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Autore: Cecilia_Herondale    31/07/2014    1 recensioni
Un viaggio attraverso i ricordi di Katniss e di Peeta.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peeta Mellark
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Erano passati 10 anni dagli ultimi Hunger Games,i figli di Katniss e Peeta crescevano e i due sposi si amavano come non mai. Un giorno Katniss era sola in casa,nevicava e Peeta era al forno con Haymitch e i loro figli. Katniss si perse nei suoi ricordi, ricordò i giochi, la loro atrocità, i tributi che lei aveva ucciso. Cato. Un amore stroncato agli Hunger Games, quello di Cato e Clove, le dispiaceva, infondo lei e Peeta non erano gli unici sfortunati amanti. Il sorriso di Cato nel vedere Clove, quel bagliore negli occhi e poi lei. Lei che in fin di vita urlava il nome del suo amore. Ricordò quelle urla, quelle urla che la tormentavano nei suoi incubi ricorrenti. Poi le urla si fusero ad un suono, per la precisione un fischio. Il fischio di Rue che veniva ripetuto all'infinito dalle ghiandaie imitatrici. Le ghiandaie imitatrici però ora riproducevano una frase: “Katniss,Katniss,aiuto” erano urla di dolore di una voce familiare. La voce di sua sorella Prim. Ricordò la mietitura, e poi quel giorno a Capitol City. Dei paracadute come quelli usati agli Hunger Games scendevano dal cielo, i bambini stipati in quel piccolo spazio che tendevano le mani per afferrarli. Poi la prima esplosione,bambini morti, feriti, sangue di innocenti versato per nulla, poi sua sorella che andava ad aiutarli, che cuore d'oro e che dolcezza infinita. Un'altra esplosione, lei che urlava e poi più niente. Solo dolore, dolore fisico e morale. Le tornò a mente Gale, il suo amico di sempre, un'amicizia rovinata a causa di quelle bombe, come aveva potuto? Pensò che avrebbe voglia di vederlo, magari sarebbe riuscita a perdonarlo. Si ricordò di ciò che le aveva detto prima dei 74esimi Hunger Games, quell'abbraccio in cui si era perduta e avrebbe voluto rimanere. Poi si ricordò di Peeta, del suo Peeta, quello che non voleva uccidere, essere cambiato dai giochi ed invece era stato trasformato in una pedina dei loro stupidi giochi. Si, ERA, perchè lui ora è guarito, anche se a volte i suoi ricordi depistati tornano lui è guarito. Mentre Katniss rifletteva piangeva, lacrime di disperazione miste a felicità. In quel momento Peeta entrò in casa, un sacchetto del pane in mano, un sorriso splendente sul volto. Katniss sentiva i suoi figli ridere insieme a Haymitch, stavano facendo a palle di neve. Peeta capì subito cosa aveva Katniss e senza dire niente andò ad abbracciarla, profumava di pane e di dolci, questo era il suo Peeta. Poi entrarono in casa i bambini, si tolsero i vestiti pieni di neve e si unirono al loro abbraccio. Appena lo sciolsero Katniss sorrideva, era felice, nonostante le perdite. Squillò il telefono, Katniss rispose. -Ciao Katniss, sono Annie- Annie, la sua migliore amica. - Ciao Annie- disse Katniss allegra -Katniss, va bene se oggi pomeriggio sonoi da te? Sono già in viaggio, c'è anche mio figlio, così gioca con i tuoi bambini!- -Certo!- rispose Katniss -Mi mancavi!- si salutarono e Katniss annunciò il suo arrivo alla famiglia.
   
 
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