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Autore: Ladys_Black and White    31/07/2014    2 recensioni
[Dal Testo]
"Mai era riuscito a comandare un esercito, e nemmeno riusciva ad essere cordiale con chi abitava alla corte, Loki era bravo nel fare solo una cosa.
:-Dove vai?- chiese il fratello, improvvisamente disorientato da quell'azione.
:-Non mi sento bene...- mentì... in questo era un maestro.
(…) A tale domanda gli puntò il dito contro con ripicca:-Piccola ladruncola sarà tua sorella!-
Loki non si scompose tanto a quelle esclamazioni e tentò di mantenere un atteggiamento orgoglioso:-E tanto per rispondere alla domanda io mi chiamo Elsa Leaonhart e tu chi saresti di grazia?- chiese pungente guardandolo. Loki rimase leggermente spiazzato da questo comportamento e ricambiò lo sguardo provocante:-Io sono Loki, il principe di Asgard luogo in cui ti trovi. Lo sai che potrei giustiziarti per quello che hai appena detto?-"
Genere: Angst, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chi cerca trova una ladruncola, chi ruba si trova affibbiata a un pricipe



Ultimamente la biblioteca era sempre più frequentata dal principe. Non lo si vedeva mai uscire di lì se non in casi estremamente formali, o quando suo padre in persona glielo comandava. Era diventato più taciturno, addirittura saltava i pasti, si dileguava spesso e quasi mai apprezzava la compagnia degli altri. Rivolgeva la parola a pochi e molto spesso solo per informarli che si ritirava nelle biblioteche oppure che usciva in solitaria. Ma non stavolta. Quella mattina suo fratello, il principe Thor, lo aveva raggiunto nei suoi appartamenti sorridendogli felice:- Oggi usciremo insieme!-
Era una mattina di quelle fredde, un vento leggero e gelido soffiava su Asgard e il sole era leggermente filtrato dalle nuvole. Loki non aveva alcuna voglia di uscire, tantomeno se la compagnia era quella di suo fratello e la sua combriccola di amici.
Decise così di declinare l'invito tentando di trovare una scusa convincente, o che perlomeno allontanasse il fratello per un po’:-Thor non credo sia il caso di uscire con questo tempo, tra poco potrebbe piovere e sai che non gradisco dover correre sotto la pioggia solo per il gusto di farlo-
Il biondo sorrise divertito, ribattendo :-Ma è una cosa che ricorda le vecchie canzoni!! Le battaglie eroiche intraprese da nostro nonno, nostro padre...-
:-Hanno combattuto bagnati, Thor?- chiese l'altro il più distaccato possibile. Il fratello non seppe bene come rispondere, aspettò qualche minuto per trovare qualcosa con cui ribattere il commento e poi disse risoluto:-No fratello, ma forse un giorno lo faremo noi due! -
-Io non mi unisco alle vostre imprese eroiche...
-L'hai già fatto altre volte!
-E quelle volte infatti ne siamo usciti vivi grazie a me
-Grazie al mio martello, vorrai dire...- stavolta era davvero inutile ribattere. Ormai Thor era completamente preso dal ricordo delle sue battaglie eroiche e le sue scorrerie compiute con il Mjolinor, che Loki sapeva bene che rispondere sarebbe stato solo uno spreco.
Così si voltò prendendo dall'armadio qualche libro da rimettere a posto, e fece per uscire mentre ancora Thor ricordava ad alta voce tutti quegli episodi. Loki dentro di sè sospirò abbattuto, strinse la maniglia della porta e l'abbassò. Non era come suo fratello, non lo era e non lo sarebbe mai stato. Non aveva i suoi muscoli, non aveva la sua forza, non aveva la sua bellezza e nemmeno la stima di tutti. Sapeva benissimo anche che non sarebbe mai divenuto re, non aveva i requisiti. Ad esempio non aveva mai dimostrato di essere un grande guerriero pari a suo fratello, o suo padre. Mai era riuscito a comandare un esercito, e nemmeno riusciva ad essere cordiale con chi abitava alla corte, Loki era bravo nel fare solo una cosa.
