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Autore: drunkofcamren    03/08/2014    1 recensioni
Se tutto il resto perisse, e lei rimanesse, io continuerei a esistere e, se tutto il resto rimanesse e lei fosse annientata, l'universo diventerebbe per me un'immensa cosa estranea.
Camila.
Pronunciare il suo nome era diventato incredibilmente facile. Non sapevo bene cosa fosse cambiato. Forse dipendeva dal fatto che non avevo intenzione di sopravvivere a lungo senza di lei.
Alzai gli occhi al cielo e ricambiai il sorriso.
E quando incrociai il suo sguardo, vidi tutto ciò che avevo cercato.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Camila Cabello, Lauren Jauregui, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are you her girlfriend?




“Voglio solo che tutto questo finisca”

Uno dei lupi cerca di atterrare Lauren, ma lei lo evita, cadendo.

Si rialza e so che la sua caviglia è slogata quando fa un passo avanti e zoppica.

Un amico di Austin attacca Lauren da dietro, le morde una spalla.

Sento il mio cuore spezzarsi, come un bicchiere di cristallo che cade a terra, quando Lauren urla e s’inginocchia per il dolore.

-Lauren- sussurro a corto di voce

Lauren mi rivolge uno sguardo fugace, ma dura abbastanza da farmi vedere ciò che prova : paura.

Non ho mai visto Lauren così spaventata, è disperata e il che influisce su di me, il panico prende il sopravvento anche su di me.

Sento il cuore in gola quando vedo il sangue scivolare lungo il braccio di Lauren fino a farle il braccio rosso.

Lauren si protegge con il braccio sinistro e con lo stesso braccio cerca di attaccare, il braccio destro è fuori uso, pende morto sul suo fianco.

Io sono vicino alla riva, un paio di metri mi separano dalla lotta.

Lauren sfodera i denti e morde un lupo per poi essere assalita da un altro che la atterra.

Cinque licantropi contro un vampiro, la vedo male.

Lauren è ferita alla spalla e ha la caviglia slogata.

“Non ce la farà mai”

Mi ricordo le parole di Lauren “Non fare cavolate”

Ma se non faccio qualcosa i lupi la mangeranno viva.

Provo a fermarli

-Austin, fermati ti prego, non otterrai nulla così- i cinque lupi smettono di attaccare Lauren e mi guardano

-La vendetta mi basta- con questo ritornano ad attaccare Lauren, che nel mentre si è rimessa in piedi e ha guadagnato un paio di metri di distanza.

Ma i lupi corrono verso di lei e io agisco d’istinto.

Corro a una velocità inaudita e mi metto tra Lauren e i lupi.

-Camila spostati- mi dice Lauren

-Già, togliti di mezzo stronzetta- mi dice uno dei lupi

-Se non vuoi finire come lei ti conviene spostarti- dice un altro degli amici di Austin

Io rido, mi viene naturale, perché mi sento potente, sento dentro di me una forza che non ho mai sentito in vita mia, mi sento superiore e forse sto rischiando troppo, ma ne vale assolutamente la pena.

Sento il cuore battere più veloce, non per la paura, ma per l’adrenalina.

-Non ho paura di voi- sento il potere nelle mie stesse parole

Austin sembra impaurito e pure i suoi amici, allora decido di usare ancora le parole

-Andatevene subito- loro si guardano, poi guardano me e mi preparo allo scontro, ma invece loro tornano dentro la foresta.

Sento Lauren fare pressione sulle mie spalle, io mi giro e l’afferro prima che lei cada.

La faccio sdraiare sulla spiaggia

-E’ tutto a posto- annuisce

-Tra un paio di minuti sarò come nuova-

Le carezzo la guancia e le sposto una ciocca di capelli dagli occhi.

Mi guardo intorno, non abbasso la guardia.

-Non ritorneranno, li hai convinti- annuisco

La pioggia ci cade addosso, lavando via il sangue dalle ferite di Lauren.

Le sfioro la spalla e lei geme

-Scusa- sussurro, come se ci fossero milioni di persone intorno a noi e questo fosse un momento intimo

Lei sorride, io mi inchino e le bacio le labbra delicatamente, come se la minima quantità di pressione potesse distruggerla.

