「 Ti tappi le orecchie; sei sempre solo, non č vero? 」

ｇｈｏｓｔ

Basta coprirsi le orecchie un attimo.
Mamma, sua sorella. Spariscono non appena il pugno di papā si infrange sul suo zigomo.
Stavolta non basta non guardare. Non pensarci. Il sangue cola gių dal sopracciglio tagliato, sgocciola sul mento e cade sul pavimento. Nella sua testa, Nayoko sta cantando.
Ciuffi biondi cadono sulle piastrelle, divelti. Satoshi ha quattordici anni e non vuole morire cosė.

「 Chiudo i miei occhi nel mezzo di un lungo silenzio 」

Papā č sempre ubriaco, da quando mamma non c'č pių. Torna a casa la sera tardi, e se lo trova ancora sveglio lo picchia. Neanche lo manda a scuola. Nessuno si accorge della sua assenza, tuttavia; nessuno tranne Nayoko.
Ma ormai č troppo lontana per anche solo pensare di aiutarlo.
Ingoia il suo stesso sangue per non soffocare. Non grida pių, si muove soltanto. Satoshi ha quattordici anni e non voleva morire cosė.

「 Le tue bugie si accumulano, il tuo corpo le ricorda. Di sera, tutto tramonta, e tu sei tinto di rosso. 」

Non riesce neanche pių a pensare. Fa male, fa soltanto male. L'aria che riesce a respirare sa di sangue.
Papā si č fermato. Con la vista appannata, lo guarda cambiare espressione, afferrare il telefono. Non sente neanche pių le sue parole.
L'ultima cosa che riesce a pensare č che gli dispiace. Gli dispiace cosė tanto per mamma e Nayoko.
Satoshi aveva quattordici anni e non voleva morire cosė.