:-Dove vai?- chiese il fratello, improvvisamente disorientato da quell'azione.
:-Non mi sento bene...- mentì... in questo era un maestro. Sapeva raccontare e realizzare bugie nel modo più egregio e quasi sempre non veniva scoperto. Quasi, perché quando accadeva era un problema. Nessun tipo di punizione, solo un rimprovero e quell'occhio. L'occhio di suo padre. Uno sguardo gelido, fermo, duro e deciso. Lo squadravano sempre senza alcuna visione gloriosa nei suoi confronti e sembravano dire "Da te mi aspettavo di meglio, ma lo so che non ce la farai mai"
Ormai aveva perso ogni speranza di diventare re o qualcosa di grandioso ai suoi occhi, perciò avrebbe trovato modi per apparirlo.
Apparirlo non vuol dire essere, vuol dire fingere, ossia mentire.
Non ascoltò le chiamate di protesta del fratello, ignorandole, dirigendosi nella Camera della cura. Perché? Perché alla fine dei conti lì trovava sempre qualcosa di interessante da fare e sicuramente se fosse andato in biblioteca il primo posto in cui lo avrebbero cercato sarebbe stato lì. Incrociò più volte il suo riflesso per le pareti a volte placcate d'oro del palazzo. Due occhi verdi furbi e taglienti, la pelle diafana un corpo slanciato e mani con dita affusolate. I capelli corvini erano pettinati in modo ordinato e lo sguardo perennemente scrutante e attento. Entrò nella sala ancora immerso nei suoi pensieri finché non vide una figura sconosciuta davanti a sè.
Una ragazza era china a frugare nei fari scaffali rovistando tra le medicine, borbottava qualcosa di incomprensibile, non curante dell'altra presenza. Loki si avvicinò lentamente:-Posso essere utile?- istintivamente si voltò, interrompendo la sua folle ricerca e lo scrutò curiosa da sotto il cappuccio che le nascondeva il viso; si potevano intravedere solo due grandi occhi di un blu elettrico. Erano profondi e vispi di un colore intenso. Un sorriso spavaldo le si dipinse sul volto e rispose:-Salve anche a te, e NO grazie- si guardò attorno
-Sono solo di passaggio, tu non mi hai visto ok?!-
Lentamente Loki si avvicinò di più squadrandola critico:-E tu chi saresti piccola ladruncola?-
Non era molto alta, non lo era per niente, magrolina con un fisico atletico di una che è sempre in continuo movimento.
A tale domanda gli puntò il dito contro con ripicca:-Piccola ladruncola sarà tua sorella!-
Loki non si scompose tanto a quelle esclamazioni e tentò di mantenere un atteggiamento orgoglioso:-E tanto per rispondere alla domanda io mi chiamo Elsa Leonhart e tu chi saresti di grazia?- chiese pungente guardandolo. Loki rimase leggermente spiazzato da questo comportamento e ricambiò lo sguardo provocante:-Io sono Loki, il principe di Asgard luogo in cui ti trovi. Lo sai che potrei giustiziarti per quello che hai appena detto?-
Assunse un'espressione di finto stupore:-Ah... Per Zeus questa poi! Non si è mai visto che per truffa si condannano le persone a morte!! E per omicidio cosa fate? Preferisco non saperlo è meglio. Hanno proprio delle leggi un tantino, ma solo un tantino rigide ad Asgard e poi non stavo rubando!! Stavo solo prendendo in prestito...- si giustificò convinta.
Continuò poi risoluta aggiungendo:-Allora piacere di conoscerti principe Loki-
L'altro rimase completamente senza parole, cercò in tutti i modi di ribattere ma ciò che gli rimaneva era solo silenzio. Sbagliava o una ladruncola come quella lo aveva appena investita con un turbine di parole?
