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Autore: Nikacchan    01/08/2014    1 recensioni
Questa storia non narrerà le avventure del Cane da Guardia della Regina e del suo maggiordomo, né del lavoro degli Shinigami dalle falci bizzarre.
Questa storia narrerà la storia d'amore fra il migliore amico di Vincent, Diederich, e Scarlett, sua futura moglie.
Dal testo:
" "Perché le nostre conversazioni devono sempre finire così?" pensai sbuffando.
Sentii gli occhi di Diederich posarsi su di me. Evidentemente aveva notato il mio sbuffo.
Non ebbi il coraggio di ricambiare lo sguardo e mi limitai ad arrossire come un'idiota, aspettando che lui si girasse per poterlo guardare, ma non successe."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera la luna era più bella che mai. Dominava incontrastata sul cielo notturno, in mezzo alle stelle che brillavano senza essere intaccate da nessuna nuvola.
Ricordo che paragonai quel cielo ad un piccolo regno, delizioso, calmo.
Poche volte avevo avuto il tempo di potermi soffermare così tanto su di esso, ma erano attimi, o forse ore, di pace totale. Il tempo sembrava non scorrere mai, come se la debole brezza che scuoteva i miei capelli rossi gli ostruisse il passaggio.
Abbozzai un sorrisetto. Da quando mi ero trasferita in Germania, non avevo avuto un attimo di pace. Vincent, mio fratello, mi aveva avvertita di un ipotetico cambio di vita, ma non volli mai ascoltarlo, presa com'ero dall'idea di poter passare il resto della mia vita con l'uomo che amavo.
Tuttavia, quell'idea che tanto avevo desiderato diventasse reale, andò in frantumi prima ancora di realizzarsi. Certo, ero con l'uomo che desideravo così ardentemente da togliermi  il respiro, ma lui era sempre freddo, distaccato. Sapevo che ricambiava ciò che provavo, più volte me lo disse, ma i dubbi mi ronzavano in testa e non sembravano volersi placare.
Schioccai la lingua sul palato, immersa nei miei pensieri.

"Eri qui, allora" sussurrò una voce alle mie spalle, facendomi sobbalzare.
Mi alzai, da sdraiata, e mi misi a sedere con il busto voltato verso il burbero tedesco che mi osservava dall'alto.
"Mi hai spaventata"
Incrociò le braccia e sfoderò il suo sguardo tagliente che, nonostante facesse paura, amavo tanto.
Picchiettai con una mano sull'erba e attesi qualche secondo. Vedendo che non aveva intenzione di accontentarmi, mimai con le labbra un "ti prego", che lo convinse a sedersi affianco a me.
"Perché sei qui?"
"Non posso?"
"Tch, ti ho fatto una semplice domanda"rispose, freddo come il suo solito.
"Volevo solo un po' di pace"
Gli lanciai un'occhiata veloce e mi sdraiai nuovamente per ammirare il cielo, mentre  calava il silenzio.
"Perché le nostre conversazioni devono sempre finire così? Stupido" pensai sbuffando.
Sentii gli occhi di Diederich posarsi su di me. Evidentemente aveva notato il mio sbuffo.
Non ebbi il coraggio di ricambiare lo sguardo e mi limitai ad arrossire come un'idiota, aspettando che lui si girasse per poterlo guardare, ma non successe.
Il suo volto, che si avvicinava al mio, coprì il mio campo visivo ed io non potei più vedere il cielo.
Vedevo solo lui, i suoi lineamenti perfetti che mai avevo trovato in un altro uomo, i suoi occhi scuri sempre duri con il mondo e con se stesso, che in quel momento parevano addolciti. Il rossore delle mie gote aumentava, ed io strinsi gli occhi, aspettando ciò che tanto, tanto avevo voluto.
Dopo attimi illimitati, le sue labbra premettero sulle mie. Il mio battito cardiaco, già impazzito, non fece che aumentare, e una lacrima di gioia scivolò sull'erba.
Poggiai una mano sulla sua guancia, e quelle semplici labbra premute una contro l'altra, si trasformarono lentamente in un vero bacio.
Diederich si staccò, per avvicinarsi al mio orecchio.
"Ich liebe dich" sussurrò, con un sorriso che poche volte avrei rivisto.
Rimasi in silenzio per poter assimilare quell'unica frase che mi aveva resa la donna più felice dell'Europa. La luna, se prima era "più bella che mai", in quel momento raggiunse l'apice della perfezione.






Note dell'autrice:
Non scrivo da tanto tempo, quindi chiedo venia per eventuali errori.
Spero vi piaccia, e vi assicuro che col tempo avrò modo di imparare dai miei "senpai", e migliorarmi.
N.B. Diederich è il migliore amico di Vincent, padre di Ciel. Compare solo nel manga, durante l'arco del circo di Noè, e durante l'arco del Weston College, in due flashback.
Frequentarono insieme il Weston College, Vincent faceva parte dei Sapphire Owl, la casa che si dedicava allo studio, Diederich faceva parte dei Green Lion, la casa che si dedicava allo sport.
Finito il college, Diederich tornò in Germania, ma ebbe più occasioni per rivedere Vincent.


*Ich liebe dich:  "ti amo" in tedesco.
   
 
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