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Autore: dreamrauhl    31/07/2014    0 recensioni
"This is sempiternal. We will ever see the end?"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia suonò puntuale alle sette del mattino.
Luke la spense in pochi secondi, non dovette nemmeno alzarsi dal divano dato il fatto che era solito tenere il cellulare in tasca quando non dormiva in camera sua.
Quella notte, poi, non aveva dormito per niente.

Sperò invano che Nina non si svegliasse.
La ragazza, ancora insonnolita, invece aprì gli occhi e scrutò il posto in cui si trovava: era a casa di Luke, nel suo salotto, sul suo divano e aveva dormito con la sua felpa. Sembrava quasi non ricordarsene.

Buongiorno”, disse.
Hai due occhiaie che fanno paura, Luke”, continuò.
Non ho dormito molto”, rispose vago lui. Fu troppo vigliacco per dirle la verità.

Che ore sono?”, chiese Nina.
Le sette e cinque
E perché la sveglia è suonata così presto?
E' lunedì, Nina. Oggi c'è scuola, ricordi?

La ragazza spalancò gli occhi come se avesse appena visto un fantasma. Era convinta che fosse domenica nonostante avesse inviato un messaggio alla madre la sera prima dicendole che quel giorno sarebbe tornata il pomeriggio per via della scuola.

Eppure avrei potuto giurare che tu non fossi ubriaca ieri sera”, la prese in giro Luke.
Luke, non mi sembra il momento di scherzare! Non posso perdere altri giorni di scuola, sono a rischio con le assenze
Calmati, abbiamo almeno tre quarti d'ora di tempo per prepararci se proprio ci vuoi andare...
Non è che voglio, devo. E' diverso”, lo corresse Nina.
Va bene, va bene. Potremmo entrare due ore dopo, se ti va. Che lezioni hai le prime due ore?
Matematica e Storia, ma non importa. Non posso saltarle in ogni caso

Luke annuì deluso, credeva avrebbe accettato quel compromesso.

Vai prima tu a farti la doccia o vado prima io?”, chiese con tono disinteressato.
Vado io.
Okay, l'accappatoio è nell'armadio accanto alla doccia, per i vestiti non so che dirti. Puoi tenere la mia felpa se vuoi
Grazie”, rispose lei avviandosi verso le scale senza aggiungere altro.
La vecchia Nina aveva appena fatto il suo ingresso trionfante in casa, Nina era tornata più stronza di prima. Era proprio vero che vederla vulnerabile era più unico che raro. Luke sospirò, sapeva che la calma non sarebbe durata a lungo.

Mentre saliva la scala a chiocciola si perse a contare gli scalini, non aveva intenzione di permettere ai suoi genitori di rovinarle la giornata pur sapendo che il pomeriggio avrebbe dovuto affrontarli di persona.

In dieci minuti aveva già finito di farsi la doccia.

Non era una di quelle persone che stavano anche un'ora sotto quel getto d'acqua bollente rimuginando sugli errori commessi e rimpiangendo ricordi felici e persone care. Anzi, tutto il contrario: evitava che succedesse apposta, meno pensava meglio stava.

Si asciugò in fretta e si rivestì. Un brivido innaturale le percorse la schiena non appena indossò la felpa di Luke.
Fece finta di niente e allontanò quel pensiero in meno di un nano secondo.
Luke era il suo migliore amico, niente di più. Non ci sarebbe mai stato niente tra loro, ne era convinta da sostenitrice delle amicizie tra uomo e donna quale era.

Il trucco della sera prima le era colato contornandole gli occhi di nero, quindi scese le scale per recuperare la sua borsa e sistemarsi.

Hai finito?”, le chiese Luke.
Sì, devo solo truccarmi.
C'è uno specchio anche in corridoio, se vuoi. Nel frattempo io vado a farmi la doccia
Va bene”, rispose annuendo.

Prese la borsa e si diresse verso il corridoio.
Il corridoio era largo un paio di metri e portava ad un secondo bagno ed alla vecchia camera dei genitori di Luke.
Evitò volutamente di fermarsi una volta raggiunto lo specchio e percorse interamente il corridoio.
La porta dei suoi genitori era chiusa, forse a chiave. Luke non ci entrava mai, era il posto della casa che più odiava. Quello era il luogo in cui i suoi genitori erano soliti litigare o drogarsi prima che i servizi sociali li allontanassero dal figlio – e da quella casa - obbligandoli a disintossicarsi.
Fu tentata ad aprire la porta e sbirciare dentro, ma una voce proveniente dal piano di sopra la distolse da quel pensiero fin troppo sbagliato.

Non capì bene ciò che Luke le disse, ma non gli chiese di ripetere. Si limitò a tornare a testa bassa verso lo specchio come se Luke avesse capito le sue intenzioni.

Nella sua borsa vi si poteva trovare qualsiasi cosa: trucchi, salviette struccanti, fazzoletti, medicine per il mal di testa, spazzolino, dentifricio ed altre cianfrusaglie. Tutto fuorché libri.

Dopo un'occhiata rapida alla borsa in cerca dei trucchi, si fiondò verso le scale fino a raggiungere il bagno del piano di sopra. La porta, ovviamente, era chiusa a chiave.

Luke, devo lavarmi i denti!”, urlò battendo le mani contro la porta.
Un attimo, Nina

Fu davvero un attimo, Luke non stava scherzando. Le aprì indossando soltanto un paio di boxer neri e la invitò ad entrare come se la situazione che si era appena creata fosse routine.

Io, io.. aspetterò finché non hai finito”, biascicò Nina.
Luke annuì e richiuse la porta, un sorriso vittorioso gli comparve sul viso.

Aveva visto Luke in costume qualche volta, ma era stato anni prima. Doveva aver fatto palestra mentre non si erano visti, vi era una traccia di addominali e le braccia erano decisamente più muscolose rispetto a prima.
Arrossì ripensando a ciò che era appena accaduto, non poteva attendere che finisse invece di andare a bussare alla porta del bagno?

Doveva togliersi dalla testa a tutti i costi quel ragazzo alto, muscoloso, biondo e con gli occhi azzurri. Era il suo migliore amico, niente di più.
Non poteva essere attratta da lui. Era pressoché impossibile che potesse accadere una cosa simile.
Si lasciò scivolare sul muro finché non toccò il pavimento e si sedette tenendo la testa fra le mani. Era la prima volta che pensava a Luke in quel modo e si decise che sarebbe anche stata l'ultima.

La porta scricchiolò e lei si alzò velocemente in piedi.

Ti aspetto di sotto”, le disse Luke sorridendole prima di scomparire lungo le scale.

 

 

  
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