05/08/2014
7 recensioni«Bufera in Paradiso, umana?»
Lilith alzò gli occhi e vide, appoggiata con la schiena a una pianta, una bellissima creatura con sei ali fissarla con le braccia conserte e un ghigno sul volto, doveva essere un arcangelo. Si alzò: «Ho litigato con Adamo, siamo stati creati insieme eppure pretende di starmi sopra.»
«Sopra?»
«Ma sì, Dio ci ha detto che dobbiamo moltiplicarci, ma, ogni volta che tentiamo di farlo, Adamo vuole sempre starmi sopra, non lo trovo giusto: dovremmo essere affiancati. In più continua a comandarmi.»
Il ghigno dell’arcangelo si allargò di più: «Vedo che sei d’accordo con me, sei una ragazza intelligente. Vedi, mio Padre mi ha creato prima di voi due e dell’Eden stesso, eppure pretende che vi stia sottomesso.»
Lilith tentò d’immaginare come sarebbe stato meraviglioso avere sotto di sé quelle bellissime sei ali, erano dello stesso colore di quelle di quegli animaletti che Adamo aveva chiamato “libellule” (anche lì: Adamo aveva dato un nome a tutte le cose dell’Eden, senza consultarla), con delle sfumature rosate, poi pensò che sarebbe stato molto meglio avere quei magnifici sei archi sopra di sé, mentre lei accarezzava quelle piume cangianti.
L’essere alato le disse: «Per “stare sottomesso”, non intendevo quello cui tu stai pensando ma… mi piace il tuo modo di pensare!» La trasportò presso un mare chiamato Rosso dove Lilith poté concretizzare le sue fantasie.
Lucifer e Lilith passavano le giornate a baciarsi, mentre lei gli lisciava le piume, cosa che gli faceva sempre emettere dei mugolii di piacere.
Dopo qualche giorno, si presentarono tre angeli, Lilith li guardò con disprezzo: avevano solo due ali che, per quanto fossero luminose, erano scialbe rispetto a quelle del suo Lucifer.
Uno di loro le disse: «Io sono Senoy e loro sono Sansenoy e Semangelof. Devi ritornare da Adamo, immediatamente!»
«Come posso ritornare da Adamo, dopo questo mio soggiorno presso il mar Rosso?»
Intervenne Lucifer: «L’avete sentita: non verrà. Ditelo a nostro Padre... ah no! Siete troppo infimi per parlare direttamente con lui!»
I tre pennuti se ne andarono indispettiti e Lilith chiese: «Dove eravamo rimasti?»
«Mi stavi lisciando la prima ala sinistra, ora potresti passare alla destra…» Dopo un po’ piegò la testa, come se sentisse un rumore lontano «Credo che tu non debba più preoccuparti di Adamo… mio Padre ti ha appena rimpiazzata con un’altra umana.»
«Che cosa?»
«Eh sì, sei stata scartata come un guscio di noce vuoto.» Stette un attimo a pensare «Siamo stati entrambi messi da parte… penso che sia ora di andare a rompere il nuovo giocattolino di Papà; ci vediamo dopo!» Così dicendo, si trasformò in un serpente e sparì.
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Racconto collocabile tra il capitolo 1 e il 2 della “Genesi”.
Secondo una leggenda caldea, la prima donna si chiamava Lilith e abbandonò Adamo per problemi di letto, tre angeli tentarono di riportarla indietro ma lei rifiutò, a quel punto fu creata Eva, molto più docile.