01/08/2014
2 recensioniIncessante
Ho già provato.Ho già provato innumerevoli volte. Ma per quanto i miei tentativi siano incessanti e disperati, non riesco a lavare questo sangue dalle mani.
E' il tuo. Porta il tuo odore.
Sangue, lacrime, grida. Un dolore così intenso da trafiggermi il cuore con le unghie.
Ed eccoti, di nuovo lì, sul pavimento di marmo, avvolto da un silenzio che non ti si addice - ma che, tuttavia, non ti abbandonerà più.
Vorrei morire. Vorrei morire anch'io. Qui, con te.
Vorrei poter dire addio a questa lama di ghiaccio che annienta il mio spirito e la mia identità.
Quanto tempo è passato?
Un'ora? Un giorno? Un mese?
Il sangue mi macchia le dita. Non se ne va.
Ho provato a sporcarmi le labbra, a cercarti in queste cremisi pennellate di morte.
Ma non ti trovo.
Svanito per sempre.
Per sempre.
Svegliati...
Apro gli occhi. Il tuo profilo controluce mi dà il buongiorno anche stamani.
"Incubi, quattrocchi?".
Che sciocco. Non vale neanche la pena risponderti. Se ti raccontassi il sogno che mi perseguita, mi tormenteresti con sciocche battute macabre.
"Sarai finalmente libero di sposare Emily, quando sarò morto!", diresti.
E io ti odierei.
Sì, ti odierei. Perché sprecheresti il tuo tempo a ironizzare sull'ineluttabilità del nostro destino mortale anziché darmi, ancora una volta, una goccia di quel sapore che è tuo e tuo soltanto, nascosto nella curva divertita del tuo sorriso.
Quindi non ti rispondo.
E tu ti pieghi, inaspettatamente, e mi baci gli occhi.
Mi baci gli occhi, dolcemente, e la bocca.
La mia bocca, che ti appartiene di diritto - e tu lo sai, mentre le sveli, ardente precettore, il significato di quel fuoco che sento ardere, proprio sotto il cuore, ogni volta che il tuo sguardo cieco sembra interessarsi a me.
Non mi vedi, lo so, ma mi guardi.
E mi emoziono, ancora come la prima volta, ancora come un ragazzino.
Schiudo le labbra per donarti quella parte dei miei ricordi che prende il nome di "amore". E tu lo percepisci, e sorridi, e mi vieti di alzarmi per oziare ancora qualche minuto sotto le lenzuola.
Insieme a te.
Svegliati...
Apro gli occhi.
La mano di Sharon si posa sulla mia.
Non distinguo i dettagli del suo sguardo, ma i suoi occhi sembrano preoccupati.
"Dovresti riposare, Reim-san", mormora, e la sua voce non ha colori, ma solo una spenta gamma di grigi il cuoi suono è lo stesso della pietà.
Mi porge gli occhiali e sollevo il viso dal tavolo.
Sotto la mia guancia, l'ultimo rapporto della Pandora che hai compilato.
Avevi disegnato Emily su ogni pagina.
Grazie di cuore a tutti coloro che leggeranno questa mia piccola storia. E mille volte ancora grazie a tutti coloro che vorranno spendere qualche parola per lei.
Versione inglese: X
Amore