che sua madre gli aveva lasciato fuori dalla porta, stando ben attenta a non entrare perché sapeva bene che il figlio non voleva avere alcun contatto con altri esseri umani.
Aveva le cuffie e non si era accorto dei rumori che provenivano dal piano di sotto.
A un tratto, però, la porta della sua camera si aprì!
Jon era terrorizzato e balzò sulla scrivania!
- Chi è che osa entrare in camera mia?! - urlò puntando la tazza di the contro la porta, a mo di pistola.
A fare irruzione nella stanza fu un ragazzo sui vent'anni. 
- Fermo! Io... - iniziò con tono minaccioso, ma poi strillò e si rannicchiò a terra contro la porta. - Oh, amico, sta' fermo con quella! È pericolosa! Non fare mosse azzardate, ti prego!
- Mosse azzardate?! Con una tazza di the?! E poi parli tu che hai fatto irruzione nella stanza di un hikikomori!
- Iciko che?
- Hikikomori!
- Senti, amico, non so che roba sia un ichiciomore ma non farmi del male!
- Ma sei tu quello con la pistola!
- Macchè! Ma no! È un giocattolo! Toh! - e sparò. Però partì un colpo vero.
- Aaah! Ma sei scemo?! - esclamò Jon - 'Sta cosa è vera! Mettila via!
- Okay, okay, ma tu sta' fermo con la tazza.
Jon posò la tazza e l'altro gettò la pistola a terra e partì un altro colpo che andò a sbattere contro la libreria facendo cadere un libro.
- Aaah! Se continui così ammazzi entrambi, idiota!
- Scusa, scusa. Ma 'sto libro che è? - disse raccogliendo il libro che era caduto a terra. 
- La Bibbia! 
- Ah, e tu leggi 'sta roba. Insomma dato che c'hai una tazza pensavo che fossi un tipo tosto!
- Ma no, non la leggo. E poi che ci sarebbe di male?
- Ma no, è solo che è un libro senza nè capo nè coda.
- In che senso?
- Nel senso che è come Kyogre: fa acqua da tutte le parti.
- Kyogre? Il pokèmon che fa sempre piovere?
- Sì, proprio quello.
Jon scoppiò in una risata fragorosa. - Ahahahahahahah, bella 'sta battuta!
- Grazie. Comunque io sono Alfred, piacere.
- Io sono Jon.
- Ciao, Jon. Senti, mi spieghi cos'è un icikomore?
- Hikikomori! È uno che sta sempre chiuso in camera sua e non ha contatti umani.
- Ah, e tu saresti uno di questi?
- Sì.
- Ma stai avendo un contatto umano! Con me! Ora!
- Ah? Che? Aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhh! È vero! Aiuto!!! Un umano! Aaaah! - e iniziò a correre in cerchio per la stanza con le mani sulla nuca.
- Ehi, amico, calmati! Ma da quanto tempo non esci?
- E IO CHE NE SO?! TIPO DIECI ANNI! 
- Che?! Ma sei scemo?! Dai andiamo a fare un giro! 
- UN GIRO?! MA SEI PAZZO?! IO NON POSSO USCIRE! FUORI CI SONO GLI UMANI! GLI UMANIIIII!!!!!
- Ah si? Ma dai! E poi guarda che anche tu sei un umano!
- OMMIODDIO! È VERO! AAAAAAAAAAHHH!!! - e si rannicchiò in posizione fetale sul pavimento.
- Dai Jon, usciamo! 
- Ah, che? O... okay.
Alfred aiutò Jon ad alzarsi e insieme uscirono di casa e fecero una passeggiata per la città. 
- Ehi, Alfred?
- Si?
- Senti, che ci facevi in casa mia?
- Ah, si, volevo rubare qualcosina ma poi tu avevi quella tazza e mi sono spaventato. E ora siamo amici! Guarda che strano!
- Sai, io sono diventato un hikikomori perché non avevo amici. Fare amicizia è sempre stato il mio più grosso problema.
- Ah si?
- Già. Però io e te siamo diventati amici quindi... per farmi degli amici devo fare delle rapine?
- Beh, se vuoi...
- Dai andiamo a fare amicizia, Alfred. Chi trova un amico trova un tesoro, quindi se andiamo là per un tesoro... alla fine il nostro tesoro sono gli amici!
- È uno strano modo di fare amicizia.
- Non fa nulla! Andiamo!