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Autore: Blue Sky in your Eyes    31/07/2014    0 recensioni
And yes baby you could be the light that opens to my eyes, maybe you would save me, but just if you want.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Christian Beadles, Kenny, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGUE.

 Helene e Orah erano migliore amiche da nove  anni, si conobbero tramite facebook quando  avevano 13 e 14 anni. Orah era la più grande e  faceva da sorella maggiore all'altra.
 Per anni vivevano distanti quasi 650 km, ma  quando finirono il liceo la prima cosa che  fecero fu prendere entrambe un treno per  Milano per incontrarsi, dopo sei lunghissimi  anni.
 Helene trascorse un po' di tempo a Venezia, a  casa dei genitori di Orah, ma dopo un po'  decisero di affittare un appartamento tutto per  loro per non dare troppo peso, vissero lì per  due anni fino a quando non decisero di andare  a fare una lunga vacanza studio-lavoro a Los  Angeles.
 Viaggiarono molto, Londra, Parigi, Berlino,  Dublino, Bern, Vienna. Le capitali europee più  rinomate. 
 Finalmente il loro sogno di vivere in America si  stava realizzando, avevano affrontato tutto  assieme, anche la più tragica delle cose, per  anni tramite dei social network.
 E adesso sfido chiunque a dire che le amicizie  a distanza non sono destinate a durare.
 L'amicizia a distanza è un po' come un  cristallo, se si decide di volerla affrontare è  come posare questo cristallo su un ago,  sperando non si frantumi in tanti piccoli  pezzettini.
Loro sono riuscite a tenerlo in equilibrio, e questo ago, man mano che il tempo passava si è rafforzato, diminuendo ogni volta la possibilità che il prezioso cristallo si rompesse.
Ed ora eccole qui, ancora assieme.




 
*Orah's POV*

«Helene cazzo, devi sempre farmi innervosire prima di ogni cazzo di partenza?» urlai dal piano di sotto alla mia migliore amica nonchè compagna di vita, «Possibile che tu abbia così tanta poca pazienza? Arrivo!», sbuffai affacciandomi alle scale vedendola trascinare giù due valigie.
La aiutai a portarne giù una e trascinai anche la mia nel bagagliaio dell'auto.
Ritornammo dentro al nostro appartamento per accertarci di non aver dimenticato nulla per poi riscendere giù e sistemarci in macchina.
Sospirai guardando Helene e prendendola per mano, «Venezia, ci mancherai davvero!», Helene mi sorrise già con sguardo nostalgico, «A presto Venice!».
Detto questo misi in moto l'auto e partimmo verso l'aeroporto 'Marco Polo' appunto della medesima città.

Non appena arrivammo molti ricordi raffiorarono nella mia mente, i ricordi del mio primo viaggio, dei voli in Francia di ogni estate con la mia famiglia sin dai tempi delle medie, i voli delle gite scolastiche o degli stages all'estero.
«Idiota muoviti o perdiamo l'aereo» disse Helene tirandomi per un braccio, «Peccato manchi un'ora e mezza genio del male -dissi sarcastica- su, andiamo a fare il check-in e a consegnare le valigie».


Come on skinny love just last the year,
Pour a little salt you were never here,
My my my, my my my, my-my my-my…
Staring at the sink of blood and crushed veneer.


 

«I passeggeri del volo EYKM12 per Los Angeles sono invitati ad avvicinarsi al corridoio dodici, aereo in partenza tra trenta minuti, grazie per l'ascolto», Helene iniziò a saltellare appesa al mio braccio muovendo le gambe in qualche strano passo di danza suscitando l'attenzione di alcune persone, come al solito, la presi per mano e iniziammo a correre verso il corridoio specificato, dove due addette controllavano i biglietti e i documenti per poi invitare i passeggeri a salire sul bus che ci avrebbe portati direttamente fin davanti all'aereo.
Presi l'ipod e ci infilai l'aggeggino di cui non ho mai saputo il nome per far sì che si possano infilare due paia di cuffie e ne porsi uno a Helene che appoggiò la testa sulla mia spalla stringendomi la mano, aveva paura del decollo dell'aereo.
Io chiusi gli occhi poggiando la mia testa sulla sua ascoltando Skinny Love, una canzone che ascoltiamo da quando avevamo 14 e 15 anni e di cui mai ci siamo stancate.
Mi sforzai a rimanere sveglia ma cedetti subito, erano praticamente giorni che non dormivamo entusiaste e aspettando questo giorno, ce l'avevamo fatta.

 

I tell my love to wreck it all,
Cut out all the ropes and let me fall,
My my my, my my my, my-my my-my…
Right in the moment this order’s tall.



#Tantantan
Okkay, devo dire che non è un inizio alquanto entusiasmante ma è giusto per darvi una piccola idea, la storia si baserà sia su più storie d'amore che su relazioni di amicizie, e non mi allargo di più, per ora.
Buona giornata <3-


 
  
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