Due minuti dopo lei si mette seduta

-Dammi soltanto altri 5 minuti- io annuisco

-Mi dispiace che abbiano rovinato- la zittisco con un bacio

-Va tutto bene-

-Come hai fatto?-

-A fare cosa?-

-A farli scappare con la coda tra le gambe-

-Non ne ho idea, mi sono sentita onnipotente, come se tutto dipendesse da me e allora mi sono messa in mezzo, non so davvero come ho fatto, non pensavo minimamente che mi avrebbero ascoltato-


Mi guarda negli occhi e io mi sento nuda, come se i suoi occhi sapessero tutto ciò che c’è dentro di me, i miei problemi, le mie insicurezze, come se lei capisse tutte le mie emozioni o quello che provo prima ancora che io apra la bocca.

E’ allora che capisco che in parte lei la sa leggere la mia mente, solo che lei non se ne accorge.

Avvicino il mio viso al suo, poggio una mano poco più su del suo presunto cuore e le mie labbra sulle sue.

E’ un bacio dolce, come se nessuna delle due volesse rovinare il momento, è un bacio delicato,  come se nessuna delle due volesse far male all’altra.

Quando ci stacchiamo appoggio la fronte sulla sua e faccio dei respiri profondi.

Lauren mi guarda negli occhi e si alza

-Lo! La tua spalla e la caviglia-

-Posso farcela-
mi dice prima di inciampare, io la afferro

-Lo vedo-

Passo il suo braccio destro attorno al mio collo e il braccio sinistro attorno alla sua vita per tenerla in piedi.

Mi guardo intorno

-Suppongo che tu non possa scalare la montagna, quindi dobbiamo passare dal bosco-

La sento deglutire

-Non dirmi che Lauren la temeraria ha paura- abbasso lo sguardo –Stavo scherzavo Laur-

Percorriamo il sentiero illuminato per tornare alla macchina.

Quando arriviamo lei può camminare da sola

-Camila, posso camminare da sola-

-L’ultima volta che l’hai detto ho dovuto afferrarti per impedire che cadessi-


Alza gli occhi al cielo, ma io le lascio la vita.

Arriviamo alla macchina

-Posso guardare la tua spalla?- lei si toglie la camicia strappata e insanguinata e la butta per strada, senza l’intenzione di raccoglierla

Il sangue ha macchiato anche la maglietta, si può ancora vedere la dentatura del lupo.

Scosto la maglietta per guardare la ferita e sono a un passo dal vomitare.

-Fatti curare la spalla-

-Sarà tutto passato quando-

-No, Lauren, fattela curare, non voglio obiezioni-

-Va bene, padrona-
rido

Lei si avvicina a me, mi solleva da terra e mi appoggia alla macchina.

Avvolgo le gambe attorno alla sua vita e la guardo negli occhi, incapace di non farlo.

Tutto svanisce quando appoggio le mie labbra alle sue, il suo dolore, la mia paura, il nostro incontro con i licantropi.

E’ così ogni volta, quando mi bacia tutte le cose brutte svaniscono e l’unica cosa bella diventa lei, tutto ciò che importa è Lauren.

-Penso che dovrei riportarti a casa, tua madre si starà preoccupando- io guardo l’orologio che segna le undici e annuisco

Nel tragitto Lauren mi prende la mano quando non deve cambiare marcia e io non stacco gli occhi da lei per un secondo.

-Hai intenzione di fissarmi per tutta la notte?- arrossisco e guardo dalla parte opposta, vedo una casa conosciuta e mi accorgo che è la mia

-Quando siamo arrivate?-

-Cinque minuti fa-
le do un colpo sul braccio

-Perché non me l’hai detto?-

-Volevo vedere per quanto tempo avevi intenzioni di fissarmi-
ride

-Idiota-

Lei scende dalla macchina e io faccio lo stesso, percorriamo il vialetto prese per mano

-Grazie della serata- le dico una volta arrivata alla porta di casa

-Intendi senza il fatto dello scontro?-

-Anche quello è stato abbastanza emozionante-
ridiamo insieme

Le do un bacio semi casto e tengo le labbra sulle sue più del necessario, tentando di assaporare e di conservare il suo sapore fino a domani.

