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Autore: wearesotogether    04/08/2014    5 recensioni
Darren riesce a sentirlo. Lo percepisce fin sotto la pelle. L’amore della sua vita. “Oh, eccoti qui. Ti cerco da una vita.”
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darren lo guarda da dietro la tazza.
 
Solleva gli occhi, con cautela, mentre le sue labbra si posano sul bordo di ceramica bianca. Si impegna per non sbrodolare, ma i sospiri che partono incondizionati dal suo petto rendono l'impresa davvero difficile.
 
Le sue guance si colorano di porpora, mentre la lingua va a catturare, rapida, il caffè rimasto sull’angolo della sua bocca.
 
Chris è lì, a pochi metri da lui. È seduto su un tavolino di scena, uno di quelli del loft di Kurt e Blaine, le spalle appoggiate al muro e le gambe incrociate davanti a sé. Fissa con un'espressione corrucciata lo schermo del computer, mentre batte rapidamente le dita sui tasti.
 
Ormai è impossibile, per Darren, avere un po’ di tempo da solo con lui. Non che ne abbia diritto. Non più comunque, e Darren lo sa. Ma anche volendo, sarebbe l’impresa più ardua della sua esistenza.
 
Chris non si ferma mai. É sempre impegnato a scrivere, a girare, a rilasciare interviste. Quando è sul set e non sta registrando, scrive. Quando è in vacanza, scrive. Quando ha un po’ di tempo libero, scrive. Quando non è sul set e non sta scrivendo, è sempre in qualche studio televisivo come ospite di un qualche talk show che lo brama come fosse oro.
 
E Darren lo capisce. Perché lo è. Chris è oro. Oro pregiato, raro, puro, perfetto.
 
Anche con gli occhiali sul naso e i capelli in disordine. Anche con la camicia slacciata e il petto scoperto. Anche con i pantaloni larghi della tuta che usa solo quando vuole stare comodo, Chris è oro.
 
Speciale. Splendente. Lucente.
 
E Darren, metallo imperfetto, lega d’acciaio da pochi soldi, non riesce a smettere di guardarlo da lontano, perché Chris è, senza alcun dubbio, la cosa più splendente della sua vita.
 
E forse anche la più irraggiungibile.
 
Soprattutto ora, che l'occasione della sua esistenza è andata sprecata.
 
Soprattutto ora, che non ha occhi che per il suo libro.
 
Soprattutto ora, che è costretto a passare ogni minuto del suo tempo libero - che già è poco - col suo nuovo fidanzato, Will.
 
Soprattutto ora, che lui è stato messo da parte.
 
Soprattutto ora, perché Darren lo sa, la colpa è sua. Sua e del suo poco coraggio. Sua e della poca forza di volontà del suo animo. Sua e della sua stupidità.
 
«Pensi di riuscire a non consumarmelo tutto?»
 
La voce di Lea arriva leggera alle sue orecchie, eppure Darren non può fare a meno di sussultare per essere stato strappato dai suoi pensieri. Sempre gli stessi.
 
Si gira, con un’espressione confusa, verso la ragazza, che lo guarda e sorride, le braccia incrociate al petto e le gambe larghe.
 
Darren sospira. Non risponde. Negare con Lea sarebbe comunque impossibile.
 
La ragazza prende posto accanto a lui e fissa gli occhi nel punto in cui prima vi erano quelli del ragazzo. «È davvero incredibile, vero?» chiede tranquilla, indicando Chris col mento.
 
Darren ridacchia istericamente, ma non risponde. Annuisce piano.
 
«È una vera forza della natura» continua Lea, innocentemente, portandosi i capelli dietro un orecchio.
 
Darren geme, alza gli occhi al cielo. Sa cosa sta facendo l’amica. Tenta di prenderlo per esaurimento. L’ha già fatto prima.
 
«Non mi va di parlarne Lea, davvero» bisbiglia piano il ragazzo, portando le mani sotto il mento.
 
Lea sbuffa impercettibilmente. «Quando la smetterai?» chiede annoiata.
 
«Di fare cosa?»
 
