Siamo fatti l’uno per l’altra.
La mia mente è rimasta ferma a quel momento, quando lei era ancora con me, quando ancora potevo vedere quei magnifici occhi. Da quando li ho visti chiudersi mi è sembrato come di svanire, come se la mia mente e il mio cuore si fossero fermati.. Ricordo poco o niente. So di aver detto ad Arizona che la mia Lexie non c’era più, solo questo ricordo. Per tutto il resto del tempo era come se fossi stato sul bordo di un precipizio, senza riuscire a cadere o a tirarmi indietro, e tutto ciò che vedevo era Lexie.
Quando ho riaperto gli occhi, Julia era seduta accanto al mio letto, e stava parlando.. Non l’ho ascoltata per la maggior parte del tempo, e quando ha detto di amarmi, e quella confessione l’ho ascoltata, l’ho subito interrotta: “Io amo Lexie. Amavo. Mi dispiace.” Sono le poche parole che le ho detto.
Ricordo aver voluto vedere mia figlia, la mia piccola Sofia, ricordo il sorriso di Callie quando mi ha visto sveglio e le parole che ho detto a Jackson: “ Se ami qualcuno devi dirglielo. Anche se hai paura che non sia la cosa giusta, anche se hai paura che creerà problemi, anche se hai paura che potrà rovinare completamente la tua vita, diglielo. E diglielo con forza.” Poi tutto si è fermato di nuovo, ma nonostante avessi chiuso gli occhi sapevo cosa stava succedendo, in qualche modo. Sapevo che Derek e Callie erano li, accanto al mio letto, e sentivo Callie piangere e.. sentivo il battito del mio cuore. Era debole.. Poi non l’ho sentito più. In quello stesso istante ho riaperto gli occhi; ero nella mia stanza d’ospedale, con Callie e Derek vicino al mio letto, e il mio corpo li, fermo. Io ci ero proprio davanti! Mi sono poi accorto che avevo qualcosa alla mano sinistra, così mi sono voltato per guardare meglio. Qualcuno mi stava tenendo la mano e quando ho alzato lo sguardo, sono rinato.
“Ciao Mark..”
Solo un nome mi è uscito dalla bocca.
“Lex..”