Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Nukuhiva    04/08/2014    4 recensioni
Poesia che parla di quel bisogno di ribellione e di urlare che a volte ci tormenta, e che non sappiamo come tirar fuori.
Sfortunatamente nella mia personalissima poesia non farņ una bella fine, ma almeno posso dire di averci provato.
N.B: le chiarissime, forti e fortemente pronunciate varie allitterazioni nel corso della poesia.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il rude urlo
che ruggiscono
i miei polmoni
si divarica
fra milioni di muri
e di stanze
rompendo
arrugginite serrature.
Con la mia rabbia
ribello ogni mio represso
sentimento,
piego l'assordante silenzio
con fiamme d'inferno
che rimandano
alla rozza riluttanza
che porto.
Nei confronti di chi
non é cieco
nč sordo
ma ostenta
a non voler ascoltare
il terremoto che mi tormenta.
Vorrei che si sentisse
e che incendiasse
le coscienze
di questi peccatori,
ma sopravvale
una angosciosa
agonia
che rende vano
ogni mio sforzo.
Le fiamme ormai
espello come fossero
arrugginiti ferri
che trafiggono
la falsitį.
La voragine infinita
che si propaga
nelle profonditį
della terra
mi trascina con sč,
verso l'incombente
ghigno nero della morte.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Nukuhiva