Il principe la squadrò sempre più infastidito, guardandola trovo.
Che situazione assurda!! Lui era un principe, diamine! E quella era una sciocca ragazzina che era venuta a rubare nel posto più sbagliato. Non era rabbia ma fastidio, perché qualcuno gli stava tenendo testa:-Prendere in prestito?-
-Si genio, prendere in prestito…- insistette.
La squadrò nuovamente stavolta molto più evidente. Indossava dei Jeans neri con sfumature tendenti all'azzurro. Una felpa nera la copriva ben allacciata con una lampo, e si intravedeva qualche lembo di camicia verde acqua. Indossava anche degli anfibi neri lucidi, e tutto ciò diede a Loki solo l'impressione di una stupida sfida:-Io chiamo le guardie...- esordì il moro.
:-Chiamare le guardie?- domandò incredula portandosi le mani al petto teatrale:-Solo per me? Ma come sei gentile, è un gesto premuroso da parte tua davvero principesco- lo gratificò smielata calcando l'ultima parola. Questa è una sfida a campo aperto, e Loki la colse senza pensarci due volte. Ignorò tutto il buon senso che aveva, ogni cosa che potesse impedirlo nel rispondere a tono. Ora era ferito nell'orgoglio e quelle ferite bruciano più di tutte. Affilò le parole attentamente, scegliendole con minuziosa e crudele attenzione, guardò l'altra beffardo e replicò divertito:-Sono tanto principesco quanto il male che ti faranno le mie punizioni. Dì un po’: sei tanto povera da dover ricorrere a metodi disperati?- le girò attorno-In più sei anche così sgradevole da non poter mostrare il tuo "dolce volto”-
Loki sentiva di aver fatto centro, era sicuro che sarebbe riuscito a farla zittire e finalmente le avrebbe fatto capire chi comandava tra i due. Dovette smentirsi. Gli occhi della ragazza lampeggiarono divertirti e fece nascere sul viso un espressione di finto terrore:-No ti prego no! Le tue punizioni no! Tutto ma non questo! Per amor della tua pietà non varrai mica far del male a una povera ragazzina, vero?- lo scongiurò mostrandosi più dolce possibile-Be', mio dolce principe, io non sono nata in un castello gigantesco tutto d'oro e d'argenti da sviluppare una grande puzza sotto al naso- continuò lei quasi sprezzante. Sorrise melliflua:-Dipende dai punti di vista e poi non vorrei scandalizzarvi con la mia bruttezza potreste subire un tale shock da non riprendervi mai più…-
Erano al punto di partenza, un senso di noia, d’isterico divertimento si impossessò di Loki:-Allora forza scandalizzami, piccola ladruncola-
Si scopri il volto lentamente: aveva i capelli nero corvino ondulati con una ciocca blu al lato sinistro dei capelli che le incorniciavano il viso, ricadendo lunghi fino ai seni. Le labbra rosse come il sangue.
Loki continuava a rivolgerle occhiate di critica ma non poté evitare di notare la stanchezza presente nel suo volto molto provato. Gli occhi erano scavati e il suo sguardo ricambiava le occhiate con un misto di mistero, come se ci fosse qualcosa di più. Come se sapesse qualcosa di più, e Loki era certo che quel più doveva essere un avvenimento, un ricordo forse. In entrambi i casi era oscuro.
Il ragazzino si costrinse a mantenere lo sguardo fisso in quel pozzo senza fondo, possibile che non lo avesse notato prima?
Unì le mani dietro la schiena facendo un passo avanti, posizionandosi davanti a lui ma quel sorrisetto fastidioso non le si spense ugualmente:-Contento adesso?-
Loki era costernato, non si aspettava tanta schiettezza, tantomeno se quest'ultimo era un ladro. E cosa che più lo fece irritare un ladro che sapeva rispondere quanto lui, poi arrivò l'idea.
