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Autore: fraviaggiaincubi    03/08/2014    1 recensioni
"Ci sono solo io Prime"
Sono solo tre capitoli, tre punti di vista differenti della stessa situazione, ma tutte iniziano con quella frase che è quasi un riassunto dell'infinita guerra tra Autobot e Decepticon.
Un piccolo tuffo in una piccolissima ff per cogliere un piccolo momento visto dal punto di vista dei tre personaggi più amati/odiati e ammirati del favoloso mondo Transformers.
Buona lettura!!!
Genere: Fluff, Guerra, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bumblebee, Optimus Prime
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Io sono un Prime, io sono un Autobot
(seguito di “Siamo fatti per combatterci”)
 
 
  “Ci sono solo io Prime!”
   E’ la tipica frase che Megatron potrebbe usare e non è solo il fatto che è il leader dei Decepticon che lo ha fatto montare così. Fin da quando eravamo sulla nostra terra natale, Cybertron, è sempre stato accecato dal potere, dalla brama di distruggere e possedere ciò che invece riteneva suo di diritto.
   La ferita al fianco brucia come acido e mi trasmette brividi di dolore attraverso i recettori che non si sono danneggiati sotto la potenza del suo cannone. Respiro affannosamente guardandolo condensare in nuvolette di vapore e tento di mutare in un camion per non farmi vedere dagli umani che abitano come padroni questo pianeta, la Terra.
   Niente, fallisco. E il dolore del mio corpo che tenta di assemblarsi in una forma diversa mi fa accasciare a terra con un grido.
 
   “Optimus…”
   “Eih boss stai bene?”
   Frasi spezzate e richiami mi arrivano addosso e i miei Autobot mi circondano. Tento di alzarmi e ci riesco mentre incrocio le ottiche brillanti di Megatron che mi deridono, rosse come il fuoco della distruzione, prima che tramuti in un jet cybertonien con leggerezza nonostante le ferite e se ne vada via in volo con il suo seguito. Non vedo Starscream con lui e immagino sia già partito e una volta che scompaiono alla mia vista mi accascio premendomi la ferita. Non vorrei che i miei Autobot mi vedessero così, sono il leader e dovrei dimostrarmi forte, ma non ci riesco.
  
   Una voce simile a frasi rubate da una radio mi raggiunge e lascio che Bumblebee mi sostenga appoggiandomi a lui. Il contatto con il metallo giallo del suo corpo mi gratifica, ma sostengo il suo sguardo con distacco come dovrebbe fare un alfa, nonostante so che ha colto che apprezzo che mi stia accanto.
   “Dobbiamo andarcene.” intimò, ma un colpo di tosse mi sorprende e Bumblebee mi fa appoggiare a terra. I suoi grandi occhi azzurri sono pervasi dalla paura di perdermi, ma appena nota la mia scintilla che brucia forte come la mia determinazione si calma un po’.
   “Dobbiamo andarcene prima che tornino.” tentò di nuovo. Avverto una sensazione strana che mi scorre addosso e non ha niente a che vedere con gli impulsi dei miei processori, ma la voce di Ratchet, il nostro medico, risponde al mio comando con un altro ordine: “Optimus sei ferito, devo almeno fermare l’emorragia prima di portarti via.”
   “Posso camminare Ratchet.” rispondo sentendo quella sensazione crescere, ma il medico degli Autobot non mi ascolta e io so di essere troppo debole per comandarlo.
 
   “Non riesci nemmeno a mutare per non farti vedere, andiamo Optimus. Qui siamo lontani dalle città umane, ma non è comunque prudente muoverci così.” rompe il silenzio, più per rispetto verso di me per non aver obbedito al mio ordine che per spiegarmi la situazione e sorrido chiudendo gli occhi. Avverto uno spostamento d’aria accanto a me e faccio a malapena in tempo a riaprire gli occhi per vedere Ratchet volare via da me abbracciato a Starscream in una lotta furiosa.
 
   “Non è finita!” urla qualcuno dei miei Autobot accanto a me e in un attimo i Decepticon piombano di nuovo nella radura già distrutta.
   Bumblebee fissa le sue ottiche metalliche nelle mie e l’azzurro che le illumina brilla gelido. “Ero sicuro che sarebbe tornato, mi pareva troppo bello per essere vero.”
   Tento di alzarmi anche io, ma fallisco. Quanto mi brucia questa cosa.
   Intorno a me lo scontro che pareva terminato ricomincia e capisco quella sensazione che mi scivolava addosso. Cerco Megatron, ma non c’è e il dubbio che non sia opera sua mi solletica, confermato da Starscream che avanza trionfante verso di me. Le sue fredde ottiche rosse brillano affamate della mia sofferenza e indurisco lo sguardo per non dargli ciò che vuole.
 
