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Autore: ClaireDi4    31/07/2014    1 recensioni
Clara non ha mai voluto affezionarsi, ha paura di essere abbandonata e fa bene a pensarla così.
I suoi timori verranno confermati quando conoscerà Alan.
Seguire il cuore o la mente?
Il cuore si farà male in ogni caso.
(dal testo)
Alan è il ragazzo che Clara non avrebbe mai voluto incontrare.
Alan è rock a tutto spiano, motociclette, sigarette e birra, tatuaggi e amici.
[AgeDifference]
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Clara è un ammasso di casi non chiusi, di porte lasciate socchiuse e riaperte spesso, di scheletri nell’armadio.
Clara è nostalgia nei momenti sbagliati, pensieri confusi buttati su una pagina bianca, occhi vigili che osservano il mondo e sigarette fumate davanti ad un tramonto.
Clara è paura del buio, dei ragni, dell’altezza, di essere abbandonata, di affezionarsi alle persone.
Clara a volte si sente davvero una stupida.
 
“e più stupida di te, sappi non ne troverai
quelle tue paure inutili non finiranno”



Alan.
Caso non chiuso.
Alan è il ragazzo che Clara non avrebbe mai voluto incontrare.
Alan è rock a tutto spiano, motociclette, sigarette e birra, tatuaggi e amici.
Alan ha ventisette anni. Ha una ragazza. Ha una vita.
Alan è un vero idiota, ma questo Clara non lo ammetterà mai. Lei lo ha sempre trovato misterioso e schifosamente perfetto, fin dal primo momento in cui gli ha messo gli occhi addosso.
Clara sta davanti allo specchio e ripete le parole che deve dire ad Alan, le ripete fino alla nausea. Cerca l’intonazione giusta, le frasi giuste, le espressioni facciali giuste.
Ma sa benissimo come andrà. Le si spezzerà la voce non appena si troverà davanti quel sorriso.
 
“ma che stupida che sei, stupida un’altra volta
che parli ad uno specchio e mai alla persona giusta”
 

Alan la guarda in continuazione. E in un silenzio quegli sguardi dicono mille parole.
Alan inizia a parlare con Clara. Non avrebbe dovuto farlo.
Alan la bacia e sa che è sbagliato.
Clara si lascia baciare perché quelle labbra le desidera da mesi, ma sa che è tutto terribilmente sbagliato.
Troppo tardi. Clara ci è già dentro fino al collo.
Ad Alan non importa. Non dirlo a nessuno, fai finta che non sia mai accaduto, non succederà mai più.
E sarebbe bello, pensa Clara, poter non pensare costantemente alle sue labbra, ai suoi occhi, al suo sorriso, a lui.
Clara sa che deve dimenticarlo, sa che non può innamorarsi di lui.
Clara sa di avere sedici anni, e sa che Alan ne ha ventisette.
Adesso Clara sta davanti allo specchio e non ha più niente da dire. Si guarda e quell’immagine riflessa non somiglia a lei.
 
“hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio
che non sa chi sei”
 

Clara sale per le scale ed entra nell’appartamento, si siede sul divano bianco e guarda Alan.
Alan non sa perché ha invitato Clara ad entrare. Alan sa solo che vuole assaggiare di nuovo il suo sapore, vuole accarezzarla e vuole farla sua. La vuole.
Alan si avvicina a Clara e la bacia, di nuovo.
Clara dovrebbe respingerlo, dirgli che è di nuovo tutto sbagliato, ma come può dire di no alle sue labbra?
Clara non sa come ci sono arrivati sul letto, con Alan che le sfila la maglietta dalla testa e bacia ogni millimetro del suo corpo.
Alan non sa come ci sono arrivati nella sua camera, con Clara che cerca di annullare ogni distanza tra di loro.
Alan e Clara non capiscono come ci sono arrivati sotto le lenzuola, a far ciò che non potrebbero fare.
C’è una sola piccola differenza.
Ad Alan non importa. Questo è il nostro segreto.
A Clara fa male da morire realizzare che non le interessa, non le importa che Alan la sta utilizzando, lei lo aspetterebbe, lei starebbe qui per lui.
Clara si farebbe spezzare il cuore altre mille volte, solo per sentirsi di nuovo bene insieme ad Alan.
Clara sente qualcosa che parte dal petto e si diffonde in tutto il suo corpo, lasciandola senza forze.
Il cuore. Si sta rompendo.
E adesso il cervello lo deride gridandogli “Ti avevo detto che ti saresti fatto del male”.
Mentre Alan si riveste, Clara mormora un ‘sì, va bene’ e lo guarda mentre lui le da le spalle e si infila la maglietta.
 
“e da stupida che sei, fai pure finta di niente
lui si riveste soddisfatto e intanto sai che mente”
 

Alan è partito. Clara non ha sue notizie da tre mesi. Clara non lo ha ancora dimenticato.
E sa che non importa quale sarà il verdetto, per lei non sarà mai un caso chiuso.
Non importa se le amiche la porteranno fuori, la faranno divertire, le faranno conoscere qualcuno.
Non importa se farà una vacanza, se otterrà cento alla maturità, se qualcuno le farà una sorpresa.
Non importa se accadrà qualcosa di magnifico.
Alan resterà una porta socchiusa che Clara andrà ad aprire ogni giorno.
E non sa se riuscirà più a fidarsi di un uomo, a vivere appieno la sua vita, ad amare di nuovo.
Clara torna di fronte allo specchio. L’immagine riflessa è ancora diversa e non somiglia per niente a lei.
 
“uno specchio che non sa chi sei,
una stupida."


 






NdA: Salve a tutti, se siete arrivati alla fine di questa schifezza e.e
Ieri ascoltavo questa canzone, ovvero Stupida di Alessandra Amoroso, e mi è venuta in mente questa storia.
Inizialmente pensavo ad una storia molto più lunga, e invece è venuto fuori ciò. Ho preferito concentrarmi più sulle emozioni, i sentimenti e i pensieri, piuttosto che sulle azioni, che come avrete notato, sono descritte molto brevemente.
Fatemi sapere che ne pensate, è la prima OneShot che pubblico e sono spaventata perché solitamente non pubblico nulla di ciò che scrivo.
Grazie ancora se l'avete letta. Au revoir! :)
 
  
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