LAUGHTER LINES
«Sophie!» una voce mi chiamò mentre camminavo lungo una spiaggia di Los Angeles.
Adoravo quel posto sin da piccola. Era il posto in cui trovavo sempre pace e tranquillità, quando non mi sentivo a mio agio. Era come un rifugio per me.
Mi piaceva sentire la brezza che faceva agitare i capelli neri e sentire l'odore pungente del sale.
Il mare blu scuro e il cielo leggermente più chiaro, rigato da nuvole spugnose, che si estendevano all'infinito.
Mi girai, attirata dalla voce, e mi trovai ad osservare una piccola ombra nera che si avvicinava correndo.
Quando fu più vicina, la riconobbi: ragazzo alto, con capelli corti neri, taglio alla moicana e degli occhi più profondi del mare. Era sicuramente Daniel.
Mi sorrise non appena si fermò di fronte a me.
«Sophie, volevo darti questo, prima della tua partenza»  aveva un'espressione triste. E sapevo anche il perché. Presto mi sarei lasciata alle spalle questo posto e anche lui, per intraprendere una nuova vita.
Lo guardai attentamente mentre mi appoggio' nella mano un oggetto, poi me la chiuse nelle sue.
«Cos'è?»
Non rispose, si limitò a guardarsi i piedi nudi che stavano sprofondando nella sabbia giallastra e a lasciarmi la mano.
Strabuzzai gli occhi quando vidi l'oggetto che mi aveva donato:
una semplice striscia tricolore - verde, gialla e rossa.
Non potevo credere che mi avesse dato il suo braccialetto. Lo guardai confusa.
«Daniel, é carino da parte tua, ma non posso accettarlo.»
Lui mi guardò con quei occhi blu pieni di tristezza che sembravano rattristare anche l'atmosfera allegra che le onde provocavano frantumandosi contro la costa.
Lui sospirò, afferrò il braccialetto, attorcigliandolo sul mio polso e chiudendolo con un nodo.
Non sapevo che dire. Mi chiesi perché tanto disturbo nel darmi una cosa che per lui era di grande importanza.
Poi prese le mie mani e disegnammo un cerchio nell'aria, poi mi sorrise.
«Questo sarà il nostro posto. Ci rivedremo proprio qui, nel futuro, quando saremo più grandi. La nostra storia non finirà, ma si interromperà e continuerà solo quando ci rincontreremo; fino ad allora, custodisci i nostri bei ricordi proprio qui.»
Mi mise una mano sul cuore.
Era così dolce. Lo abbracciai forte e non riuscii a trattenere qualche lacrima.
Mi staccai dall'abbraccio, asciugandomi le tenere lacrime che mi rigavano il viso candido.
Lui mi accarezzò il viso e mi sussurrò: «Ci rivedremo presto!»  prima che una brezza fredda ci colpii i visi e mi fece svegliare.
Frastornata le prime cose che feci furono sospirare e guardare il polso.
Strabuzzai gli occhi: sul mio polso c'era lo stesso braccialetto del sogno.
"Non era un sogno ma un ricordo." pensai.
Mi sentii confusa ma anche felice perché sapevo che quando ci saremmo rivisti la nostra storia sarebbe ripartita proprio da quell'addio.