«Di fingere che non ti importi»
 
Darren spalanca gli occhi, mentre si gira verso di lei. Alza leggermente la voce. «Non mi importa Lea? Non mi importa?! Ti sbagli. È proprio perché mi importa che l’ho lasciato andare. Io non-»
 
Lea non lo lascia finire. «Ha 24 anni, non ha bisogno di essere lasciato andare. Sa prendersi le sue responsabilità»
 
Darren chiude gli occhi, non la guarda. Si prende la testa fra le mani. La ragazza si ferma, sospira. «E tu, Dare?» chiede poi, a bassa voce, come se non volesse farsi sentire da altri.
 
Il ragazzo solleva il viso e la guarda, incuriosito. «Io cosa?»
 
«Tu sai prendertele, le tue responsabilità?»
 
E quelle parole, piccole, semplici, sputate fuori con la sincerità di cui solo un’amica - una migliore amica - è capace, fanno più male di mille spade affilate.
 
Perché Darren sa che è questo il problema. Darren sa che non ha lasciato andare Chris per rispetto. Darren sa che ha lasciato andare Chris per paura.
 
Un singhiozzo trattenuto gli sfugge dalle labbra, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime che Darren non vuole lasciar cadere.
 
«Non dico di farlo ora» continua Lea, imperterrita. È spietata, e il ragazzo vorrebbe chiederle di smetterla di torturarlo, ma sa che lo fa per il suo bene. Lo ama troppo, li ama troppo, per permettere che si distruggano a vicenda. «Ma prima o poi dovrai affrontare questa situazione. Non vi fa bene»
 
Darren tira su col naso, sorride ironicamente. «Pensavo che lui stesse bene, con Will»
 
Lea sbuffa, scocciata. «Lo fai apposta o sei semplicemente cieco?»
 
Il ragazzo la guarda incuriosito, di nuovo. «Cosa?»
 
«Ti sembra davvero che sia felice
 
Darren volge di nuovo lo sguardo verso Chris, che è sempre concentrato sul suo computer, ma questa volta i suoi occhi si sollevano, come richiamati da una calamita speciale. Caricata apposta per lui.
 
Incrocia gli occhi caldi di Dare e rimane così, semplicemente a guardarlo. L’oceano si fonde col tramonto e ancora una volta loro si incontrano all’orizzonte.
 
Chris sorride appena. Solleva l’angolo destro delle labbra e si permette di rilasciare un po’ della sua luce splendente, senza togliere gli occhi da quelli del collega.
 
A Darren manca il fiato. Sente la mancanza di quei sorrisi ogni singolo istante della sua vita, e pensare di doverci rinunciare per sempre, una volta che le riprese di Glee saranno finite, lo manda fuori di testa.
 
Chris gli appartiene. Lui lo sa.
 
Loro sono anime gemelle, come Kurt e Blaine. Darren è un satellite e Chris il suo pianeta. La sua supernova. La sua ancora. La sua salvezza. Senza è perduto. Disperso. Smarrito. Incompleto. Nessuno dei due può esistere senza l’altro.
 
Non importa quanti Will e quante Mia esisteranno al mondo. Non importa quante vite, quanti ostacoli, quanti universi, quanti errori dovranno affrontare nel corso dell’eternità. Loro si troveranno. Loro si troveranno sempre.
 
Darren ricambia il sorriso, e il suo cuore trema come un uragano.
 
«Ti amo» sussurra, a voce bassissima, più a se stesso che ad altri, eppure Chris sembra percepirlo. Sorride, ora più liberamente, illumina la stanza.
 
Il cuore di Darren impazzisce, batte furiosamente nella sua cassa toracica.
 
Ora. Soltanto ora lo vede. Quello è Chris. Quando sorride e non si preoccupa di nascondere i dentini. Quando mostra le sue meravigliose fossette. Quando la pelle intorno ai suoi occhi luminosi si accartoccia in adorabili rughe.
 
Quello è Chris quando è felice.
 
Quello è il suo Chris.
 
Darren riesce a sentirlo. Lo percepisce fin sotto la pelle.

L’amore della sua vita.
 
Oh, eccoti qui. Ti cerco da una vita.

 
  
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