-Promettimi che ti curerai la spalla-

-Te lo prometto-
annuisco e la bacio ancora

-Notte Laur-

-Notte Camz-


Apro la porta e mi volto per vedere che Lauren è nella stessa posizione in cui l’ho lasciata, mi sorride maliziosa e io mi mordo il labbro inconsciamente, la saluto con la mano e chiudo la porta dietro di me.

-Sei arrivata finalmente- mi dice mia mamma –Come è andata?-

-Benissimo- sorrido come un’ebete e salgo in camera mia.

Non mi accorgo di non aver portato il cellulare con me fino a che non squilla.

Leggo il nome nello schermo “Normani”

Rispondo

-Pronto?- devo allontanare il telefono per non essere assordata da Dinah

-SI PUO’ SAPERE PERCHE’ DIAVOLO NON RISPONDI AL CELLULARE, IDIOTA CHE NON SEI ALTRO?-

-Ho dimenticato il telefono a casa e poi non sai che non si risponde al telefono durante gli appuntamenti?-

-SONO LE UNDICI DI NOTTE-
mi risponde ancora Dinah

-Abbiamo avuto dei problemi-

-Che genere di problemi?-
mi dice in tono calmo Ally

-Licantropi, ci hanno attaccato e hanno ferito Lauren-

-COSA? STAI SCHERZANDO?-
dicono in coro

-No, ma, non so come, io li ho fatti scappare-

-Non offenderti, ma come diavolo hai fatto TU a farli scappare?-
mi chiede Normani

-Non ne ho la minima idea, possiamo parlarne domani? Sono davvero stanca-

-Va bene, a domani, buonanotte Mila-

-Notte ragazze-


Poggio il cellulare sul comodino e mi metto il pigiama.

Penso di rimanere alzata tutta la notte, ma il sonno prende il sopravvento e mi addormento subito dopo essermi infilata sotto le coperte.
 



 
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Mi sveglio al suono di un messaggio sul telefono.

Mi sfrego gli occhi, prendo il telefono e apro il messaggio

Lauren : Buongiorno Camz, non vedo l’ora di vederti

Sorrido e sospiro, le scrivo una risposta

Camila : lo stesso vale per me, come va la spalla?

Attendo la risposta impazientemente, senza muovere un muscolo, ma quando suona la sveglia mi alzo e vado a prepararmi.

Quando ritorno in camera sento il telefono squillare e non sono mai stata così felice di vedere un nome sullo schermo del cellulare

-Pronto?-

-Camz, come va?-

-Bene-
le rispondo nervosamente senza neanche saperne il motivo

-Sicura? Sembri nervosa-

-Forse perché lo sono-

-Come mai?-

-Forse è il risvegliarmi con una tua telefonata che mi fa innervosire-

-Allora non ti telefonerò più di mattina-

-No, no, non intendevo quello-
la sento ridere –La spalla come va?-

-Sei brava a cambiare argomento-

-Sbaglio o lo stai facendo pure tu ora?-

-La spalla va tutto bene, l’ho curata e ora va molto meglio, ma ti ho telefonato per un’altra cosa-

-Avanti, parla-

-Scendi giù-


Io obbedisco, entro in cucina e vedo Lauren seduta a tavola

Lei si alza e apre le braccia, io mi ci butto dentro senza pensarci due volte.

Lei ride e io la stringo forte.

-Sembra che non vi vediate da dieci anni- ci dice mia mamma

Alzo lo sguardo e la bacio, ci dimentichiamo di essere in cucina con la mia famiglia fino a quando sentiamo un colpo di tosse e ci stacchiamo imbarazzate.

