Blaze. Il mio nome è Blaze. Ho 18 anni e vivo su Mobius da due anni. Prima non abitavo qui, ma in un regno di un altro pianeta. Perché sono arrivata qui? Mi ricordo solo che … su quel pianeta infuriava una guerra. Qualcuno dei miei parenti mi ha portato in volo nello spazio, e mi ha lasciata alle cure dell’infinito. Macabro, vero? Comunque. Due anni fa, mentre viaggiavo nel nulla mi accorsi che mi avvicinavo lentamente ad uno strano pianeta. Se mi fossi schiantata? In quel momento avrei preferito morire in guerra piuttosto che finire spiaccicata su un pianeta. Per tre giorni feci da satellite a quel pianeta, ma al quarto sentii una forza che mi trascinava giù. Cominciai a prendere velocità, e vidi che stavo entrando nell’atmosfera di quel pianeta. Arrivai a contatto con delle nuvole che mi inumidirono il vestito viola. Accadde una cosa strana: tutt’a un tratto vidi viola dappertutto. Capii presto di che si trattava: la gemma sulla mia fronte mi stava proteggendo dal prendere fuoco. Ma non rallentò la caduta, solo ne deviò la rotta: andavo giù a spirale. Con questo movimento persi velocità ma lo schianto fu lo stesso violento. Non so per quanti giorni restai svenuta, ma so di esserlo stata. Non volendo restare vagabonda per sempre, ormai distrutta dal viaggio cominciai a camminare. Speravo di azzeccare la casa giusta, dove c’è sempre una vecchia nonnetta che ti accoglie benevolmente. Trovai una casa, o, per meglio dire una villa, con un giardino gigantesco sul retro. Guardai il campanello: solo su di un biglietto, con un solo tasto, c’erano scritti questi nomi: Amy Rose, Cream the Rabbit, Cheese the Chao, Sonic the Hedgehog, Knuckles the Echidna, Rouge the Bat, Shadow the Hedgehog. Suonai, tanto sfinita quanto soddisfatta.
?: Chi va ad aprire?
?: Io no! Mi sto facendo la manicure!
? e ?: Noi stiamo giocando!
?: Io mi sto allenando a pugilato!
?: Io sto guardando Knucky!
?: Cacchio avete sempre una scusa pronta … vado io anche se stavo guardando l’oscurità.
Finalmente qualcuno aprì: un riccio tutto nero con degli aculei rossi, la faccia imbronciata e delle scarpe da corsa molto strane. Proprio in quel momento svenni per la stanchezza, proprio addosso a lui.