-Io voglio essere la principessa!-
Una bambina brunetta con grandi occhi color pece saltellava accanto alla maestra e si sbracciava per essere notata in mezzo al gruppo dei suoi chiassosi compagni.
-Sì, Courtney. Le parti per la recita vi verranno comunicate domani-
La signorina Villigas, una giovane rossa dai modi gentili, radunò i piccoletti vicino l’uscita.
Un bambino di circa otto anni con i capelli neri arruffati e gli occhi color ghiaccio si accostò a Courtney con un sorrisetto in volto.
-Tanto non sarai la principessa- disse con aria di superiorità.
-Chi te lo dice?- sbottò irritata la bruna.
-Lo dico io-
La bimba gonfiò le guance e assunse una buffa espressione di rabbia.
-E tu invece, Duncan?-
Il moro, con noncuranza, sfilò una gomma da masticare dal pacchetto di un bambino lentigginoso lì accanto.
-A me non frega niente di questa recita- disse ficcandosi in bocca il chewing gum alla fragola.
-Non voglio certo essere il principe azzurro-
L’ira sul viso di Courtney venne sostituita da un sorrisetto di sfida.
-Lo dici solo perché sai che non avresti mai la parte- sentenziò in tono provocatorio.
-Principessina, io posso avere tutto- Duncan spostò lo sguardo sulla compagna.
-Compreso il tuo bel faccino-
La brunetta ignorò le ultime parole fingendo di non aver sentito.
-Lo sanno tutti che il principe sarà Micheal- Courtney accennò ad un bel bimbo biondo in fondo alla fila.
-Tu al massimo puoi essere il suo schiavetto-
Il bambino dagli occhi azzurri era visibilmente infastidito e, mentre lanciava sguardi di fuoco a Courtney, la sua mente stava già elaborando un piano.
-Vedremo- detto ciò, si allontanò da lei.
 


Il giorno della recita…

Courtney, nel suo vestitino rosa colmo di strass e perline e con i capelli ornati da un piccolo diadema, aspettava ansiosa dietro le quinte del palco allestito nella palestra della sua scuola.
A breve avrebbe fatto la sua comparsa Micheal Everly nei panni del coraggioso principe azzurro pronto a salvare la principessa - ovvero lei- dalle fauci del malefico drago.
La musica partì e un bimbo si diresse a passo sicuri verso il centro del palco.
La felicità sul volto di Courtney si tramutò velocemente in una smorfia sorpresa e infuriata allo stesso tempo.
Duncan, a disagio nel suo completo di raso azzurro, ghignò in direzione della bruna.
-Perché c’è lui qua?- chiese lei ad una bambina lì accanto vestita da fata.
-Ieri Micheal si è rotto una gamba e quindi Duncan l’ha sostituito- spiegò.
Courtney non ebbe il tempo di arrabbiarsi ulteriormente che la maestra la chiamò, dato che fra poco ci sarebbe stata la sua parte.
Prima di seguire la Signorina Villigas, la bambina rivolse un ultimo sguardo al moro.
Sarebbe stata una lunga serata…
Innumerevoli scene dopo, ecco che i due protagonisti erano arrivati al finale.
Dopo prove di coraggio e disavventure, il principe e la principessa potevano gioiosamente ritrovarsi.
Beh, almeno questo era quello che narrava la favola.
Courtney e Duncan, entrambi abbastanza riluttanti di fronte a quelle smancerie che dovevano obbligatoriamente scambiarsi, forzavano un sorriso.
-Cosa hai fatto a Micheal?- sibilò la bambina a denti stretti.
La sua voce era coperta dalla musica e i suoi movimenti dal caos dei compagni che danzavano intorno a loro.
-Diciamo che è accidentalmente caduto dalle scale- rispose Duncan con un ghigno.
-Sei un delinquente, esattamente come dice mia mamma-
-E tu sei ridicola con questo vestito-
-Tu…- la bruna non ebbe il tempo di finire la frase che i riflettori ritornarono su di lei.
-Adesso, mio principe, vivremo una felice vita in libertà- recitò Courtney tirando fuori, con molti sforzi, il suo tono più amabile.
-Oh, certo principessa-
 Il moro, con un gesto assolutamente fuori copione, si sporse verso la bimba e le stampò un piccolo bacio sulle labbra.
La bruna sgranò gli occhi mentre Duncan si lasciò sfuggire una risatina.
-Allora, credi ancora che non possa essere un principe azzurro?- chiese lui mentre la folla applaudiva e li acclamava.
Courtney, che si era risvegliata dalla sua trance, incrociò le braccia al petto.
-Sì, rimani un ranocchio anche con la calzamaglia-
Il bambino sospirò scuotendo la testa.
-Sei sempre la solita principessina viziata-
Sorrise mentre un pensiero gli attraversava la mente.
-Una piccola viziata in rosa e un ranocchio in calzamaglia…Sono sicuro che vivremo per sempre felici e contenti- disse in tono palesemente ironico.
Courtney mise su un broncio infantile e roteò gli occhi.
Quando però Duncan le voltò le spalle, si lasciò sfuggire un sorriso mentre pensava che forse non sempre i principi hanno un cavallo bianco e modi da gentiluomo…

Magari possono essere dei piccoli teppistelli con un ghigno perenne in volto.
 
 
 


Angolo Angy
Eccomi tornata con questa O-S ^^
L’idea di una baby-fic Duncney  mi allettava troppo e, visto che il mare mi ha donato un briciolo d’ispirazione, ne ho approfittato per ritornare in questo fandom c:
A breve dovrei pubblicare un'altra fic e intanto sto lavorando su una nuova long ^^
Beh, spero che la storia vi sia piaciuta c:
Mi scuso per eventuali errori.
Lasciate una recensione, anche negativa :)
Alla prossima
Angy