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Autore: shadowfrancy    01/08/2014    1 recensioni
Dal testo: "Se potessi farlo non cambierei niente. Ogni parola che ho detto, ogni azione che ho fatto mi hanno portato a te e questo mi basta. Tu mi basti Clarissa perché sei mia e io ti amo."
La storia è ambientata in "città del fuoco celeste" durante la visita inaspettata di Sebastian alla sorella nella casa di Amatis e finalmente Clary avrà una piccola vendetta...
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Non-con
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- Non capisco. Che differenza fa?.

- no tu non capisci- disse lei, piano. - Le cose che hai fatto sono troppo orrende per poter essere perdonate, e tu non te ne rendi nemmeno conto! È questo il motivo per cui dico no. È questo il motivo per cui dico mai. Io non ti perdonerò mai. Non ti amerò mai. Mai.

Clary vide ogni parola colpirlo come uno schiaffo. Sebastian prese fiato per contenere la rabbia e riuscì a trattenerla – Clary sei tu quella che non capisce. Se potessi farlo non cambierei niente. Ogni parola che ho detto, ogni azione che ho fatto mi hanno portato a te e questo mi basta. Tu mi basti Clarissa perché sei mia e io ti amo.-

Lei rimase scioccata da quelle parole. Poco prima che lui iniziasse il suo monologo Clary era riuscita ad allungarsi quel tanto che le bastava per avere saldamente tra le mani Eosforos. Ma dopo ciò che Sebastian le aveva detto si sentì mancare la terra da sotto i piedi (e non soltanto perché era immobile, schiacciata sopra il muro dal corpo del suo aguzzino).

- Tu mi ami?- le parole le uscirono di bocca senza prima passare dal suo cervello. Certo avrebbe potuto chiedere qualcosa di più intelligente ma in quel preciso frangente era l'unica cosa a cui era riuscita a pensare. Aveva letteralmente dimenticato la sua spada e aveva lasciato l'elsa per potersi stringere i polsi con tutte e due le mani.

- Certo Clarissa. Sei mia sorella. Come potrei non amarti?-

- Tu non sai cos'è l'amore Sebastian. Nostro padre ti ha insegnato a fingere ti provare emozioni perché tu non ne sei capace. Sei solo un orribile MOSTRO.- pronunciò quell'ultima parola carica d'odio quasi la volesse sputare in faccia al fratello che era rimasto impassibile. Gli occhi neri inespressivi e la bocca corrugata in un ghigno di dolore misto a rabbia.

Contro ogni aspettativa lui si allontanò dal corpo della sorella così velocemente da farle sbattere i talloni al suolo con un tale impatto da provocarle brividi di dolore lungo tutta la schiena. Clary non poteva ancora muovere le gambe per via dell'incantesimo che la bloccava. Trattenne le lacrime. Non si sarebbe mai dimostrata debole e fragile davanti a lui. Se c'era una cosa che aveva imparato da quando era entrata nel mondo dei Nephilim era che non bisognava mai mostrare la propria debolezza al nemico. E, in quel momento, suo fratello era il nemico. Il più pericoloso e temibile che avesse mai affrontato. Peggiore anche di Valentine.

Perché, a differenza di loro padre, Sebastian ora si stagliava davanti alla sua faccia con uno sguardo predatore. Le pupille completamente dilatate, la faccia più pallida del solito, priva di ogni rossore umano. Lei vedeva la sua giugulare pulsargli all'impazzata nel collo e capì in un solo istante che suo fratello aveva completamente perso tutti i freni che fino ad allora lo avevano trattenuto.

- IO non sono come voi stupidi Nephilim! L'amore che provo io per te non è come l'amore che prova quello smidollato di Jace. Il mio è puro e vero perché tra di noi c'è un legame di sangue. Tu sei mia e lo sarai in tutti i sensi POSSIBILI! Presto o tardi io ti possiederò perché io ti amo e solo io posso capire quello che veramente desideri. Non Jace né nessun altro. Dimenticali Clary, dimenticali tutti! Esplorerò ogni parte, anche la più piccola, del tuo dolce e inerme corpo. Anzi...- la guardò con uno sguardo folle negli occhi e in quell'attimo Clary capì che non ci sarebbe stato niente da fare. Non avrebbe potuto opporre resistenza a suo fratello perché era immobilizzata al muro e perché lui era almeno venti volte più forte di lei ma soprattutto perché Sebastian la desiderava ardentemente e intensamente, così come un viandante cerca acqua nel deserto. E lei era la sua acqua.