-Lauren, tu sei la fidanzata di Kaki?- chiede Sofi a Lauren

Io e Lauren ci guardiamo perché in effetti non abbiamo mai detto di essere fidanzate, ma io mi rivolgo a mia sorella

-Sì, Lauren è la mia fidanzata-

Mi siedo a mangiare la colazione

-Lauren vuoi qualcosa da mangiare?-

-O no, signor Cabello, ho già fatto colazione-

-Bene, ma chiamami Alejandro-

-Lauren, ti va di giocare con me?-
le chiede Sofi

-Sofi- la rimproveriamo io e mia madre

-No, va bene. A cosa vuoi giocare?- lei le prende la mano e si dirige in salotto

-Quindi Lauren è la tua fidanzata- mi dice mio padre e io arrossisco

-Già- rispondo io

-E pensare che credevo stessi con Austin- dice mia mamma facendomi andare di traverso il succo

-Bè ti sbagliavi-

-Lei non mi piace-
dice mio padre

-Ma papà, è gentilissima ed educata-  mi fermo prima di dire qualcosa di cui pentirò più avanti –Guardatela, mentre gioca con Sofi, è un amore, lei è stupenda-

-Tesoro stavo scherzando-
arrossisco, sia per quello che ha detto mia padre sia perché mi ricordo che Lauren può sentirci.

-Quanti anni ha?- mi chiede ancora lui

“In teoria 68”

-Ne ha 18-

Finisco di mangiare e vado di sopra a preparare lo zaino, quando scendo Lauren sta ancora gioca con Sofi e sembra anche che si stia divertendo.

-Lauren, mi dispiace interrompere questo momento, ma dobbiamo andare-

Lei prende la giacca in jeans dal divano e la indossa

-Lauren, posso avere un abbraccio?- le chiede Sofi

-Certo, vieni qui- Lauren apre le braccia e Sofi ci si fionda dentro

Io guardo verso i miei genitori e li vedo sorridere alla scena.

Lauren da un bacio sulla nuca a mia sorella e io faccio lo stesso, salutiamo e usciamo di casa.

Proprio fuori dalla porta ci sono Dinah, Ally e Normani.

-Ciao ragazze- saluta la mia ragazza

"Che bello poterla chiamare così"

-Ecco perché eri stanca stanotte- Dinah passa lo sguardo tra me e Lauren

Io e Lauren ci guardiamo confuse.

Poi Lauren realizza qualcosa che io probabilmente non capirò fino a quando non me la spiegheranno.

-Non ho dormito qui- vedo Lauren arrossire e capisco l’insinuazione di Dinah

Mi sento avvampare.

“Dio, quanto odio Dinah a volte”.

Loro ci guardano e si mettono a ridere.

Lauren mi prende la mano guidandomi fino alla sua auto

-Cosa fate? Venite con noi o avete intenzione di rimanere là a ridere a crepapelle?- chiede

Le ragazze ci raggiungono e entrano in macchina, io sono seduta davanti, nel sedile del passeggero e le ragazze sono dietro, Lauren guida.

Gioco con le mie stesse mani anche se l’unico posto in cui vorrei che fossero ora è in quelle di Lauren.

Dinah smorza l’imbarazzo e le ragazze iniziano a ridere e scherzare, io sono l’unica ancora imbarazzata.

Non sento che mi chiamano fino a quando Normani non mi pizzica il braccio

-Aia, che c’è?-

-E quindi ieri hai sfoderato il tuo sguardo bestiale e i cagnolini sono scappati-
mi dice Ally

-Non era nulla di che, Austin non voleva farmi del male e allora ci ha lasciate stare-

-Austin?-
chiedono in coro –Quell’Austin?- io e Lauren annuiamo

-Volete scherzare? E’ un lupo?- chiede Mani

-E per cosa pensi che ci odiamo?- chiede Lauren retoricamente

-Non l’avrei mai detto- dice Ally non sarcasticamente

Arriviamo al scuola, abbiamo dieci minuti in più per chiacchierare, ma io sono persa nei miei pensieri.

Le ragazze parlano e ridono, ma io ritorno in me solo quando Lauren mi mette una mano sul fianco e mi attira a sé, io le sorrido imbarazzata e lei ricambia il sorriso.

Comincio a tremare quando vedo Austin che parla con altri quattro ragazzi, probabilmente gli altri licantropi.

Incontra il mio sguardo, ma poi lo distoglie subito.

Suona la campana e ci separiamo, Lauren prima mi da un baio e poi si incammina verso l’aula di storia, guarda Austin e lui regge lo sguardo, però non è uno sguardo di sfida, ma non capisco che significato abbia.