S’insinuò meschinamente dentro sè, stuzzicandolo e vincendolo. Ecco la sua opportunità di compiere imprese eroiche. Preoccupato le accarezzo il volto dicendo:-Mia povera ragazza cosa ti hanno fatto-
Arcuò un sopracciglio guardandolo negli occhi come se lo leggesse dentro diventando improvvisamente seria:-Ehy principino dei miei anfibi non attacca con me- lo ammonì.
Apprensivo continuò la sua piccola recita:-Attaccare? Io attaccare? Devi stare molto male- prima che potesse rivolgerle un'altra carezza la ragazza gli afferrò la mano in tempo:-Fallo di nuovo e te la stacco quella mano- lo avverti con tono duro-Non ho bisogno di alcun tipo di soccorso da Nessuno a prescindere da uno fasullo come il tuo-
Loki non volle terminare la sua meschina beffa.
La portò alla sua meta, malignamente contento e deciso.
La ragazza lasciò trascinare ma protestò lo stesso:-Sei un gran maleducato! Non è un comportamento dignitoso per un principe come te. Dov'è finita la cavalleria e le buone maniere?- le lasciò il privilegio di avere l'ultima parola senza replicare.
La fece passare attraverso porte d'oro massiccio, e con un inchino disse:-Padre degli dei il ladro è stato preso...-
Un uomo dalla barba e i capelli bianchi stava seduto su un trono, nella mano destra stringeva una lancia e indossava un'armatura placcata d'oro.
Davanti ai due Odino in persone li fissava con il suo occhio, impassibile, impenetrabile. Ma Loki sapeva che per lui quell'occhio riservava solo rimprovero.

:-Non bastava semplicemente dirmi di volermi portare dal padre Degli dei? Invece di inscenare quel teatrino vomitevole e altrettanto patetico- lo rimbrottò sospirando spazientita.
Odino guardò interrogativo entrambi, soffermandosi sulla ragazza:-Chi è lei?-
Loki fece un sorrisetto orgoglioso mostrandola, spingendola leggermente avanti:-Lei è Elsa Leaohnart padre, l'ho trovata mentre rubava nella Camera della Cura-
Odino si sporse leggermente in avanti:-Rubare? E perché dovresti rubare lì sentiamo?-
La ragazza si fece avanti sollevando un dito:-Prende in prestito, non rubare prendere in prestito- precisò.
Ah no stavolta Loki doveva vincere, si mise accanto a lei e disse con voce melliflua:-Padre non date ascolto a questa ladruncola, stava rubando sono testimone-
:-Loki sai bene che solo un testimone non conta per me...-
No a te non basta che sia stato io a vederla, pensò tristemente Loki. Lo sguardo fuggì a terra improvvisamente perdendo la spavalderia di prima, facendosi serio e stoico. Rialzò lo sguardo tranquillo, senza far trasparire emozioni. Odino sembrò non farci caso:-Allora ragazza, perché stavi prendendo in prestito?-
La ragazzina sembrò notare il suo cambiamento di espressione spostando lo sguardo da Loki e Odino, sospirò:-Vecchio ciclope padre degli Dei, suo figlio ha ragione, sì stavo rubando. Avevo finito il nettare e avevo bisogno di cure- spiegò. Alzò le mani in segno di resa:-Chiedo scusa d'accordo?! Non mi condannerete a morte, vero?-
Loki la guardò a metà fra il costernato e lo stupore, come aveva appena chiamato suo padre?! Stava per dire qualcosa a riguardo ma Odino replicò precedendolo:-Attenta a come parli ragazzina, modera le parole. Non ti ucciderò per un futile furto, ma continua così e ti manderò in cella-
Loki rimase un attimo in silenzio per poi capire un piccolo particolare:-E quando avrete intenzione di mandarla in cella?- Odino lo fulminò con lo sguardo, Loki fece finta di non notare anche quella di Elsa proprio alle sue spalle.
