Un anno fa mi svegliavo e credevo che, come sempre, tu saresti stato dall'altra parte del telefono, che nonostante tutto tu mi avresti aspettata.
Non avevo bisogno di dirtelo, tu lo sapevi già, sapevi tutto di noi: avevamo già scritto l'ultimo capitolo e stavamo solo aspettando che il resto di quelli non ancora programmati si svolgesse per portarci al nostro lieto fine.
Un anno fa tutto sarebbe potuto essere perfetto semplicemente guardando le tue foto salvate nella galleria del telefono, e sarebbe stato perfetto immaginarci tra qualche anno tra le mura di una casa solo nostra, con piccole pesti che avrebbero corso tra tavoli e sedie lasciando cadere qualche soprammobile inutile che però io avevo insistito tanto per comprare chissà in quale negozietto qui a New York. Magari quei bambini avrebbero avuto il tuo sorriso, o magari i miei capelli... Magari Christopher sarebbe stato alto come te, e avere due giganti in casa mi avrebbe fatto sentire così piccola ma sempre così protetta: sareste stati i miei uomini, la mia famiglia e tutto quello di cui avevo bisogno.
Immagina come sarebbe stato bello alzarsi la mattina della vigilia di Natale, ricordarsi di non aver preso un regalo a quella zia così anziana ma che sicuramente senza un nostro pacchetto da scartare ci avrebbe odiati per il resto della sua lunga vita. E quindi correre. Correre a fare colazione, vestirsi e coprirsi di cappotti pesanti e sciarpe di lana da semprare quasi pupazzi di neve, e infilarsi in macchina lamentandoci per quel profumo da auto che mio padre ci ha costretti a comprare perchè secondo lui ricorda l'inverno. Raggiungere il centro commerciale ed impazzire tra gli scaffali ormai vuoti della vigilia. Perchè, insomma, chi andrebbe a fare un regalo alla zia più odiosa che abbiamo mai conosciuto la vigilia di Natale, invece di preparare la cena e cantare le solite canzoncine stupide.
Cantare, ah, cantare.
i ricordi quando cantavamo in macchina? E tu tamburellavi sullo sterzo come se stessi suonando la tua batteria, e io ti guardavo e pensavo a quanto diamine fossi fortunata ad averti lì in quel momento.
Adesso? Adesso accanto a me non c'è più nessuno, io non sono brava a tenere il ritmo sullo sterzo ed ora i miei viaggi in macchina sono sempre silenziosi... manchi tu. Manchi ogni giorno della mia vita.

Avevamo dato una giornata in tuo onore l'anno scorso al Glee Club.
Il signor Sch.. Will si è alzato e ha scritto il tuo nome alla lavagna, era tutto quello che avevamo di te, l'unico modo per sentirti con noi ancora un po'. Dovevi vedere Kurt, o Blaine, Sam, Tina.. piangevano tutti, e io davanti agli occhi avevo la meraviglia che eri riuscito a creare. Un Glee Club unito, a cui hai lasciato un vuoto enorme.
Ora c'è appesa anche la tua foto in Auditorium, in una piccola parete che probabilmente sostituirà il Glee per sempre. Ma non è colpa tua, tu eri con loro durante le Nazionali, ma evidentemente doveva andare così. Evidentemente il Glee aspetterà un altro leader come te. Il mondo gira lo stesso, gira ancora, ma forse perchè non si è accorto che la persona migliore di questa terra è salita in cielo e sta facendo compagnia agli angeli. So che mi vedi, so che vedi che sto piangendo mentre ti scrivo questa lettera che andrà poi bruciata nel fuoco ardente del camino. Non voglio che Kurt la veda.
Si sposano, sai? Sì, lo sai. E io so che il loro primo figlio si chiamerà come te, e sarà bellissimo avere in casa qualcuno che ci ricordi che persona eri. Dovresti vedere quanto sono felici insieme, tutti qui sono felici, e io lo so che è grazie a te. Lo so che sei tu che ci stai rendendo tutto così bello, perchè anche da lassù non fai altro che migliorarci la vita. Sei così prevedibile, amore mio.

Quando sento il telefono squillare spero ancora sia tu, e non mi perdonerò mai di non averti detto l'ultimo ti amo, non mi perdonerò mai la distanza che ci ha tenuti lontanti così tanto... Ma io so che tu mi amavi, e che sapevi quanto ti amassi. Tu sapevi che sarei tornata, e avrei semplicemente detto "Sono qui" e avremmo capito che da quel momento in poi tutto sarebbe andato bene. Noi ci amavamo e lo sapevamo. E ci siamo amati fino all'ultimo secondo, nonostante tutto.
Ad altri va peggio.
Un tuono, e ho smesso di piangere. Perchè so che sei tu. So che è la tua risposta alla mia lettera, lo sento.
Mi manchi tanto. Ci manchi tanto. E mancherai per sempre.
Ti amo, Finn.