   Starscream ringhia, ha capito che non otterrà niente e con cattiveria mi pianta un piede sul fianco che Ratchet stava ricostruendo facendo zampillare il sangue. Serrò gli occhi stringendo le labbra e il Decepticon ridacchia con aria esultante.
   “Ti prego Prime, un solo lamento. Per una volta soffri per mano mia e non di Megatron.” mi prega e la sua mano si serra sul mio collo impedendo all’aria di raggiungere la scintilla nel mio petto e alimentarla. Afferrò la sua mano, ma la mia presa è debole e ricade inerte accanto a me, ma nessun suono esce dalla mia bocca. Conosco bene questo Decepticon, adora disubbidire a Megatron e nonostante venga punito è troppo furbo e in gamba perché il suo leader lo uccida.
 
   “Megatron ti ammazzerà per questo.” tento di impaurirlo, ma lui piega le labbra in un sorrisetto. “Si vero, ma non sarà mai doloroso come l’appagamento di farti soffrire.”
   “Troppa paura di combattere contro di me? Preferisci accanirti su un ferito?” domando con rabbia e l’eccitazione balena nel rosso che brilla sulle ottiche metalliche. E’ folle e cinico il braccio destro di Megatron, quasi quanto lui. Un vero Decepticon.
   “So a che gioco stai giocando Prime. Lo so bene che contro di te non ho speranze, quindi preferisco torturarti. Se Megatron seguiva il mio suggerimento e ti catturava sarei stato io il tuo aguzzino, io!” urla e scoppia a ridere. La sua presa è fortissima e smetto di lottare, lascio che infierisca sul mio corpo.
 
   “Un solo lamento Prime  tu che sei così forte, borioso di un Autobot. Chiedimi di risparmiarti e me ne andrò.” promette fissandomi, rosso contro azzurro.
   Incendio questo contatto visivo con rabbia e sfida e lo vedo tremare sotto la forza del mio sguardo. Sono un Prime, un Autobot e non mi piego a richieste del genere. Un fiotto di forza mi scalda e prima che Starscream capisca cosa sto per fare trancio il braccio con cui mi tiene stretto strappandogli un grido. Lo sforzo è immenso, ma vengo ricompensato con la paura che il mio avversario trasuda e l’ossigeno che da energia alla mia scintilla.
   “Sono un Prime io e non prego. Persino Megatron lo sa bene.” dico e con forza mi alzo, troneggio su di lui e sento la forza del mio lignaggio, dei Prime, in me.
 
   Starscream mi fissa con odio e con un balzo si trasforma in un piccolo Caccia F22 Raptor e vola via. Lo lascio fare e vedo i miei Autobot che animati nel vedermi in piedi respingono per la seconda volta i Decepticon. Il loro leader da loro coraggio, lo vedo riflesso nei loro occhi azzurri come la scintilla e ricambio. Sento che mi amano e io amo loro, i miei coraggiosi soldati.
   Mi rispettano perché sono un Prime e sono il loro leader, ma non sarei quello che sono diventato se non fosse per la responsabilità che ho nei loro confronti, l’onore di essere la loro guida e la forza che la loro fede mi trasmette in questa lunga lotta contro i Decepticon.
 
   Bumblebee è il primo che mi raggiunge e lascio che l’affetto che provo per lui scaldi la luce delle mie iridi azzurre. Non mi offre di sostenermi e io gli sono grato per questo. Zoppico verso gli altri Autobot e un sorriso mi attraversa le labbra.
   “Voglio che sappiate che sono orgoglioso di voi.” inizio e vedo che trattengono l’orgoglio. Sono sporchi e feriti come me, ma sarebbero pronti a difendermi fino alla morte.
   “Combatterò fino all’ultimo guizzo della mia scintilla per voi e voglio che sappiate che sono felice di essere il vostro leader. Non permetteremo ai Decepticon di vincere, né di occupare questo pianeta finché avrò vita.”
   Un sorriso di sfida guizza sui loro volti e questa volta so che per il momento è veramente finita. Lascio che Ratchet si avvicini nuovamente al mio fianco e ascolto la quiete che ora mi pervade. Nessun pericolo adesso, ma Megatron è in attesa e la nostra battaglia è ancora lunga.
 
   Ripenso alle sue parole prima di andarsene. “Siamo fatti per combatterci, fino alla fine.”
   E’ vero, lo so che ha ragione, ma non starò ai suoi termini. Combatterò con i miei Autobot a modo mio e distruggerò la sua sete di potere per sempre.
   Il medico degli Autobot annuisce soddisfatto e passa ad aiutare i suoi compagni. Li osservo continuare a fissarmi, come in cerca perennemente della forza del loro leader e sollevo con fierezza la testa.
   Sono Optimus Prime e sono l’ultimo della mia stirpe, un guerriero, un leader e un estraneo in una terra sconosciuta che sta accogliendo la nostra guerra. Ma prima di tutto sono un Autobot.
 
 
  
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