Le si scaraventò addosso alla velocità di un fulmine e prima ancora che sua sorella potesse fare qualcosa la baciò. Le labbra di lui premute con insistenza contro quelle di lei la fecero irrigidire immediatamente. Provò a mordergliele ma questo provocò soltanto altro piacere da parte sua. Gemette intensamente contro le labbra di Clary che finalmente si schiusero controvoglia e lasciarono incontrare le loro lingue. Lui aveva il sapore di pepe nero, di ferro battuto e di sale. Lei aveva il sapore di sogni perduti, di speranze infrante e di desideri falliti.

Il bacio si protrasse a lungo e senza che Clary potesse opporsi. Il ritmo di suo fratello era incalzante e frenetico proprio come lei se lo era aspettato. Non c'era amore in quello che stavano facendo solo un incontenibile desiderio da parte di Sebastian che nel frattempo faceva scorrere le sue dita su tutto l'indifeso corpo della sorella; indugiando lungo il bacino e sopra il seno. Le mani di lui erano calde e viscide proprio come un serpente che si attorciglia sopra la propria preda.

Mentre lui armeggiava con il bottone dei jeans (sempre con le labbra premute su quelle di lei) Clary sentì un'immensa fitta allo stomaco. Era come se qualcuno le avesse preso le budella e le avesse strette in una morsa senza fine. Con un urlo di dolore si contrasse. Per un attimo Sebastian sembrò sbigottito e la liberò dalle sue labbra. Lei respirò affannosamente e si premette le mani sul ventre cosi forte che le nocche le divennero bianche. Suo fratello era rimasto talmente scioccato da quello spettacolo che inconsciamente aveva sciolto l'incantesimo che la bloccava al muro.

Si accasciò al suolo con violenza ma sempre rimanendo raggomitolata sull'addome. Nell'istante in cui il dolore si fece più intenso un'enorme aura dorata si manifestò attorno al suo corpo. Subito dopo il suo supplizio svanì e Clary sentì che le energie le stavano tornando. Percepì oltretutto un'innumerevole quantità di forza che le attraversava il corpo e le conferiva potere.

In tutto questo tempo Sebastian era rimasto ad osservare la scena da lontano. Non si era nemmeno reso conto dell'aura dorata creatasi attorno a Clary finché non sentì una dolorosissima spallata attraversargli le viscere. Si ritrovò a terra schiacciato sotto il corpo della sorella che intanto gli aveva immobilizzato il busto con le gambe.

- Ti svelerò un piccolo segreto fratello. Prima che svenisse addormentato sul divano, Simon mi aveva detto di stare attenta. Non mi ci era voluto molto per capire che il pericolo da cui lui voleva proteggermi eri tu. Così, prima di salire le scale, ho deciso di tracciarmi una nuova runa che da poco ho scoperto. L'ho chiamata della FORZA ANGELICA. Grazie a questa runa ho acquisito la forza dell'angelo Michele, comandante delle armate del signore. Non sapevo dopo quanto tempo dalla stesura avrebbe funzionato ma sapevo che avrebbe fatto effetto. Quindi ho pazientemente aspettato sopportando tutto quanto, finché non ho iniziato a sentire il suo effetto benefico. Lo ammetto è stato doloroso all'inizio ma subito dopo mi sono sentita potente come un leone. Certo sono consapevole del fatto di non poterti uccidere senza il fuoco celeste ma anche spaccarti due o tre costole non mi dispiacerebbe.- e detto questo iniziò a colpirlo con decisione. Prima un gancio alla mascella, poi un destro sotto lo stomaco e infine un bel mancino nello sterno.

Sebastian giaceva immobile e ansimante sotto Clary che dal canto suo poteva vantare una grandiosa forza! Non si era mai sentita così viva come in quel preciso momento, in cui per poco si era trovata così vicina alla morte. Con un ultimo rimasuglio di energie suo fratello fece girare l'anello dei Morgenstern che portava al dito e sparì in un altra dimensione a lei sconosciuta. Immediatamente dopo, la runa che Clary si era tracciata, svanì e a sua testimonianza rimase solo una bianca cicatrice sul polso sinistro.

Lei si accasciò a terra esausta ma felice. Era riuscita a scampare alle grinfie di suo fratello e tutto il resto non contava. Rimase ferma sul pavimento freddo della camera di Amatis a contemplare il vuoto per qualche minuto, poi cadde in un sonno profondo e ristoratore.

NDA
Ciao a tutti amici Nephilim, sono Francesca e questa è la prima one shot che pubblico. Ho pensato molto a questa storia prima di scriverla. Mi sento un vampiro come Lily perchè l'ho stilata ieri notte verso le 2:00 in quanto durante la notte mi vengono le idee migliori. Recensitela in tanti se vi è piaciuta, un grande abbraccio da shadowfrancy <3
( ps. se ci fosse qualcuno come Jace, NON ESITATE A DARMI LA SPERANZA DI TROVARLO!! Scrivetemelo nei commenti *-*)

   
 
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