Capitan Wolfman
Cap.1 Rincontrarsi a Latveria
Steve si appoggiò contro una parete tenendo le braccia
incrociate.
“Cosa ti porta qui a Latveria?” domandò
Steve.
Tony lo osservò, si accucciò e allungò
la mano.
“E a te, cucciolone?” domandò con tono
gentile.
“Lo sai, da dopo la metamorfosi non sono più
potuto uscire da qui. Lì fuori mi ucciderebbero”
rispose l'altro.
Abbassò le orecchie da lupo e uggiolò. Teneva le
zampe superiori chiuse dentro i guanti di stoffa rossa e i brandelli
della maschera gli coprivano il capo. Tony lo abbracciò,
affondò le dita nel pelo e vi poggiò la guancia
strofinandola.
“Nessuno avrebbe il coraggio di farti del male. Sembri un
adorabile peluche” rassicurò.
Steve conficcò le unghie delle zampe che gli avevano
sfondato gli stivaletti nel terreno. Deglutì a vuoto,
appoggiò il muso sulla spalla di Tony tenendo la bocca
aperta e sentì le guance pelose diventargli
bollenti.
“Sono un lupo mannaro”
brontolò.
Tony gli diede qualche pacca sul capo, si sporse sulle punte rimanendo
accucciato.
“Le mie pantofole orsacchiotto fanno molta più
paura” assicurò.
Steve lo abbracciò a sua volta e dimenò la coda
dietro di sé.
“Non rimanere, di notte potrei diventare
pericoloso” uggiolò.
Strofinò il muso sulla sua spalla e chiuse gli occhi,
inspirando rumorosamente.
“Però tu e la squadra mi mancate”
ammise.
Tony lo strinse forte, strofinò il capo sul suo
pelo e mugolò.
“Non ti lascio. Ti ricordo che sono il migliore amico di
Hulk”.
Gli ticchettò sul capo, sogghignò.
“Non puoi farmi male” assicurò.
Steve si staccò da lui e balzò su un cornicione
di pietra.
“Torna a casa” ordinò.
Libellule grosse un braccio con sette teste volarono sopra di lui. Tony
sogghignò, incrociò le braccia.
“Credi davvero che ti obbedirò?” chiese,
sarcastico.
Allargò le braccia, indietreggiò e
guardò la parete.
“Ho fatto cose più folli che scalare un muro fino
ad un cornicione, da queste parti”.
Steve saltò all'indietro, atterrò au un tetto e
si voltò correndo via. Tony sospirò.
“Povero deficiente” mormorò.
Si aggrappò alla parete prendendo ad arrampicarsi, raggiunse
il cornicione e vi si issò. Si guardò intorno,
notò il lupo correre e si mise a seguirlo.
< Come con i cani randagi > pensò.