Il Padre degli Dei lo squadrò a metà tra la delusione e la rabbia, il ragazzo fu quasi sicuro di vedere in lui del disgusto ma forse si sbagliava. Sperava di sbagliarsi. Dopo lo sguardo arrivarono le parole gelidamente:-Loki non sta a te decidere la pena, le celle sono esagerate per un crimine di questa portata-
Il principe annuì lentamente facendo un passo indietro, replicando con voce incerta:-Sì padre...-
L'altro continuò rivolgendosi a Elsa:-Nettare? Cosa vorresti dire? Da dove vieni?-
:-Nettare d'Ambrosia e non vengo da nessuna parte...- rispose lei in tono del tutto afflitto.
Odino appoggiò la schiena al trono, mettendosi in una posizione più comoda rimanendo in silenzio per riflettere sul da farsi. Loki lo guardava di sottecchi immaginandosi al suo posto; nonostante sapesse che non sarebbe mai potuto divenire re era certo che sarebbe potuto essere un re migliore di Thor.
Glorioso nel suo impero, forte, implacabile, imbattibile... Si riscosse da questo pensieri quando Odino riprese la parola:-Visto che sei solo una ragazzina non credo sia giusto punirti per un furto così futile-
Il principe fece per ribattere ma il Padre degli Dei lo precedette zittendolo austero:-Non una parola Loki!!... Pertanto se hai bisogno di cure le riceverai e potrai rimanere fin quanto desideri-
Cosa?! Loki non poteva crederci. Avrebbe dovuto tenere testa a quella ragazzina, quella piccola e sciocca ladruncola?! Non volle pensare ai mal di testa che gli avrebbe regalato. Forse poteva fuggirla, poteva dileguarsi come faceva con tutti gli altri:-Loki, visto che hai bisogno di una rinfrescata su cosa sono le buone maniere qui ad Asgard te ne occuperai tu-
No, non c'era via di scampo:-Cosa?!- le parole gli uscirono da sole strozzate.
La piccola ladruncola non era meno sbigottita di lui:-Con tutto il rispetto vecchio ciclope barbuto, so badare a me stessa non ho bisogno di una balia soprattutto se si tratta un principe altezzoso e perfettino, so cavarmela benissimo anche da sola!- protestò.
Loki si voltò verso di lei con voce pericolosamente calma:-Come mi hai chiamato?-
L'altra stava per rispondere a tono quando Odino battè lo scettro a terra urlando:-SILENZIO! Loki ho detto di non parlare, e tu ragazzina modera i termini. Ricorda che sei stata comunque trovata a rubare nel mio regno e che per questo potrei mandarti in prigione. Ora, visto che entrambi avete bisogno di una bella lezione la riceverete! Non sentirò obiezioni, o questo o le prigioni-
Sbuffò:-Preferisco la prigione...- borbottò a bassa voce, stava per rispondere a tono quando Odino la precedette.
Adesso il re urlava al limite della pazienza:-Preferisci davvero marcire nelle prigioni Asgardiane?!-
Se il Padre degli dei era giunto agli estremi della sopportazione Loki lo era di più, la cosa era andata avanti fin troppo. Non doveva essere stato così sciocco da intavolare una questione come quella, adesso non poteva più uscirne se no collaborando. Con la testa che scoppiava per il mal di testa prese Elsa per un braccio sospirando:-No padre non lo vuole- la sua voce era contenuta e controllata.
Attirò a sè la ragazza dolcemente:-La porterò dalle guaritrici- aggiunse a bassa voce per non farsi sentire:-Poi potrai andare dove vuoi basta che smetti di "prendere in prestito-
Sorrise divertita:-Affare fatto- concordò bisbigliando.
