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Autore: Lucas1996    04/08/2014    1 recensioni
-Sono, uhm, piuttosto sicura di essermi innamorata di te-.
-Cosa?- mi chiese. -Credo di non aver capito bene-.
-Invece hai capito benissimo. Penso di essermi innamorata di te-.
-No. Oh, no. Maledizione-. disse, prima di alzarsi e andarsene, lasciandomi da sola.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo facendo jogging per le strade di Sydney mentre ascoltavo con le mie amate cuffie una delle più famose canzoni di Katy Perry, “Teenage Dream”.
-You make me feel like I’m living a
teenage dream
the way you turn me on…
Stavo canticchiando il ritornello quando sentii una voce chiamarmi.
Mi voltai togliendo le cuffie e una persona, più precisamente un ragazzo dai capelli rossi tinti, stava correndo verso di me con il fiatone.
Chi altro poteva essere se non Michael, il mio migliore amico?
-Jenna…Ti sto correndo dietro…Da almeno un chilometro- disse, buttandosi su una panchina lì vicino.
-Oh, ciao Mikey. Come stai? Io tutto bene, grazie. Cosa stavi facendo? Una corsetta, vuoi unirti a me?- gli dissi, alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia.
-Scusami Jen, ma ti devo dire una cosa davvero importante-.
Si mise composto e mi invitò a sedermi vicino a lui.
-Dimmi, ti ascolto-.
Michael era il mio migliore amico da circa 5 anni.
C’eravamo conosciuti il primo giorno di liceo.
Lui era solo e io non conoscevo nessuno quindi, con fare titubante, gli chiesi se potevo sedermi vicino a lui.
Michael sembrò come risvegliatosi da un sonno profondo e annuì.
Non era mai stato un tipo estroverso, era piuttosto timido ed era sempre nel suo mondo, tanto da essere stato preso di mira da alcuni bulletti e tra la seconda e la terza superiore non usciva mai di casa. In quel periodo ero l’unica sulla quale contava, insieme alla sua amata musica. Me l’aveva confidato lui subito dopo esserne uscito.
Poi, improvvisamente, si rifece vivo dopo non so quanto tempo un tizio di nome Calum Hood, conoscente di vecchissima data di Mikey. I due scoprirono di avere molto in comune, a partire dalla passione per la musica, e in breve tempo fu come se tutti gli anni non fossero passati; fu così che divennero grandi amici e Calum lo presentò a Luke Hemmings, il suo migliore amico, ossessionato dalla musica come loro, e in breve tempo decisero di formare una band.
Calum suonava il basso, Michael la chitarra, così come Luke, però sentivano la mancanza di qualche altro strumento. Così, postarono un annuncio su Facebook alla ricerca di un ragazzo con due qualità: che suonasse qualche strumento e che avesse grandi sogni, esattamente come loro. Poco tempo dopo li contattò un ragazzo, di nome Ashton Irwin, che suonava la batteria e viveva poco distante da Sydney.
Aveva un anno più di Mikey e Calum e due più di Luke.
Provarono più di qualche volta insieme e alla fine decisero che sarebbero potuti funzionare come band.
Ora mancava solo un nome, urlato da quel gran genio di Michael durante l’ora di matematica,
-5 SECONDS OF SUMMER!- disse, alzandosi dalla sedia con le braccia in aria. Il professore lo sbattè fuori dalla porta. Fu una scena davvero esilarante.
Non ero entrata molto in confidenza con gli altri tre della band e l’ultima volta che li avevo visti erano stati mesi prima, ma da quando Michael li frequentava, e accadeva da un anno, era allegro, sorridente e molto più espansivo.
Ero davvero felice di vederlo così, anche se aveva lasciato la scuola come i suoi “bandmates”. Era una cosa che ancora non mi andava a genio.
Ero all’ultimo anno ed ero abbastanza contenta del mio percorso scolastico, eccetto per matematica: ero una vera frana.
Anch’io, eccetto questo, ero come Mikey: facevo la diffidente con gli sconosciuti e potevo dire di aver davvero pochi amici, ma di loro sapevo di potermi fidare ad occhi chiusi.
Ero una sognatrice e mi piaceva distinguermi dalla massa, essere originale: l’ultima pazzia fatta era stata quella di tingermi i capelli di un rosso scuro che al contatto con la mia pelle pallida contrastava davvero molto.
Michael, invece, cambiava colore di capelli ogni mese e nel giro di qualche anno sarebbe diventato completamente calvo.
Glielo dicevo sempre e lui faceva finta di ascoltarmi, come stavo facendo io in quel momen…oh.
-Frena Mikey, riparti dall’inizio che mi sono persa!-
Stava parlando a ruota libera da chissà quanto e io non avevo ascoltato una sola parola.
-Domani facciamo la nostra prima vera esibizione nel garage della casa di Calum, dove proviamo di solito. E tu sei invitata-. mi disse, facendomi un sorriso sghembo.
-Sarò felice di venire.- Gli sorrisi a mia volta.
-Grazie, conto davvero molto sulla tua presenza-.
Mi attrasse a sé e mi strinse in un suo tipico abbraccio, di quelli che ti circondavano con tutto il suo corpo, poi mi baciò sulla fronte.
Alzandosi disse: -Allora ci vediamo domani!-
-Certo!-
Quindi se ne andò, non prima di avermi detto: -Tanto lo so che non ascoltavi mentre straparlavo!-
Sorrisi, mi infilai le cuffie e ripresi a correre.  








SPAZIO AUTRICE

Salve a tutti quelli che sono arrivati fino a qui ed hanno letto tutto il capitolo!
Sarò breve perché sono molto stanca.
E' la mia prima storia e so che giudicare la mia fan fiction dal primo capitolo è un po' prematuro (ne vedrete delle belle, statene certi) vorrei che mi lasciaste una recensione, anche minuscola, per sapere se site interessati e se vi piace, giusto per capire.
Ora vi lascio, alla prossima! 
Sof x
   
 
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