Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: imen_navy    31/07/2014    0 recensioni
-"Come può mancarti così tanto una persona che ha fatto a pezzi il tuo cuore?"
-"Forse perchè prima di distruggerlo è stato l'unico in grado di farlo battere"
E' una fanfiction su Ian Somerhalder e Rihanna..ok quest'ultima non è il massimo ma li ho immaginati insieme e mi è venuta in mente questa storia.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lei era affamata, affamata d'emozioni, sensazioni, percezioni. Lei aveva sempre quel vuoto mai riempito perchè nessuno aveva mai capito che il suo dare era senza richieste, senza pretese e si svuotava dimenticando sé stessa mentre cercava qualcuno che fosse come lei. E quella fame così sordida e implacabile, sconvolgente e devastante la stava portando alla follia. Sola e vuota. Una stella in declino silenzioso.La luce ormai avrebbe illuso i più di averla ancora quando in realtà non era più.

Robin smise di scrivere chiudendo il diario e nascondendolo sotto il materasso. Quello era il suo ennesimo stato in cui si sentiva e non poteva far altro che scriverlo in un misero diario che per lei era l'unica cosa di speciale che aveva regalatole dalla mamma.
Ogni giorno si svegliava alle sei per andare a lavorare in un lurido bar che però la pagava bene e le garantiva almeno un pasto. Non voleva nemmeno guardarsi allo specchio, il suo viso ormai pallido e le occhiaie visibili sotto gli occhi, si definiva semplicemente uno zombie.
Uscì di casa e strinse maggiormente il cappotto attorno al corpo, l'aria di gennaio la sentiva fin troppo bene sotto la pelle. Viveva in uno dei quartieri più violenti e criminali di Los Angeles ma per lei non importava in quale luogo si trovava voleva solo un posto dove vivere, dopo essere stata cacciata di casa e vissuto anni per strada per lei non importava più nulla, solamente a pensarci gli si inumidivano gli occhi per i ricordi troppo dolorosi, chiunque fosse stato al posto suo non avrebbe esitato a trovare il primo ponte e a buttarsi, ma lei era forte e coraggiosa, sapeva che era ancora troppo giovane e la vita porta sempre delle sorprese.
Si pulì qualche lacrima scesa ed entrò nel bar, salutò quei pochi clienti seduti ai tavoli a leggere il giornale.
Posò la sua borsa nel armadietto ormai arrugginito e come sempre guardava quella foto che aveva appeso, una foto di sua madre anche se l'aveva cacciata di casa le voleva comunque un mondo di bene.
-"Buongiorno" disse il suo capo. Lo aveva sempre ritenuto un'uomo dolce anche se all'inizio l'aveva trattata bruscamente, ma dopo che lui seppe del suo passato aveva fatto di tutto per aiutarla, e alla gente sarebbe sembrata essere pena, ma lui voleva aiutarla con tutto il cuore, era sempre stato protettivo con lei, quante volte le diceva di andarsene da questo quartiere ma lei rifiutava sempre perchè non aveva abbastanza soldi per andare a vivere da un'altra parte e iniziare una nuova vita e così aveva rinunciato a ad aprire ogni volta questo argomento, ma almeno l'unica cosa che poteva fare era proteggerla da tutti quegli uomini che ci provavano con lei o la minacciavano. La sua bellezza non passa di certo inosservata pensò lui.
-"Buongiorno". Gli rivolsi un sorriso timido, e senza aggiungere altro andai dietro il bancone per iniziare una nuova giornata che speravo finisse il più in fretta possibile.
Mi sono chiesta quand'è che avrò una vita felice, un'uomo che mi ami una famiglia, quando? O è questo il mio destino? non lo avrei mai saputo ne ero sicura.
Ogni giorno era sempre monotono pulire, servire e respingere con gentilezza uomini che come al solito ci provavano con lei, non voleva passare altri guai e lei lo sapeva troppo bene, in questo posto nessuno ti salva se non ti comporti in una maniera giusta o ti trovi in un guaio che non puoi uscirne, non ci mettono un secondo a bucarti la testa, glielo aveva detto chiaro e tondo Josh il suo capo.
In poco più di mezz'ora aveva finito di pulire mezza sala lasciando pulire anche le altre, prese la sua borsa ed uscì, strinse di più la sciarpa che aveva faceva un freddo cane. Non vedeva l'ora di tornare a casa e buttarsi sul letto e dormire, si sentiva esausta stanca, stanca di tutto questo.
Camminava sempre a testa bassa non voleva essere testimone di violenze o scambi di droga, in tutti i suoi diciannove anni di vita ne aveva viste di tutte.
Senza accorgersene si ritrovò attaccata al muro con le braccia bloccate al lati della testa, alzò la testa per guardare quell'enorme figura dinnanzi a lei. Quell'uomo lo conosceva fin troppo bene, tre settimane fa ci aveva provato con lei e come risposta ricevette uno schiaffo in pieno viso, l'aveva minacciata ma non dava tanto importanza a quelle parole.
-"Ciao bambolina, ti ricordi di me?" sputò quelle parole con violenza e rabbia, guardò i suoi occhi e in quell'istante tutte le sue barriere crollarono, aveva paura terribilmente paura, quegli occhi di ghiaccio esprimevano rabbia, odio, lussuria quella bocca che si trasformò in un ghigno divertito come se questa situazione lo divertisse ma c'era anche malizia, in quel momento capì che era spacciata aveva sentito molte cose di lui ma non gli ne importava perchè non sarebbe successo a lei e invece ecco qua si trovava attaccata al muro con quell'uomo a due centimetri di distanza che la guardava come fosse un dolce delizioso.
Cercava di dimenarsi ma non ci riusciva l'unica cose che poté fare era arrendersi non c'è l'avrebbe fatta con uno come lui la sua forze non erano nemmeno un terzo di quella sua. L'unica cosa che poteva fare era sperare che qualcuno la venisse a salvare, erano in un vicoletto che si affacciava per strada e molte macchine passavano per di lì quindi qualche speranza c'era che qualcuno li vedesse e venisse ad aiutarla, lo sperava tanto, ma in'attesa non poteva far altro che rimanere immobile lasciando che quel mostro le strattonava i vestiti, in quel momento non serviva piangere ma era l'unica cosa in grado di fare le sue lacrime scendevano interrottamente, si sentiva ferita, triste, la testa che le faceva male, si ricordò di annotarlo sul diario se fosse sopravvissuta, ma ora non erano cose a cui doveva pensare. Non voleva essere testimone di violenze bhè stasera ne era la vittima.


Ciao ragazze, questa è la mia prima fan fiction quindi mi scuso se ci sono degli errori o se la storia fa schifo. Ho deciso di mischiare un'pò la prima e la terza persona perchè non riuscivo a continuare la storia e così mi sembrava l'unico modo.
Ringrazio chiunque la leggerà, e cercherò di aggiornarlo ogni volta che ne ho il tempo. E spero che vi piaccia Rihanna xD 
Alla prossima ciaooo :)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: imen_navy