 
                    


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Arriva l’ora di pranzo e io sono ritornata me stessa, scherzo e rido, invece Lauren sembra preoccupata.

-Scusatemi, devo parlare con una persona- si scusa Lauren e esce dalla mensa

-Con chi doveva parlare?- mi chiede Ally e io faccio spallucce

Passano venti minuti e Lauren non è ancora rientrata, io mi sto preoccupando.

-Ragazze, io vado a cercare Lauren-

-Solo perché ieri l’hai salvato ora non devi agire da eroina sai?- mi dice Normani

-Non sto agendo da eroina, sono soltanto preoccupata per la mia fidanzata, ora, con permesso- esco dalla mensa.

Come primo posto controllo in palestra, in seguito il giardino, ma non c’è nessuna traccia di Lauren.

Sto camminando tra i corridoi quando sento qualcuno parlare, man mano che mi avvicino riconosco le voci, Austin e Lauren.

Mi avvicino di pochi passi per poter sentire quello che si dicono.

Appoggio la schiena all’armadietto posto all’angolo di un corridoio cercando di non farmi notare, sporgo un po’ la testa e li vedo : Austin è appoggiato con la schiena a un armadietto e Lauren è davanti a lui.

-Devi tenerla d’occhio- è Austin

-Smettila, non volevi ferirla, la accetto come verità-

-Lauren, ti sto dicendo la verità, non sto mentendo. Abbiamo tutti sentito un comando e chiaramente non era il tuo-

-Ti rendi conto della cazzata che stai dicendo?-

-Anche io mi rendo conto che sia assurdo, ma prendilo almeno in considerazione-


Lauren sbuffa

-Va bene, se anche fosse vero cosa dobbiamo fare-

-Se è così dobbiamo tenerla al sicuro e cercare di nasconderlo il più possibile-

-Dobbiamo? Tu non farai un bel niente-
Lauren alza la voce

-So che ho sbagliato e mi dispiace, io voglio soltanto proteggerla-

-Va bene, la proteggeremo-


Sento dei passi venire verso la mia direzione, se corressi mi sentirebbero e se camminassi non arriverei mai al prossimo corridoio senza essere notata, vedo un bagno e ci entro.

Apro un poco la porta e vedo Lauren camminare verso la mensa mentre si guarda intorno.

“Di chi diamine stavano parlando?”







 
SPAZIO AUTRICE
ho un paio di cose di cui scusarmi
1: l'immenso ritardo, davvero scusatemi, ho appena finito di leggere il libro più bello che abbia mai letto aka "cercando alaska" di john green e dovevo farne la schedatura, poi ovviamente ho letto anche "colpa delle stelle" e ho trovato anche quello fantastico e presto leggerò anche "città di carta" e "teorema catherine", john green è appena diventato uno dei miei scrittori preferiti, sopratutto per come racconta le storie dal punto di vista di un adolescente e lo fa stupendamente bene essendo un adulto, ma vabbè.
2 : la presenza di qualsiasi errore, come sempre posto tardissimo e non ho tempo di rileggere, segnalateli se ne vedete e io cercherò di correggerli se efp me lo permette.
3: l'assenza di un banner, la ragazza che lo aveva fatto ha cancellato il suo lj e di conseguenza anche il mio banner, vi giuro che sto cacciando le peggio bestemmie, se qualcuno di voi li sa fare vi prego contattatemi e aiutatemi, se leggete la storia potete anche farlo per conto vostro e poi mostrarmelo
P.S. : se qualucno li sa fare potrebbe fare anche il banner di "a wheelchair and you"?
Scusate davvero per tutte queste cose, spero che il capitolo ripari .
Volevo chiedervi un favore : potete mettere like a questa pagina

https://www.facebook.com/FifthHarmonyITAupdates?ref=hl , è una mia pagina evorrei che crescesse perchè mi impegno davvero tanto per aggiornarla e sono la persona che si arrende alla minima difficoltà quindi per favore, mostratemi il vostro amore.
Detto questo grazie di tutto, per le visualizzazioni e le recensioni
P.S. ditemi cosa pensate di quest'ultimo capitolo.
Spero di aggiornare presto.
Ciao ragazzi
Alla prossima
Elena


 
   
 
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