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Autore: Hero_    01/08/2014    3 recensioni
Merlino viene a sapere della morte di Galvano.
-Esattamente 500 parole-
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Galvano, Merlino, Parsifal, Principe Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Erano ormai passati molti giorni dalla morte di Artù, Merlino era rimasto tutto il tempo vicino al lago di Avalon. Contava ogni ora, ogni minuto dalla morte del suo re chiedendosi quanto avrebbe dovuto aspettare per un suo ritorno.
Ancora una volta si era seduto sulla riva guardando lontano, ripensando a tutto il tempo che aveva passato al fianco di Artù per proteggerlo e consigliarlo al meglio. Fu allora che notò una figura a cavallo in lontananza. Era un uomo imponente, muscoloso, e Merlino non aveva dubbi sulla sua identità: era Parsifal.
Il cavaliere smontò da cavallo a pochi passi da lui, il giovane mago era abbastanza sorpreso di vederlo lì. Si sarebbe aspettato qualcun altro a lui più affezionato.
Ci fu silenzio tra i due uomini, si osservavano cercando di capire qualcosa.
“Artù è morto.” Le parole di Merlino uscirono fuori dalle sue labbra atone e spente, come i suoi occhi.
“Lo so, vi ho visti quel giorno e ho portato la notizia a Camelot.” Rispose calmo Parsifal, non aveva alcuna espressione. Rimaneva in piedi, dritto, lo sguardo basso rivolto verso il ragazzo seduto. Quest’ultimo gli lanciò un’occhiata interrogativa chiedendosi il motivo della sua presenza lì.
“Anche Galvano è morto, quello stesso giorno.”
Merlino spalancò gli occhi e dischiuse le labbra incredulo. Non poteva credere a quella notizia. L’aveva colpito al cuore come una lama affilata. Non riusciva a pronunciare una sola sillaba, girò il viso di nuovo verso il lago, lo sguardo perso nel vuoto, lo stesso vuoto che si era formato nel suo cuore.
Sentì i passi di Parsifal allontanarsi e poi il galoppare del cavallo che divenne sempre più indistinto.
Quante volte Merlino aveva sperato che l’unica persona in grado di tirarlo fuori da quell’oblio di tristezza fosse venuta a salvarlo. E invece aveva perso anche lui.
Calde lacrime salate iniziarono a scivolargli sulle guance più pallide del normale, un forte dolore gli stringeva il petto.
Non c’era nessuna promessa di un ritorno per Galvano, a differenza di Artù. E Merlino si sentì terribilmente solo. E in colpa.
Negli ultimi tempi aveva pensato sempre e solo al proprio Destino, alla protezione e salvaguardia del suo re. Era diventata un’ossessione, l’unica cosa fissa nella sua mente che gli aveva fatto allontanare tutto e tutti, Galvano compreso.
Nei giorni seguenti alla morte di Artù non aveva pensato altro che a lui, non si era posto una sola domanda su Galvano. Credeva che lui ci sarebbe stato nel momento del bisogno, a confortarlo. Ma ancora una volta il Destino gli aveva portato via una persona importante.
L’aveva perso per sempre e non lo aveva neppure salutato per l’ultima volta.
Merlino aveva iniziato a singhiozzare, il corpo scosso da singulti e tremore.
Il suo coraggio era andato via con Artù, la sua forza era andata via con Galvano. L’unica cosa che gli rimaneva era la magia, inutile senza nessuno per cui usarla.
Urlò disperato, la sua voce si disperse tra la nebbia del lago. Nessuno poteva udirla perché era solo.

Angolino dell'autrice
Questa storia l'ho scritta molto velocemente seguendo il mio cuore e ciò che mi ha suscitato la morte di uno dei miei personaggi preferiti. In particolare soffermandomi sul bellissimo rapporto che aveva con Merlino e quindi i sentimenti di quest'ultimo.

 
   
 
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