Loki fece un breve inchino, per niente stupito dall'improvvisa collaborazione della ragazzina. La condusse dalle Guaritrici, nella Camera della Cura, sospirando:-Appena avranno finito se vorrai rimanere per la notte qui fatti dare una camera sotto il mio comando, o quello di mio padre come preferisci. La cena capirai quando ci sarà, si fa sentire...- il moro rimase un attimo a guardare gli occhi magnetici della ladruncola, sembravano vetro frantumato e Loki si domandò con curiosità se qualcosa dentro di lei si fosse effettivamente spezzato per sempre. Voleva improvvisamente sapere cosa stesse nascondendo, perché un'aura di mistero la avvolgesse in modo così evidente...
La pelle del suo viso passò a un pallore spettrale e le si erano arrossate decisamente le guance e gli occhi divennero vitrei, segni che le sue condizioni stessero peggiorando:-Come ho già detto a tuo padre non ho necessità di assistenza, grazie per l'ospitalità mi serviva una sosta per la notte- arcuò un sopracciglio dubbiosa:-Non capisco cosa succede a cena? Lottano come delle bestie per il cibo? Pensavo foste dei ricconi a palazzo-
Loki la scortò direttamente dentro, non voleva certamente doverla raccogliere da terra mentre sveniva senza forze:-Resta e lo scoprirai…-
-Ehm... okay- commentò, poco convinta.
Un gruppo di donne accolse la ragazza facendola stendere su quello che poteva somigliare a un altare che prese a illuminarsi.
Il principe volle assicurarsi che suo padre non lo avrebbe mandato a recuperare un corpo mezzo morto di una piccola ladra sconsiderata, così si raccomandò:-Non lasciatela uscire per alcun motivo. Perdonate il suo comportamento ambiguo non è di qui ed è piuttosto spaesata-
-Io sono sempre ambigua ma non spaesata!- lo corresse. Senza aspettare altro il gruppo di guaritrici cominciò a guardare come stesse, rassicurandola con qualche sorriso e frase di rito. Loki si congedò da lei allontanandosi per i corridoi. Nessun saluto, nessun cenno, nessuna frase per rivedersi.
Con lei il principe non si sentiva a suo agio, non per simpatia o per altro, la conosceva appena, nè per il fatto che sapeva tenergli testa. Una sola cosa, un'unica snervante verità lo tormentava: quella ladruncola riconosceva anche le sue più studiate bugie.

Angolo delle Autrici:
LadyBlack: Se lo chiamassimo Angolo delle Noci di Cocco??
LadyStarkiller98: noci di cocco?!
LadyBlack: sì così è più sfizioso!!
LadyStarkiller98: sì... tornando alle cose più importanti volevamo precisare alcune cose riguardo il capitolo: l'immagine era per dare l'idea del personaggio anche se non corrisponde perfettamente alla descrizione della protagonista, ma più o meno è lei... per il cap...
LadyBlack:*la scansa con una noce di cocco* per il capitolo invece è stato faticoso perchè dovevamo concordare il personaggio di Loki con quello insolito di Elsa. A proposito di quest'ultima volevamo rendere giustizia ai personaggi femminili perchè eravamo stanche che fossero sempre le principesse da salvare, e che si lasciavano affascinare facilmente da... Loki *riempie la sua foto di cuoricini*
LadyStarkiller98: *fa finta di non aver visto ninte* sì e lei è la prima... questa era solo un esperimento speriamo che il capitolo vi piaccia, almeno attiri la vostra attenzione. Almeno un pò da lasciare una recensione per farci sapere se vi piace e se ne vale la pena di continuare!!
LadyBlack: Io offro noci di cocco in cambio!! Ovviamente accettiamo critiche!! Bene toro a riempire di cuoricini qualche foto, ti unisci a me??
LadyStarkille98: no... vi aspettiamo fateci sapere che ne pensate a presto ^___^
LadyBlack: *mangia una noce di cocco* ciao ciao!!
  
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